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In Cina e Asia – Covid-19 a Pechino, al via i test di massa

In Notizie Brevi by Sabrina Moles

I titoli di oggi:

  • Covid-19 a Pechino, al via i test di massa
  • Xinjiang, pronta la missione Onu sulla violazione dei diritti umani
  • Giappone e Corea del Sud, un incontro a Tokyo per riavvicinare i due paesi
  • Hong Kong, lo Fcc sospende il premio per i diritti umani per “non violare alcuna legge”
  • Corea del Nord: alla parata sfila il missile Hwasong-17
  • Crisi in Sri Lanka, il Fmi si pronuncia sul caso

Il Covid-19 arriva nella capitale. I casi, per ora, sarebbero solo 29 ma preoccupa la rapidità del contagio. Dopo Shanghai, il governo centrale cerca di evitare un secondo lockdown nel cuore del paese. Nella giornata di domenica 24 aprile le autorità hanno annunciato tre round di test Covid-19 nel distretto di Chaoyang, uno dei più centrali, nonché luogo di ambasciate e sedi centrali di numerose aziende. Alle 20:00 di lunedì 25 aprile gli operatori sanitari avevano già processato 3,7 milioni, identificando 8 casi in più rispetto ai dati del giorno precedente. Da qui la necessità, ribadita dalla leadership del paese, di agire il più in fretta possibile: l’obbiettivo è quello non replicare la situazione della capitale finanziaria del paese.

Ciò non basta a tranquillizzare i cittadini, che in previsione di lunedì hanno iniziato a fare scorta di cibo e beni di prima necessità. La municipalità ha, inoltre, allargato il raggio d’azione dei tracciamenti. Durante la conferenza stampa di lunedì sera, il portavoce del governo locale ha annunciato che i test per tracciare il virus saranno estesi ad altri undici quartieri a partire da martedì 26 aprile: una misura coinvolgerà oltre 21,5 milioni di cittadini. Nel frattempo, non si arresta l’ondata di contagi a Shanghai, anche se rallenta il tasso dei contagi. Colpita anche la provincia dello Jilin, mentre nello Shandong è stata individuata una nuova mutazione della variante Omicron. Identificata come BA.2.3, è il primo caso attestato di mutazione in Cina. Fermi diversi impianti di produzione, mentre crescono i prezzi sui trasporti. Secondo gli esperti, le recenti scelte del governo richiamano alcuni atteggiamenti dell’economia pianificata che la Cina ha lentamente ammorbidito a partire dagli anni Ottanta.

Xinjiang, pronta la missione Onu sulla violazione dei diritti umani

Il team delle Nazioni Unite scelto per visitare la provincia dello Xinjiang ha raggiunto la Cina nella giornata di domenica 24 aprile. Il gruppo, composto da cinque esperti, ha il compito di aprire la strada alla visita ufficiale di Michelle Bachelet, presidente del Cile e attuale Alto commissario Onu per i diritti umani. Gli addetti alla missione, come previsto dalla normativa anti Covid-19, dovranno trascorrere un periodo di quarantena a Guangzhou per poi partire in direzione dello Xinjiang. Si tratta della prima visita ufficiale delle Nazioni Unite nell’area, e dovrà verificare le presunte violazioni dei diritti umani di cui la Cina è accusata da anni.

L’Onu ha aperto i negoziati per la missione nel 2018, ma solo a gennaio 2022 Pechino ha accettato di accogliere una prima delegazione di addetta ai lavori. La visita, secondo quanto citato negli accordi, dovrebbe permettere ai funzionari di “ottenere una chiara prospettiva dello stato dei diritti umani nel paese e permettere il dialogo con autorità locali e società civile”.  A maggio è previsto invece l’arrivo di Bachelet. Sarebbe la prima volta che un Alto commissario per i diritti umani mette piede in Cina dal 2005.

Hong Kong, lo Fcc sospende il premio per i diritti umani per “non violare alcuna legge”

Il Foreign Correspondents’ Club (Fcc) di Hong Kong sospende gli Human Rights Press Awards (Hrpa). Il premio rappresenta uno dei riconoscimenti più prestigiosi in Asia nel campo del giornalismo per i diritti umani. Il presidente dell’associazione Keith Richburg ha giustificato la scelta citando la legge di sicurezza nazionale in vigore dall’estate 2020. Secondo quanto dichiarato da Richburg, l’associazione vuole “evitare di violare involontariamente alcuna legge” e proteggere lo staff da “qualsiasi rischio legale”. Tra i potenziali rischi di collisione con le nuove leggi, infatti, la candidatura di The Stand News. Il portale di informazione, infatti, ha dovuto chiudere a dicembre 2021 su invito delle autorità. Tre membri del comitato per la libertà di stampa dello Fcc di Hong Kong hanno annunciato di aver presentato le dimissioni.

Giappone e Corea del Sud, un incontro a Tokyo per riavvicinare i due paesi

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha incontrato una delegazione in arrivo dalla Corea del Sud nella mattina di martedì 26 aprile. L’incontro fa seguito a una serie di meeting tra la delegazione sudcoreana e altri rappresentanti dell’amministrazione giapponese, tra cui il ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi. Il colloquio ha portato alla promessa di rafforzare la relazione bilaterale tra Tokyo e Seul nel segno della libertà, della democrazia e dell’economia di mercato.

La visita dei rappresentanti della Corea del Sud arriva a pochi giorni dall’ufficiale entrata in carica del neoletto presidente Yoon Suk Yeol (10 maggio). Tra gli obbiettivi, quindi, quello di aprire la strada al dialogo con la nuova amministrazione. Ma non solo: negli ultimi anni le relazioni tra i due paesi hanno toccato il loro punto più basso dai tempi dell’occupazione giapponese della Corea. Tra le frizioni, la disputa sulle isole Dokdo/Takeshima, la stretta sulle esportazioni high tech giapponesi in Corea del Sud e i crimini di guerra da parte dell’impero giapponese.

Corea del Nord: alla parata sfila il missile Hwasong-17

La Corea del Nord continuerà a sviluppare il proprio programma nucleare “il più velocemente possibile”. Lo ha annunciato ieri Kim Jong-un presiedendo una parata militare per il 90esimo anniversario dell’esercito nordcoreano. Il giovane leader ha sottolineato come ricorrere all’atomo sia necessario “in preparazione per la turbolenta situazione politica e militare e tutti i tipi di crisi in futuro”. Nelle parole di Kim il nucleare sia il simbolo della “forza nazionale”. Un messaggio che, durante le celebrazioni di ieri, è stato sostanziato dalla sfilata di missili balistici intercontinentali, compreso – secondo l’agenzia statale KCNA – l’ultimo modello Hwasong-17, che Pyongyang asserisce di aver testato con successo il mese scorso.

Crisi in Sri Lanka, il Fmi si pronuncia sul caso

Martedì 26 aprile il Fondo monetario internazionale si è espresso sulla grave crisi economica in Sri Lanka. Secondo quanto dichiarato dai funzionari, il Fmi avrebbe suggerito al governo di alzare le tasse, adottare un tasso di cambio flessibile e una politica monetaria più contenuta. Colombo sta negoziando da settimane dei prestiti dalle principali organizzazioni internazionali, in quanto nel paese scarseggia la valuta estera e – di conseguenza – la possibilità di importare anche beni di prima necessità. Lo Sri Lanka ha sospeso i pagamenti del proprio debito nazionale, che ha raggiunto la cifra record di 51 miliardi di dollari.

A cura di Sabrina Moles; ha collaborato Alessandra Colarizi