In Cina e Asia – Colloqui tra Hamas e Fatah a Pechino

In Notizie Brevi by Redazione

I colloqui tra Hamas e Fatah in Cina. Le quote di lavoro governative abbassate in Bangladesh non bastano a fermare le proteste degli studenti. E poi le reazioni asiatiche al ritiro di Biden, la risoluzione finale del terzo plenum del Partito comunista cinese, le esercitazioni annuali Han Kuang a Taiwan, i funerali del leader vietnamita e tante altre notizie nella rassegna di oggi da Cina e Asia

Focus Cina – Colloqui tra Hamas e Fatah a Pechino

Dal 21 al 23 luglio sono in programma a Pechino una serie di incontri, mediati dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi, tra alcuni dei vertici di Hamas e Fatah, le due principali fazioni palestinesi che (seppur con grandi limitazioni) governano rispettivamente nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Come riportato dal New York Times, la delegazione di Hamas è guidata da Ismail Haniyem, il leader politico del gruppo, mentre tra gli alti funzionari di Fatah presenti figura anche Mahmoud al-Aloul, vicepresidente del partito. I due gruppi hanno combattuto una guerra civile nel 2007, vinta da Hamas, per il controllo sulla Striscia di Gaza, e da allora tutti i tentativi per arrivare a una riconciliazione tra le parti sono falliti. Tra questi va considerato anche l’ultimo incontro che si è tenuto proprio in Cina lo scorso aprile, che ha prodotto come massimo risultato un generico impegno delle due fazioni a continuare il dialogo per raggiungere l’unità della Palestina.

I nuovi colloqui in programma nella Repubblica popolare si inseriscono in un momento particolare della guerra a Gaza. Dopo mesi di trattative Israele e Hamas sembrano davvero vicine a un accordo di cessate il fuoco, mentre si parla della possibilità della formazione di un governo indipendente sulla Striscia per gestire la ricostruzione. La Cina negli ultimi anni ha rafforzato la sua influenza diplomatica in Medio Oriente (come dimostra la sua impronta nell’accordo tra Iran e Arabia Saudita dello scorso anno) e, secondo diversi analisti, questo nuovo round di colloqui rientra nel tentativo di Pechino di porsi come una potenza mediatrice sulla scena globale, in alternativa agli Stati Uniti. Il governo cinese sa bene che una riconciliazione tra le parti “non può arrivare tra il giorno e la notte”, ha detto l’esperto Björn Alpermann a Deutsche Welle, “ma per la Cina sarebbe già un successo se le parti si siederanno a parlare in modo civile”.

Qualunque passo in avanti nella riconciliazione, in un momento in cui sia Hamas che Fatah stanno cercando di riconquistare maggiore rilevanza politica in vista di un cessate il fuoco, rappresenterebbe un’enorme vittoria diplomatica per Pechino. Ma già mostrare di essere disponibile a provarci viene considerato un buon biglietto da visita da far valere sulla scena globale. La Cina è da sempre una sostenitrice della soluzione a due Stati per Israele e Palestina, e in questi mesi di attacchi israeliani su Gaza ha chiesto più volte l’istituzione di una conferenza internazionale di pace.

Focus Asia – Bangladesh, abbassate le quote di lavoro governative ma agli studenti non basta

La Corte suprema del Bangladesh ha abassato nettamente le quote per gli incarichi pubblici, dopo le grandi violenze dei giorni scorsi, avviati da vaste proteste che hanno portato a centinaia di feriti e oltre 150 morti. Gli studenti si sono radunati nelle università della capitale per lamentare il ripristino delle quote – in particolare quelle dedicate ai famigliari dei veterani della guerra d’Indipendenza, a cui spettava un terzo dei posti. Il sistema era stato inizialmente abrogato nel 2018 per volere del governo guidato dalla premier Sheikh Hasina, al potere dal 2009, per poi essere reintrodotto da una sentenza dell’Alta Corte dello scorso 5 giugno.

