In Cina e Asia —Cina, fonti inquinanti in aumento

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Cinque anni di guerra all’inquinamento, le fonti inquinanti sono aumentate

Le fonti di inquinamento in Cina sono aumentate del 50 per cento in otto anni. Questo il verdetto del neonato Ministero per l’energia e l’ambiente che si prepara ad affrontare il secondo studio nazionale sull’inquinamento. Il ministero sottolinea le sfide che la Cina oggi impegnata da 5 anni in una vera e propria “guerra all’inquinamento” affrontare dopo trent’anni di sviluppo senza freni. Rispetto al 2010, anno dell’ultimo sondaggio, quando furono identificate 5,9 milioni fonti inquinanti, queste sono passate a 9 milioni, comprese fonti industriali, urbane e rifiuti. Lo scorso studio ministeriale aveva portato anche alla luce oltre 290 miliardi di metri cubi di acqua inquinata.

Rilasciato il vescovo clandestino di Mindong

La polizia cinese ha rilasciato un vescovo clandestino detenuto per un giorno dalla polizia. Vincent Guo Xijin, vescovo di Mindong nella provincia sudorientale del Fujian, è il protagonista del discusso accordo di principio tra Cina e Vaticano sulla nomina al suo posto di un prelato riconosciuto da Pechino. L’arresto denunciato da Amnesty International, era stato rivelato dall’agenzia di stampa AsiaNews, legata all’ufficio pontificio delle missioni Secondo voci sempre più insistenti, la questione potrebbe essere un anticipato di un accordo tra Città de Vaticano e Pechino sulla nomina dei vescovi Oltre Muraglia, che potrebbe diventare presto prerogativa del partito comunista cinese.

Ad aprile il vertice tra le due Coree

Kim Jong-un, dittatore nordcoreano, è Moon Jae-in, presidente della Corea del Sud, si incontreranno per un summit storico a più di 60 anni dalla fine della guerra di Corea e dalla separazione dei due paesi il prossimo 27 aprile. L’incontro, che avrà al centro il tema della denuclearizzazione della penisola, si terrà nella cittadina di Panmunjom, al confine tra i due paesi. L’annuncio arriva al termine di un intenso periodo di trattative e incontri preparatori, tra cui una missione di diplomatici sudcoreani a Pyongyang a inizio marzo. Inoltre arriva a un giorno dall’annuncio della visita “non ufficiale” di Kim a Pechino.