I titoli di oggi:
- Cina e Usa insieme durante le esercitazioni militari in Indonesia
- Europa, la Germania incontra Jakarta e Parigi rigetta un ufficio Nato giapponese
- La Cina perde terreno negli investimenti in Sud-Est asiatico, ma rimane in testa
- Hong Kong, scagionata la giornalista che indagava sulle violenze contro i manifestanti
- Cina, il caldo record mette a rischio il paese
- Cina, aumentano tasse universitarie
- Corea del Sud: Yoon celebra “alleanza nucleare” con gli Usa
Cina e Usa insieme durante le esercitazioni militari in Indonesia
Per qualche giorno Jakarta ospiterà delle manovre navali militari straordinariamente eterogenee. Dopo quasi cinque anni di dispute economiche e politiche, Cina e Usa parteciperanno alle esercitazioni del Multilateral Naval Exercise Komodo (MNEK) insieme ad altri 47 paesi, tra cui Russia e Australia. Nonostante le tensioni emerse durante lo Shangri-La Dialouge del finesettimana precedente, ecco che lunedì 5 giugno le principali potenze della regione si sono riunite nei pressi dell’isola di Komodo e proseguiranno le esercitazioni fino a giovedì 8 giugno. Un’occasione per l’Indonesia di riproporsi come paese mediatore nel sempre più complesso gioco di equilibri in Asia dopo la presidenza del G20 2022. “L’esercitazione offrirà un’opportunità di dialogo poiché anche i capi della marina si incontreranno parallelamente alle attività operative in mare”, suggerisce Frega Wenas, docente presso l’Università nazionale della difesa dell’Indonesia.
Contestualmente alle operazioni in mare sono previsti dei momenti più leggeri quali mostre e parate, ma lo stesso non sta accadendo poco più lontano dall’area interessata. Di poche ore fa la notizia che la Cina ha condotto il sesto pattugliamento aereo congiunto con la Russia nel Mar Cinese Orientale.
Sempre nella giornata di lunedì la presidente dell’American Institute di Taiwan (l’ambasciata de facto su suolo taiwanese) Laura Rosenberger è arrivata a Taipei, da dove ha ribadito che continueranno i transiti di navi da guerra e aerei statunitensi attraverso lo Stretto di Taiwan “coerentemente con il diritto internazionale”. Nel frattempo, a Pechino, un altro inviato Usa sta cercando di riaprire il dialogo con la Cina, dopo il mancato faccia faccia tra i rispettivi ministri della Difesa a Singapore . Daniel Kritenbrink, assistente del Segretario di stato Usa per gli affari dell’Asia orientale e del Pacifico, ha il compito di discutere di alcune “questioni chiave nelle relazioni bilaterali”. Sempre nei giorni precedenti il rischio di uno scontro tra una nave da guerra cinese e un’imbarcazione della missione Usa-Canada nel Mar Cinese Meridionale ha sollevato numerose polemiche anche all’interno dei confini della Repubblica popolare, dove i media canadesi sono stati duramente criticati per aver accusato la nave cinese di manovre offensive intenzionali e gli equipaggi di aver attuato una manovra “provocatoria” posizionandosi nell’area. Forse in risposta ai colloqui “sinceri, costruttivi e produttivi” con Kritenbrink, stamani la nave da ricognizione cinese Xiang Yang Hong ha lasciato la zona economica esclusiva del Vietnam per la prima volta in un mese.
Europa, la Germania incontra Jakarta e Parigi rigetta un ufficio Nato giapponese
La difesa europea guarda all’Asia. Ma con cautela. È di lunedì 5 giugno la notizia dell’incontro tra il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius e l’omologo indonesiano Prabowo Subianto a Jakarta. I due hanno concordato un rafforzamento della cooperazione militare tra i due paesi, auspicando l’avvio di un ciclo di esercitazioni militari congiunte nel futuro prossimo.
Diversa invece la posizione di Parigi in materia di alleanze euroasiatiche. Secondo il Financial Times, il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe respinto la proposta di un possibile ufficio Nato in Giappone. A motivare la posizione del presidente francese sarebbe la necessità di concentrare le manovre dell’Alleanza nella regione nordatlantica: “Se spingessimo la Nato ad allargare la geografia [delle sue operazioni], faremmo un grosso errore”, ha detto Macron durante una recente conferenza. L’apertura di un ufficio legato alla Nato richiede l’approvazione all’unanimità dei paesi membri e nel caso di Tokyo il dialogo va avanti dal 2007. Un ufficio a Tokyo, sostiene Yuka Koshino dell’International Institute for Strategic Studies, renderebbe “formale e sostenibile” l’impegno della Nato nell’Indo-Pacifico, soprattutto a fronte di una crescente presenza cinese nell’area: tutte motivazioni che hanno spinto l’amministrazione Kishida a spingere per un maggiore coordinamento con gli eserciti dei paesi membri.
Nel frattempo, una telefonata tra il consigliere diplomatico di Macron Emmanuel Bonne e il direttore della commissione Esteri del Comitato centrale del Partito comunista cinese Wang Yi ha cercato di riaprire il dialogo iniziato con la visita in Cina del presidente francese lo scorso aprile. “Gli interessi comuni a Pechino e Bruxelles sono di molto superiori alle loro differenze”, ha detto Wang in merito all’allontanamento tra le élite politiche di Unione Europea e Repubblica popolare. “Entrambe le parti dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla cooperazione e meno sulle rivalità, lavorando insieme per trasmettere una maggiore stabilità nel panorama globale”. Anche il ministro della Difesa cinese Li Shangfu ha colto l’occasione , nei giorni del forum di Singapore, per incontrare il capo della politica estera Ue Josep Borrell, il ministro della Difesa tedesco e il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace.
