- Cina: pronto piano per ristrutturazione del partito-stato
- Ucraina: “Non ci sono segni di un aiuto militari della Cina alla Russia”
- Il Congresso Usa inaugura nuova Commissione sulla Cina
- In Xinjiang al via progetto di litio più grande al mondo
- Piano per una “riunificazione” di Taiwan
- Gli Stati Uniti rafforzano le relazioni con i partner asiatici
Cina: pronto piano per ristrutturazione del partito-stato
Una riforma delle istituzioni del partito-stato è stata annunciata martedì, in occasione della seconda plenaria del 20° Comitato centrale del Partito comunista cinese. L’iniziativa, secondo Global Times, è finalizzata ad adattare gli organi politici della Cina alla nuova fase di sviluppo in cui si trova il Paese e ai profondi cambiamenti della politica internazionale. Il presidente Xi Jinping ha affermato che la riforma coinvolgerà un’ampia gamma di settori, specie quelli finanziario e tecnologico. Servono infatti cambiamenti di “vasta portata” che abbiano una “profonda influenza sulla società”. I dettagli delle riforme non sono ancora stati resi noti, si attende l’approvazione da parte dell’Assemblea nazionale del popolo che si riunirà a partire da sabato.
Il tono dell’incontro dimostra cautela, nonostante il miglioramento della situazione economica dopo la rimozione della Zero Covid: secondo i dati rilasciati stamani dall’Ufficio nazionale di statistica, l’attività manifatturiera cinese ha segnato a febbraio la più rapida espansione dall’aprile 2012, passando a 52,6 da 50,1 di gennaio.
Ucraina: “Non ci sono segni di un aiuto militari della Cina alla Russia”
Secondo il capo dell’intelligence ucraina non c’è “alcun segno” che la Cina stia valutando la possibilità di fornire armi alla Russia. In un’intervista pubblicata su Voice of America lunedì, il maggiore Kyrylo Budanov ha dichiarato che non condivide l’opinione espressa da alcuni funzionari statunitensi, la scorsa settimana, circa il presunto sostegno militare cinese. Secondo il capo dell’intelligence il solo Paese che invia “più o meno seriamente” armi alla Russia è l’Iran, e si pensa anche la Corea del Nord. Ma di Pyongyang il ministero della Difesa ucraino non ha certezza. Le parole degli alti funzionari Usa erano state smentite anche dal presidente statunitense Joe Biden in un’intervista rilasciata all’emittente televisiva ABC venerdì scorso. Biden aveva affermato che non prevede l’invio di armi da parte di Pechino ma nel caso in cui accadesse Washington sarebbe pronta a rispondere.
Il Congresso Usa inaugura nuova Commissione sulla Cina
“Possiamo chiamare quella che stiamo affrontando una ‘competizione strategica’, ma questo non è un cordiale incontro di tennis”. A dirlo è Mike Gallagher, presidente della nuova Commissione sulla Cina istituita dalla Camera dei rappresentanti e riunitasi ieri per la prima volta. Secondo l’esponente repubblicano, “questa è una lotta esistenziale per stabilire che forma assumerà la vita nel XXI secolo, e sono in ballo le libertà più fondamentali”. Più cauto il fronte democratico che – per bocca di Raja Krishnamoorthi – ha evidenziato la necessità di distinguere nettamente tra il Partito e i cittadini cinesi, o gli statunitensi di origini asiatiche. “Dobbiamo essere trasversali e evitare a ogni costo stereotipi anti-cinesi o anti-asiatici”, ha dichiarato il deputato dem. All’incontro sono intervenuti come testimoni, tra gli altri, due ex funzionari dell’amministrazione Trump – l’ex consigliere per la sicurezza nazionale H.R. McMaster e l’ex vice consigliere per la sicurezza nazionale Matthew Pottinger.
In Xinjiang al via progetto di litio più grande al mondo
Avviata la costruzione della più grande fabbrica per la lavorazione mineraria e le estrazioni di litio al mondo a Hotan, nella provincia dello Xinjiang. L’impianto avrà una produzione di 100mila tonnellate di composti di litio l’anno, secondo lo Xinjiang Nonferrous Metal Group responsabile del progetto. Sarà parte di un sistema integrato di gestione di tre milioni di tonnellate di metalli rari all’anno che si unirà ad attività simili nel villaggio di Dahongliutan. Zhang Guohua, il presidente dell’azienda, ha detto che la costruzione della fabbrica è di importanza strategica per consolidare il ruolo dello Xinjiang nell’industria nazionale del sale di litio.
Piano per una “riunificazione” di Taiwan in “rapida evoluzione”
Il piano di “riunificazione” di Taiwan sotto la giurisdizione di Pechino è “in rapida evoluzione”. Lo ha dichiarato un membro dell’Assemblea nazionale del popolo cinese, Li Yihu, martedì. Secondo il funzionario la strategia del Partito comunista cinese “ha fondamentalmente preso forma”. La notizia arriva mentre si moltiplicano le speculazioni circa un effetto emulazione delle rivendicazioni russe in Ucraina che potrebbe causare il ricorso della forza di Pechino su Taipei. Durante le “due sessioni”, gli appuntamenti annuali dell’Assemblea nazionale del popolo e della Conferenza politica consultiva che avranno inizio sabato, si prevede la presentazione di nuove politiche. Tra queste è attesa quella che definirà l’eventuale irrigidimento di Pechino rispetto a Taiwan.
Gli Stati Uniti rafforzano le relazioni con i partner asiatici
Gli Stati Uniti rafforzano la loro cooperazione economica, diplomatica e militare con i Paesi dell’Asia orientale, promuovendo occasioni di confronto politico e addestramenti congiunti. Martedì la Corea del Sud ha dichiarato di aver inaugurato il primo dialogo sulla sicurezza economica con Washington e Tokyo, nell’ottica di migliorare l’efficienza delle catene di approvvigionamento globali e di promuovere lo sviluppo tecnologico. Gli Usa guardano anche al Sud-Est asiatico, dando il via a un’esercitazione militare internazionale “Cobra Gold” che si svolge in Thailandia dal 28 febbraio al 10 marzo. Si tratta di una simulazione che coinvolge almeno 30 Paesi, la più grande mai svolta in Asia. L’obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione con Paesi ideologicamente affini anche nell’ottica di contrastare l’assertività cinese che minaccia l’ordine liberale di matrice statunitense. La marina cinese è stata comunque invitata a partecipare ad alcune delle attività.
A cura di Agnese Ranaldi; ha collaborato Alessandra Colarizi
Laureata in Relazioni internazionali e poi in China&Global studies, si interessa di ambiente, giustizia sociale e femminismi con un focus su Cina e Sud-est asiatico. Su China Files cura la rubrica “Banbiantian” sulla giustizia di genere in Asia orientale. A volte è anche su La Stampa, il manifesto, Associazione Italia-Asean.