In Cina e Asia – Corruzione nell’ufficio di statistica cinese

In by Gabriele Battaglia

Indagato per «serie violazioni disciplinari» (leggi = corruzione) il direttore dell’Ufficio nazionale di statistica cinese. Il segretario di Stato John Kerry in visita a Pechino per parlare di Corea del Nord e Mar cinese meridionale. Apple cala in Cina, per la prima volta dal 2003. Pechino presenta il libro bianco sul nucleare, svelando ambiziosi progetti di potenziamento nel settore. Attesa per la fine del Congresso in Vietnam, che dovrà nominare la nuova leadership della «piccola Cina». La nostra rassegna del mattino.Dati corrotti

Wang Baoan, direttore dell’Ufficio nazionale di statistica da aprile scorso, è indagato per «serie violazioni disciplinari», una parafrasi con cui spesso in Cina si intende corruzione. Lo si legge sul sito della Commissione disciplinare, la più grande arma messa in campo dal presidente Xi Jinping nella lotta alla corruzione.

La notizia arriva appena poche ore dopo una sua conferenza stampa in cui cercava di rassicurare gli investitori e l’opinione pubblica sullo stato dell’economia cinese nel giorno di una nuova caduta della borsa di Shanghai che, sui timori di una nuova frenata dei mercati mondiali e di un prezzo ancora in calo del greggio, ha perso un ulteriore 6,4 per cento e ha chiuso ai livelli di dicembre 2014.

Kerry in Asia

Il segretario di Stato statunitense John Kerry è arrivato a Pechino dopo un mini tour asiatico che lo ha già portato in Laos e Cambogia. L’intento è duplice. Da una parte vuole convincere Pechino a intensificare le pressioni sulla Corea del Nord e dall’altra cerca di unire le reazioni dei paesi dell’Asia sudorientale nei confronti delle politiche cinesi sulle acque contese del Mar cinese meridionale.


Apple cala in Cina, prima volta dal 2003

La fiducia di Apple nel mercato cinese è al suo primo vero test. È lo stesso Tim Cook a darne notizia enfatizzando che per la prima volta l’azienda si accorge dell’«economia indebolita della regione». Apple registra un calo delle vendite per la prima volta dal 2003 che non è arginato neppure dall’avvicinarsi del Capodanno cinese, una festività del tutto simile al nostro Natale.

E il mercato cinese è quello che ha trainato l’azienda di Cupertino negli ultimi anni, quando nelle economie sviluppate le vendite si sono stabilizzate. Nel 2015 le vendite nella cosidetta «grande Cina» sono cresciute dell’84 per cento per un giro di affari da 58,7 miliardi di dollari che ne ha fatto il secondo mercato Apple dopo gli Usa.

Il libro bianco sull’energia nucleare

La Cina punta sul nucleare. Attualmente ha una capacita operativa di 25,5 milioni di chilowatt di cui solo nel 2015 ne ha aggiunti 8,2 e approvati 8,8. L’idea è di arrivare a una potenza di 58 chilowatt entro il 2020. Un piano ambizioso che parallelamente vede la crescita dell’azienda di stato China General Nuclear Power Corp. (CGN), ormai quinta nel mondo in termini di operatività.

Fuori l’ex primo ministro dalla corsa alla leadership vietnamita

Il Partito comunista vietnamita è in quella riunione a porte chiuse che porterà i 1510 membri dell’Assemblea nazionale a scegliere un nuovo segretario generale, un nuovo presidente e un nuovo premier. Fonti all’interno del partito hanno rivelato a Reuters che il Congresso avrebbe accettato le dimissioni del premier Nguyen Tan Dung e del presidente Truong Tan Sang.

Sebbene siano tutti convinti che le aperture economiche abbiano fatto bene al paese, portando una crescita al 6,7 per cento che attira cospicui investimenti esteri, la vecchia guardia attira sempre più risentimento per la crisi in cui sono entrate le banche e le grandi aziende di stato. Il Congresso si chiude oggi.

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