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In Cina e Asia – Dal Pacifico il presidente di Taiwan sente Pelosi

In Notizie Brevi by Redazione

Le notizie di oggi:

  • Dal Pacifico il presidente di Taiwan sente Pelosi
  • CES di Las Vegas, visti negati a lavoratori tech cinesi
  • Cina e Asia centrale rilanciano gli scambi economici e diplomatici
  • Lituania, espulsi tre membri della missione diplomatica cinesi
  • Paesi Brics, Trump minaccia tariffe del 100% a chi sfida il dominio del dollaro
  • Vietnam, approvato progetto per ferrovia ad alta velocità
  • Cina, carenza di personale nel settore degli affari sociali
  • Cina, sempre più quadri rurali vogliono dimettersi
Il presidente di Taiwan Lai Ching-te ha tenuto una conversazione telefonica “calorosa e cordiale” con l’ex presidente della Camera americana Nancy Pelosi. I due hanno discusso di semiconduttori, intelligenza artificiale nonché delle operazioni militari della Cina nello Stretto. Impegnato in un tour del Pacifico, Lai è arrivato sabato alle Hawaii dove, secondo l’agenzia di stampa taiwanese CNA, per la prima volta durante un transito “è stato ricevuto all’aeroporto, è stato steso un tappeto rosso e sono stati presentati dei fiori”. Si tratta del “più alto livello di cortesia di sempre, diverso dalla precedente modalità di ingresso nel terminal, e anche un livello di accoglienza che ha superato le norme precedenti”. Durante il soggiorno il presidente taiwanese ha reso omaggio ai soldati americani presso un memoriale dell’attacco a Pearl Harbor. “La pace non ha prezzo e la guerra non ha vincitori, dobbiamo combattere, combattere insieme per prevenire la guerra”, ha dichiarato.
Cina e Asia centrale rilanciano gli scambi economici e diplomatici

La Cina e i paesi dell’Asia centrale si impegneranno ad ampliare gli scambi commerciali ed energetici, collaborare contro le ingerenze esterne, e promuovere la cooperazione nel Sud globale. È quanto riferito dal ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, al termine della quinta ministeriale con gli omologhi di Turkmenistan, Kazakhstan, Uzbekistan, Kirghizistan, e Tagikistan. La riunione, che si è tenuta dal 30 novembre al primo dicembre a Chengdu, è servita a porre i presupposti per il secondo vertice Cina-Asia centrale, in programma il prossimo anno in Kazakistan. Ma non sono mancati riferimenti espliciti al contesto geopolitico internazionale, come traspare dalla necessità conclamata di “opporsi a qualsiasi forma di rottura delle relazioni economiche” e creare di “piccoli cortili e alte mura”.

CES di Las Vegas, visti negati a lavoratori tech cinesi

A poco più di un mese dal CES di Las Vegas (7-10 gennaio), la più importante fiera tecnologica del mondo, molti dipendenti delle aziende tech cinesi si sono visti negare il visto per gli Stati Uniti pur avendo ricevuto l’invito all’evento. Si stima che delle 4 mila società partecipanti da ogni parte del mondo, circa il 30% provenga dalla Repubblica popolare. Ma con l’avvicinarsi dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca del 20 gennaio, si teme che il rifiuto dei visti sia un segnale dell’ulteriore deterioramento delle relazioni tra Pechino e Washington, anche alla luce delle minacce del nuovo presidente di imporre tariffe aggiuntive su tutte le importazioni cinesi.

Lituania, espulsi tre membri della missione diplomatica cinesi

Venerdì 29 novembre il ministero degli Esteri della Lituania ha comunicato che tre membri della missione diplomatica cinese sono stati dichiarati persona non grata in quanto non accreditati per via di attività che violano la Convenzione di Vienna e la legislazione lituana. Non fornendo dettagli sulle azioni che hanno motivato la decisione, il governo ha chiarito di aver offerto soluzioni temporanee alla parte cinese per garantire la continuità delle azioni consolari. Ai dipendenti della missione è stata data una settimana di tempo per lasciare la Lituania. Qui la risposta di Pechino.

Brics, Trump minaccia tariffe del 100% a chi sfida il dominio del dollaro

Aumentano le preoccupazioni per l’approccio protezionistico della nuova amministrazione Trump. Sabato 30 novembre, in un post sul suo account di Truth Social, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha avvertito i paesi Brics di abbandonare qualsiasi piano per sostenere nuovi accordi valutari e costruire alternative al dollaro statunitense. Ai paesi che perseguiranno tali strategia, Trump ha minacciato di imporre tariffe del 100%. Durante l’ultimo vertice Brics, che si è svolto lo scorso ottobre a Kazan, in Russia, Putin ha evidenziato la necessità di cercare alternative per proteggere le economie dei paesi non allineati alle restrizioni di Washington.

Cina, carenza di personale nel settore degli affari sociali

La contea di Feng, nella provincia orientale cinese di Jiangsu, sta cercando di attrarre lavoratori nel settore degli affari sociali per compensare la carenza di personale. Secondo il dipartimento per i lavori sociali del Comitato del Partito comunista a livello di contea, alla base del problema risiederebbe la grande mole di lavoro e paghe magre. La questione è stata indagata da un rapporto pubblicato nelle scorse settimane, che evidenzia le difficoltà che affrontano i governi locali nel garantire i servizi di base, come la gestione delle lamentele dei cittadini, spesso svolti da personale a contratto o temporaneo e senza una formazione professionale.

Cina, sempre più quadri rurali vogliono dimettersi

Test frequenti e obiettivi sempre più esigenti starebbero mettendo a rischio la stabilità delle aree rurali cinesi. A dirlo è Luo Shan, ricercatrice del Centro di ricerca sulla governance rurale dell’Università di Wuhan, che nei giorni scorsi in un articolo pubblicato su WeChat (e prontamente rimosso) ha avvertito che sempre più quadri intendono lasciare l’incarico per il clima lavorativo stressante. I risultati delle sue ricerche, secondo quanto dichiarato dall’accademia, delineano uno scenario preoccupante vista l’importanza del loro ruolo nel garantire la stabilità sociale. 

Vietnam, approvato progetto per ferrovia ad alta velocità

Nel 2027 il Vietnam inizierà la costruzione di una rete ferroviaria ad alta velocità da 67 miliardi di dollari. La proposta del governo, approvata sabato 30 novembre dall’Assemblea nazionale, prevede di costruire una ferrovia di oltre 1500 km che colleghi 20 città nel nord e nel sud del paese a una velocità prevista di circa 350 km/h. Il progetto, che dovrebbe essere completato entro il 2035, è promosso come un fattore importante per aumentare la competitività economica del paese. Per il 2025 Hanoi ha fissato un obiettivo di crescita del 6,5%-7%.