I titoli di oggi:
- Cina-Usa, primi colloqui militari significativi dal 2022
- Usa, Cina accusata di stare sovvenzionando le aziende produttrici dei precursori del fentanil
- Filippine, gli Stati Uniti schierano nel paese il sistema missilistico Typhon
- Cina, arrestate 1.500 persone nella campagna contro la diffusione di fake news sui social
- Pechino promuove lo sviluppo digitale dei paesi BRI
- Cina, la gen z abbraccia il “consumo inverso”
Il 16 aprile il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha intrattenuto un dialogo telefonico con il suo omologo cinese Dong Jun (che a dicembre ha preso il posto di Li Shangfu). Secondo quanto dichiarato dal Pentagono, la discussione ha toccato una serie di questioni di sicurezza regionale e globale e ha visto Austin porre l’enfasi sulla libertà di navigazione garantita dal diritto internazionale, soprattutto nel mar Cinese meridionale. Si tratta del primo impegno significativo a livello ministeriale tra le forze armate di Cina e Usa dal novembre 2022. Alla fine dello scorso anno, durante il summit tra Joe Biden e Xi Jinping, i due paesi si erano poi impegnati a intensificare i colloqui militari interrotti a seguito della visita dell’allora presidente della Camera Usa Nancy Pelosi a Taiwan nell’agosto 2022. Dopo la prima telefonata dello scorso dicembre tra il generale Charles “CQ” Brown, presidente dei Capi di stato maggiore riuniti, e il suo omologo cinese, il generale Liu Zhenli, a gennaio Washington ha ospitato il riavvio del dialogo di routine per il coordinamento della politica di Difesa.
Cina, arrestate 1.500 persone nella campagna contro la diffusione di fake news sui social
Negli ultimi quattro mesi in Cina sono state arrestate più di 1.500 persone in relazione alla campagna contro le “voci diffuse online”, o fake news, lanciata lo scorso dicembre. Lo ha reso noto il ministero della Sicurezza Pubblica attraverso un post pubblicato su WeChat per rivendicare i successi del suo programma. Secondo Pechino, la campagna ha lo scopo di indagare su influencer, blogger e videomaker che mettono in giro rumors su temi sensibili allo scopo di creare traffico sul loro profilo e fare soldi. Il ministero ha detto di aver chiuso 63mila account che sfruttavano questo meccanismo e di aver cancellato 735mila post che parlavano di notizie non verificate o diffondevano fake news. Oltre agli arresti, sono state multate anche 10.700 persone per motivi analoghi.
Pechino promuove lo sviluppo digitale dei paesi BRI
Martedì 16 aprile, nella giornata di apertura del Forum sullo sviluppo della Via della Seta digitale, evento ospitato a Xi’an dall’agenzia cinese World Internet Conference (WIC), i funzionari del governo cinese hanno sottolineato i progressi di Pechino nella definizione di modelli di sviluppo digitale per gli stati membri della Belt and Road Initiative (BRI). Wang Yong, vicepresidente del 14° Comitato Nazionale della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese (CPPCC), ha elogiato il governo per aver firmato una serie di accordi strategici con i paesi BRI per collaborare in settori che vanno dall’e-commerce alle infrastrutture digitali: Pechino, ha aggiunto Wang, ha compiuto sforzi e si impegnerà ulteriormente per “mantenere un ambiente commerciale digitale aperto, equo e non discriminatorio”, opponendosi ai “blocchi tecnologici”, in un non troppo vago riferimento alle sanzioni statunitensi.
Usa, Cina accusata di stare sovvenzionando le aziende produttrici dei precursori del fentanil
Martedì 16 aprile la commissione della Camera statunitense sulla Cina ha affermato in un report che Pechino starebbe favorendo la produzione e l’export dei precursori del fentanil tramite sussidi, agevolazioni fiscali e altri incentivi. Lo riporta NBC. Questo andrebbe a “mettere in discussione la veridicità delle affermazioni dei funzionari cinesi secondo cui la Repubblica popolare starebbe agendo per arginare l’afflusso di queste sostanze negli Stati Uniti ”, ha scritto la commissione, aggiungendo che “non ci sono prove” che la Cina stia contrastando le aziende produttrici dei precursori dello stupefacente. Negli ultimi mesi alti funzionari di Pechino e Washington (compresi i presidenti Xi Jinping e Joe Biden) hanno parlato più volte di contrasto al fentanil, oppioide che in questi anni ha causato la morte per overdose di decine di migliaia di americani.
Filippine, gli Stati Uniti schierano nel paese il sistema missilistico Typhon
Gli Stati Uniti hanno schierato il loro nuovo sistema missilistico a medio raggio “Typhon” nella zona settentrionale di Luzon, isola delle Filippine (in cui si trova la capitale Manila) che dista circa 300 km da Taiwan. Come riportato da Nova News, è la prima volta che il Typhon viene portato nell’Indo-Pacifico. L’esercito americano ha reso noto che il sistema, dotato di missili balistici e missili da crociera, è stato installato per essere impiegato durante le esercitazioni militari congiunte “Salaknib” che si tengono annualmente tra soldati americani e filippini, cominciate lo scorso 11 aprile. Nonostante il rafforzamento della cooperazione tra Washington e Manila (certificata dal vertice della scorsa settimana), il 15 aprile il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha escluso la possibilità che gli Stati Uniti avranno accesso a ulteriori basi militari nel paese. L’anno scorso il numero di queste basi era stato portato da cinque a nove.
Cina, la gen z abbraccia il “consumo inverso”
Secondo le stime, la generazione Z cinese (i nati tra il 1995 e il 2009, che rappresentano il 18,4% della popolazione) compongono una categoria di cittadini chiave per le prospettive di crescita dei consumi. Ma il rallentamento della crescita economica e un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 15% fanno sì che sempre più giovani scelgano di razionare le spese. Un tenore di vita più frugale ma anche votato alla sostenibilità, che sui social media viene raccontato con espressioni come “consumo inverso” (fanxiang xiaofei, 反向消费). Un lungo articolo del Nikkei riporta alcune delle strategie più comuni, come la ricerca spasmodica di sconti per l’e-commerce, servirsi alle mense comunitarie o alle bettole a buon mercato, fare uso di app per accaparrarsi le eccedenze alimentari dei negozi e dei supermercati e altro ancora. Uno scenario che potrebbe mettere a dura prova il nuovo modello di crescita lanciato da Pechino, che deve tenere conto dei rischi di deflazione e del calo delle crescite delle vendite al dettaglio, che nei primi due mesi del 2024 sono scese al 5,5% (rispetto al 7,4% di dicembre).
A cura di Vittoria Mazzieri e Francesco Mattogno