Ma la stessa Hasina, che a gennaio ha ottenuto il quarto mandato consecutivo dopo elezioni senza una vera opposizione, ha ora difeso il sistema delle quote, affermando che i veterani meritano il massimo rispetto per il loro contributo alla guerra, indipendentemente dalla loro affiliazione politica. Il suo governo ha anche accusato i principali partiti di opposizione, il Bangladesh Nationalist Party e il partito di destra Jamaat-e-Islami, di alimentare il caos.

La sentenza della Corte Suprema stabilisce ora che il 93% dei posti di lavoro nel settore pubblico debba essere assegnato in base al merito, lasciando il 5% ai parenti dei veterani degli “eroi dell’Indipendenza” e il 2% alle persone appartenenti a minoranze etniche o con disabilità. La Corte Suprema, in quello che è apparso come un compromesso, ha invitato gli studenti a “tornare in classe” e mettere fine alla protesta. Ma ai manifestanti non pare bastare. La richiesta esplicita è infatti quella di abolire le quote, che sono state invece “solo” abbassate, seppur drasticamente. “Non fermeremo le manifestazioni finché il governo non si sarà impegnato a prendere una decisione che accolga le nostre istanze”, ha riferito a France Presse un portavoce degli “Studenti contro la discriminazione”.

Hasina ha cancellato il viaggio all’estero che avrebbe dovuto portarla in Spagna e Brasile.

Le altre notizie
Biden si ritira dalle elezioni Usa: le reazioni asiatiche

L’annuncio del ritiro di Joe Biden dalla corsa per le elezioni presidenziali statunitensi attira ovviamente grande attenzione anche in Asia. Il primo a commentare ufficialmente è stato il premier giapponese Fumio Kishida, il quale ha affermato che è una questione legata alla politica interna degli Stati Uniti e ritiene che sia basata su un giudizio politico di Biden. Kishida ha aggiunto che è ovvio che l’alleanza tra Giappone e Stati Uniti è la pietra angolare della diplomazia e della sicurezza del Giappone e che dunque seguirà da vicino gli sviluppi futuri e gli eventuali impatti.

Cina, pubblicata la risoluzione finale del terzo plenum

Domenica 21 luglio sono stati pubblicati gli attesi due documenti finali del terzo plenum, la “Risoluzione del Comitato Centrale sull’approfondimento delle riforme e l’avanzamento della modernizzazione cinese” e la spiegazione di Xi Jinping. Si conferma la sensazione derivante dal comunicato di giovedì scorso: la sessione plenaria del XX Comitato centrale consolida un processo già avviato, piuttosto che operare grandi riforme.

Cina, tagliati due tassi d’interesse chiave per sostenere l’economia

La Banca centrale cinese ha deciso a sorpresa di tagliare due tassi chiave con l’obiettivo di sostenere l’economia. Il tasso LPR a un anno, punto di riferimento per i tassi più vantaggiosi che le banche possono offrire alle imprese e alle famiglie, è stato ridotto dal 3,45% al 3,35%. Il tasso a cinque anni, riferimento per i mutui ipotecari, è stato abbassato dal 3,95% al 3,85%.

Trump elogia Xi e invita i marchi cinesi di auto elettriche negli Stati Uniti

“Sono andato molto d’accordo con il presidente Xi [Jinping]. È un’ottima persona, mi ha scritto un bellissimo biglietto l’altro giorno quando ha saputo dell’accaduto”, ha detto il candidato alle presidenziali statunitensi del Partito Repubblicano Donald Trump durante un comizio in Michigan, riferendosi all’attentato che lo ha bersagliato il 13 luglio. Poi, distanziandosi dalle politiche del presidente americano Joe Biden, ha invitato i marchi cinesi di auto elettriche a costruire impianti di produzione negli Stati Uniti, se verrà eletto.