La Cina perde terreno negli investimenti in Sud-Est asiatico, ma rimane in testa
Pechino rimane il principale motore dello sviluppo del Sud-Est asiatico, ma il trend sembra in declino. Lo afferma un recente report del Lowy Institute, che evidenzia una crescente competizione su aiuti e finanziamenti tra Cina, Corea del Sud, Unione Europea, e Giappone. Il contributo cinese allo sviluppo della regione ha iniziato a declinare negli anni 2020 e 2021, periodo di maggiore chiusura del paese a causa della pandemia. Il picco degli investimenti si è registrato tra il 2015 e il 2021, quando dalle imprese cinesi sono arrivati circa 5 miliardi di dollari all’anno, dei quali il 75% destinato alle opere infrastrutturali. “L’intensificarsi delle tensioni geostrategiche tra la Cina e i governi occidentali ha anche visto una crescente attenzione sull’utilizzo dei finanziamenti per lo sviluppo, in particolare nelle infrastrutture, come mezzo per competere per l’influenza”, afferma Roland Rajah, direttore del Centro per lo sviluppo Indo-Pacifico del think tank australiano. Minore invece la presenza di Usa e Australia nel settore delle infrastrutture, mentre paesi come India e Arabia Saudita stanno emergendo nel campo degli aiuti per la cooperazione allo sviluppo e nell’istruzione.
Hong Kong, scagionata la giornalista che indagava sulle violenze contro i manifestanti
Lunedì 5 giugno la giornalista Bao Choy è stata scagionata dalle accuse intorno a una sua indagine relativa agli attacchi contro i manifestanti pro-democrazia nella stazione di Yuen Long. Choy era accusata di aver prodotto delle “dichiarazioni false” nella ricerca dei possibili mandanti della violenza avvenuta nel 21 luglio 2019. La sentenza, spera la stessa giornalista, potrebbe essere una “notizia incoraggiante” per tutti i professionisti che oggi vedono il proprio lavoro a rischio a causa della Legge per la sicurezza nazionale, emanata nel 2020. Da allora testate giornalistiche come Apple Daily e Stand News, hanno chiuso la propria attività e diversi redattori sono stati incriminati anche sfruttando alcune normative di età coloniale.
Cina, il caldo record mette a rischio il paese
Non si arresta l’ondata di caldo anomalo che nelle ultime settimane sta accerchiando il continente asiatico. E in Cina le conseguenze iniziano a vedersi ancora prima di entrare nel vivo della stagione estiva. Nella provincia dello Yunnan le precipitazioni della stagione invernale sono crollate del 60%, portando a una siccità che minaccia l’ampio bacino idrico alla base della produzione energetica locale. Come avviene spesso in questi casi, la domanda energetica dovuta all’utilizzo di condizionatori e impianti di raffreddamento industriali è però in netto aumento e mette alcune aree del paese a rischio blackout. Nel frattempo, Shanghai ha vissuto il giorno più caldo mai registrato negli ultimi cento anni nella giornata del 29 maggio e una recente pubblicazione scientifica ha messo in guardia sull’eventualità di una stagione del raccolto particolarmente drammatica per la Repubblica popolare.
Cina, aumentano tasse universitarie
Cala il budget per l’Istruzione e le tasse universitarie aumentano con picchi del 54% rispetto all’anno precedente: è questo il quadro dipinto da un approfondimento di Nikkei Asia dedicato alle università cinesi nel 2023. Complici l’indebitamento dei governi locali e la pandemia, città come Shanghai hanno deciso di applicare per la prima volta in venti anni un drastico rialzo delle quote da pagare per proseguire gli studi. Sebbene ancora al vaglio degli esperti, anche le tasse universtarie per gli studenti in arrivo dall’estero potrebbero salire fino a 110 mila yuan all’anno contro gli iniziali 20 mila.
Corea del Sud: Yoon celebra “alleanza nucleare” con gli Usa
Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato martedì che quella con gli Stati Uniti è diventata “un’alleanza basata sul nucleare“. Tenendo un discorso in occasione del Memorial Day, Yoon ha ricordato l’intesa raggiunta ad aprile con Biden nell’ambito della Dichiarazione di Washington. Tra le misure previste figura proprio un maggiore impegno di Washington nella “deterrenza estesa” per difendere la Corea del Sud con tutte le sue capacità militari, comprese le armi nucleari. La ripresa dei test missilistici nordcoreani rappresenta la minaccia più imminente, ma non è un mistero che il rafforzamento delle alleanze americane in Asia serva anche a contenere la crescente muscolarità della Cina.
A cura di Sabrina Moles; ha collaborato Alessandra Colarizi
Formazione in Lingua e letteratura cinese e specializzazione in scienze internazionali, scrive di temi ambientali per China Files con la rubrica “Sustainalytics”. Collabora con diverse testate ed emittenti radio, occupandosi soprattutto di energia e sostenibilità ambientale.