In Cina e Asia – Tibet, 50 anni da regione autonoma

In by Gabriele Battaglia

Il Tibet festeggia i suoi 50 anni da regione autonoma nella Repubblica popolare cinese. Le autorità cinesi al lavoro su un sistema id controllo del panico sui mercati. Tutto da rifare per la ferrovia ad alta velocità tra Giacarta e Bandung. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe confermato a capo del partito liberaldemocratico. CINA – 50 anni di regione ‘autonoma’ del Tibet

Una grande parata folcloristica di fronte al Potala per festeggiare i 50 anni di regione autonoma del Tibet sotto l’egida del Partito comunista cinese. Secondo quanto ripetono incessantemente i media di stato il Tibet non è mai stato meglio. Dal 1965 il pil è passato da 45 milioni di euro agli attuali 13 miliardi con conseguente aumento dei salari medi. Ma molti tibetani continuano a lamentare che la loro cultura e le loro tradizioni stanno scomparendo. Il Dalai Lama, in esilio da quando le truppe dell’Esercito di Liberazione entrarono nella regione, per evitare che il suo successore sia scelto da Pechino ha recentemente affermato che è finta l’epoca delle reincarnazioni. Ma il governo cinese lo accusa di cospirare per l’indipendenza del Tibet e ribadisce il suo inalienabile diritto a ratificare tutte le incarnazioni dei Buddha viventi.

CINA – Borse, un sistema per controllare il panico

In Cina si vuole introdurre un meccanismo di blocco all’indice CSI300, l’indice delle più importanti aziende cinesi. Se si registrerà una crescita o una perdita equivalente o superiore al 5 per cento rispetto alla chiusura del giorno precedente, si sospende per 30 minuti. Se le fluttuazioni superano il 7% si sospende direttamente per tutto il resto del giorno. L’opinione pubblica potrà esprimere la sua opinione in merito fino al 21 settembre. Poi si presume che questa riforma verrà sperimentata. Intanto i dati economici di agosto sono peggiori del previsto: import -14,3% (-8,6% a luglio); export -6,1% (-8,9% a luglio).

INDONESIA – Giacarta vuole una Tav più lenta (ed economica) 

Tutto da rifare per la linea ferroviaria ad alta velocità che dovrà collegare Giacarta a Bandung. La tratta sarebbe la prima Tav dell’arcipelago. Lo stop al progetto da 6 miliardi di dollari è arrivato dallo stesso presidente Joko Widodo.Troppo alto il prezzo e troppo corta la distanza tra le due stazioni. La decisione è stata un duro colpo per i colossi ferroviari di Cina e Giappone, che si contendevano la realizzazione dell’infrastruttura  che ora si troveranno a gareggiare per un progetto più risicato e meno costoso, si parla di circa la metà, per il quale il governo punta inoltre a trovare capitali privati. Riprende però così piedi un secondo progetto, una tratta che colleghi Giacarta a Surabaya, seconda città del Paese a 660 chilometri dalla capitale. 

GIAPPONE – Abe confermato a capo del Partito liberaldemocratico

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe è stato confermato presidente del partito liberaldemocratico (che detiene attualmente la maggioranza nei due rami del parlamento). L’unica avversaria alla presidenza del primo ministro, Seiko Noda, ha annunciato questa mattina il suo ritiro dalla corsa. Non è riuscita a ottenere 20 firme di parlamentari a supporto della sua candidatura, unico prerequisito per correre alla presidenza del partito. Non essendoci altri candidati, il partito semplicemente non organizzerà elezioni interne. Dopo la conferma, Abe ha promesso nuove riforme per la ripresa economica del paese e ribadito la necessità delle nuove leggi sulla sicurezza nazionale al momento in discussione in Camera alta.

[Foto credit: indianexpress.com]