Cina, costruita prima centrale elettrica virtuale “verde”

Il 19 luglio è entrata ufficialmente in funzione la prima centrale elettrica virtuale (VPP) cinese che genera energia solo tramite fonti rinnovabili. Lo ha annunciato la China General Nuclear Power. L’impianto è situato nella zona industriale di Ningbo, nello Zhejiang, e dovrebbe coprire circa l’80% del fabbisogno energetico delle fabbriche della zona.

Piogge torrenziali in Cina: crolla un ponte nello Shanxi, 10 morti per un’alluvione nel Sichuan

Il crollo di un ponte dovuto alle piogge torrenziali nella contea di Zhashui, nello Shanxi, ha causato almeno 15 morti. Ci sarebbero più di 30 dispersi. A Ya’an, nel Sichuan, altre 10 persone sono morte a seguito di un’alluvione: anche in questo caso decine di persone non sono ancora state ritrovate.

Taiwan, al via le esercitazioni militari Han Kuang

Dal 22 al 26 luglio a Taiwan si svolgono le esercitazioni militari Han Kuang, le più estese operazioni di addestramento dell’esercito taiwanese che si ripetono annualmente dal 1984. Se in passato si trattava di manovre soprattutto dimostrative in cui si immaginavano ipotesi di crisi messe in scena dopo lunghe prove, stavolta le esercitazioni hanno un approccio ben più concreto e serio.

Corea del Sud, interrogata la first lady sul caso della borsa Dior

Il 20 luglio la first lady sudcoreana Kim Keon Hee è stata interrogata per ben 12 ore dalla procura di Seul sul caso della borsa Dior, un regalo dal valore di 2.200 dollari che Kim è accusata di aver accettato in cambio di favori, in violazione delle norme etiche a cui sono sottoposti i funzionari di governo e i loro coniugi.

Mar cinese meridionale, accordo tra Cina e Filippine sull’atollo conteso

Domenica 21 luglio Pechino e Manila hanno siglato un accordo che prevede di allentare le tensioni intorno alla secca di Second Thomas Shoal. La trattativa esclude le rivendicazioni territoriali di entrambe le parti e avviene a fronte di mesi di tensioni nelle acque contese.

Inizia la ministeriale Esteri ASEAN in Laos

Il 21 luglio è cominciato a Vientiane, in Laos, il 57° incontro tra i ministri degli Esteri dei paesi membri dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN), che andrà avanti fino al 27 del mese. L’incontro avviene in un contesto di crescente preoccupazione per la situazione sul mar Cinese meridionale.

Vietnam, fissati i funerali di Trong mentre si pensa alla successione

I funerali del segretario generale del Partito Comunista del Vietnam Nguyen Phu Trong, morto lo scorso venerdì, sono stati fissati per il 26 luglio. I seguaci del leader vietnamita potranno visitare la sua salma a partire dal giorno precedente. Ci si inizia a interrogare, intanto, sulla successione dopo il “regno” ad interim del presidente To Lam. Tra i favoriti, lo stesso To Lam e il primo ministro Pham Minh Chinh.

Via al collegamento ferroviario Thailandia-Laos

Il 19 luglio è stata inaugurata la prima linea ferroviaria diretta per il trasporto di passeggeri tra Thailandia e Laos, che collega le capitali Bangkok e Vientiane. L’obiettivo della nuova linea è facilitare il turismo tra i due paesi.

Indonesia, nuovi ritardi sul progetto Nusantara

La costruzione della nuova capitale (Nusantara) in Indonesia prosegue a rilento. Il governo di Joko Widodo ha rimandato o ridotto la portata di diversi eventi previsti nella città nei prossimi mesi, sollevando nuovi dubbi sulle tempistiche con cui Nusantara sarà eventualmente in grado di prendere il posto di Giacarta.

Malaysia, si è insediato il nuovo re

A sei mesi di distanza dal suo giuramento, il 20 luglio il sultano Ibrahim Iskandar si è ufficialmente insediato come 17° re della Malaysia. Il suo mandato durerà cinque anni: Associated Press spiega qui come funziona il sistema di rotazione e il ruolo del monarca nel paese.