In Cina e Asia – Fmi a Pechino: «Ci vogliono riforme strutturali»

In by Gabriele Battaglia

I titoli della rassegna di oggi:

– L’Fmi chiede riforme strutturali per risolvere il problema del debito corporate delle società zombie
– House of Cadres: la corruzione dei pezzi grossi arriva in tv 
– Sospeso DisneyLife, il servizio online curato da Alibaba e dalla Disney
– Il fake della biografia di Jack Ma in vendita su Taobao
– In Cina continua a prosperare il «business delle tigri» 
– A Shanghai spopolano i servizi di consulenza prematrimoniale
– Pechino cerca di rabbonire i veterani 
– Thailandia: coppia gay ottiene la custodia della figlia surrogataL’Fmi chiede riforme strutturali per risolvere il problema del debito corporate delle società zombie

Il piano con cui Pechino punta a scambiare non performing loan con azioni delle aziende debitrici, da solo, non è sostenibile. Lo ha dichiarato il Fondo monetario internazionale (Fmi) martedì al rilascio di un report in cui vengo auspicate riforme strutturali e politiche macroeconomiche più drastiche per sanare il macigno di crediti in sofferenza. Il debito corporate conta ormai per il 160 per cento del Pil cinese. Secondo gli esperti, il piano di conversione debt-to-equity non soltanto rischia di tenere a galla le società «zombie», ma sarà anche alla base del conflitto di interessi tra gli istituti di credito.

House of Cadres: la corruzione dei pezzi grossi arriva in tv

Un House of Cards «con caratteristiche cinesi» per celebrare la campagna anticorruzione con cui Pechino punta a ripulire il Partito dalle molte mele marce. La serie – costata 120mila yuan – di cui il vero nome è In the Name of the People dovrebbe essere trasmessa sul piccolo schermo entro l’anno. Sebbene la Cina vanti una lunga tradizione di trasposizioni televisive sul tema della corruzione, questa è la prima volta che a venire immortalato è un funzionario di alto rango, una sorta di Frank Underwood della Repubblica popolare con base in un’immaginaria provincia cinese chiamata Bianxi. La serie è stata prodotta sotto gli auspici del centro per i film e la televisione del Procuratorato supremo del Popolo.

Sospeso DisneyLife, il servizio online curato da Alibaba e dalla Disney

Ad appena pochi mesi dal lancio, DisneyLife, un servizio di contenuti online gestito in Cina dal colosso dell’e-commerce Alibaba in partnership con la Disney, è stato sospeso «per un periodo di tempo imprecisato». Anche se ufficialmente l’interruzione è stata messa in relazione ad esigenze di «aggiornamento» (con la specifica che i clienti saranno rimborsati), fonti del Wall Street Journal inseriscono l’episodio in una più ampia stretta esercitata da Pechino sui servizi digitali. Proprio questo mese i regolatori hanno bloccato film e libri su iTunes Movies e iBooks, gli store online della Apple.

Dallo scorso 10 marzo nuove regole attribuiscono alle autorità cinesi poteri di controllo su «lavori creativi pubblicati online», un concetto molto ampio, all’interno del quale confluiscono non solo e-book e video, ma anche contenuti audio, giochi e immagini. Un duro colpo per la la Apple, che mercoledì ha annunciato il primo calo delle entrate sul mercato cinese, in diminuzione del 26 per cento su base annua.

Il fake della biografia di Jack Ma in vendita su Taobao

A meno di due settimane dalla sua uscita, la biografia del fondatore di Alibaba, Jack Ma, è stata piratata e messa in vendita nientemeno che su Taobao, la versione cinese di eBay gestita proprio da Alibaba. Il libro (il cui prezzo di listino negli Usa è 17,96 dollari, contro i 3-4 yuan della versione reperibile su Taobao) è stato scritto da Duncan Clark, storico socio di Ma, e racconta la nascita della compagnia di e-commerce più grande della Cina. Ironia della sorte, il primo capitolo del testo è dedicato proprio alla contraffazione su Taobao. Alibaba: The House that Jack Ma Built dovrebbe uscire in lingua cinese ad agosto edito da CITIC Press.

In Cina continua a prosperare il «business delle tigri» 

Nonostante i visitatori giornalieri continuino a calare, le tigri ospitate dalla riserva naturale di Guilin, nel sud della Cina, hanno già toccato le 1800 unità e non accennano a diminuire. Questo perché a mantenere in piedi la struttura non sono i biglietti strappati all’ingresso, quanto piuttosto il business illecito del liquore prodotto con le ossa delle tigri messe a macerare nel vino di riso. Una prelibatezza per la classe media che costa tra i 320 e i 4000 yuan per mezzo litro e si crede abbia poteri tonificanti. Il parco era stato chiuso dopo la pubblicazione di un’inchiesta del South China Morning Post nel 2007, ma la crescente domanda per il liquore ha rilanciato il giro d’affari tanto che un simile centro continua a prosperare anche a Harbin con il placet del governo. 

A Shanghai spopolano i servizi di consulenza prematrimoniale

Dal 1 febbraio ogni ufficio di registrazione matrimoniale della municipalità di Shanghai è tenuto ad offrire un servizio gratuito per le coppie in procinto di chiedere un certificato di matrimonio. L’obiettivo conclamato è quello di arrestare il numero crescente di divorzi, aumentato di dieci volte dagli anni ’80. Nel 2015, 58.302 coppie hanno optato per lo scioglimento del vincolo matrimoniale, un 9,5 per cento in più su base annua. Un trend innescato sopratutto dallo snellimento delle pratiche burocratiche necessarie al divorzio con annessa riduzione dei costi. Nel distretto di Putuo servizi di consulenza sono attivi dal 2006 e nel 70 per cento dei casi hanno portato ad una posticipazione del divorzio, talvolta salvando persino il matrimonio.

Pechino cerca di rabbonire i veterani

Il welfare cinese si trova a dover sostentare almeno 6 milioni di veterani, migliaia dei quali negli ultimi anni hanno ricorso a varie forme di protesta a causa dei sussidi statali ritenuti insufficienti. Ultimamente, Pechino ha tentato di rabbonire i reduci promettendo un aumento del 13 per cento nelle indennità per i soldati smobilitati e lanciando un sito (www.81kx.com) mirato a sostenere il reimpiego dei militari licenziati nell’ambito della riforma dell’esercito che implica un taglio di 300mila effettivi.

Negli ultimi anni, manifestazioni e lamentele hanno attraversato trasversalmente la società cinese. Tuttavia, il malcontento dei veterani implica più rischi politici dal momento che si tratta di una categoria che gode di una certa autorità a livello popolare e che, oltretutto, è abituata a maneggiare le armi. Molti dei veterani che hanno tentato di far valere le loro richieste attraverso mezzi legali sono finiti in manette o sono stati sottoposti ad una rigida sorveglianza. 

Thailandia: coppia gay ottiene la custodia della figlia surrogata

Dopo una battaglia legale durata oltre un anno, Manuel Valero e suo marito Gordon Lake hanno ottenuto la custodia della loro bambina surrogata, dopo che la madre naturale aveva rifiutato di firmare la documentazione necessaria per la consegna della figlia, probabilmente, avendo capito solo allora che si trattava di una coppia gay. In Thailandia la maternità surrogata è stata per anni al centro di un business deregolato finito agli onori delle cronache in seguito ad alcuni scandali. Questo ha portato Bangkok a vietare nel 2014 l’accesso al servizio da parte degli stranieri. Il divieto è entrato in vigore dopo la nascita di Carmen, questo il nome della bambina di Valero e Lake.