La nostra rassegna quotidiana
Cina ecco la nuova leadership
Xi Jinping, Li Keqiang, Wang Yang, Wang Huning, Zhao Leji, Li Zhanshu e Han Zheng: ecco il nuovo comitato permanente del politburo, il fulcro del potere cinese. Rispettate quindi le previsioni del quotidiano hongkonghese South China Morning Post che già nei giorni scorsi aveva annunciato i cambiamenti. L’ex capo del’ufficio per la disciplina interna Wang Qishan — uno degli uomini più fedeli al presidente Xi Jinping — che per raggiunti limiti di età è stato sostituito da Zhao, precedentemente responsabile dell’organizzazione del partito. Suscita interesse anche l’elezione di Wang Huning, teorico del partito, e sostenitore del cosiddetto neo-autoritarismo, ovvero della stabilità politica e dell’ordine sociale come condizione base dello sviluppo economico e democratico. realizzazione.
Ma soprattutto ciò che più stupisce è la mancanza di un erede apparente per Xi. Il presidente si confermerà oltre il secondo mandato?
Conferenza stampa fine congresso, esclusi media “scomodi”
Nella mattinata di mercoledì Xi Jinping ha presentato il nuovo comitato permanente dell’ufficio politico del Partito comunista cinese, il più alto organo decisionale della Repubblica popolare, come nella migliore delle tradizioni del Congresso del Pcc. Contrariamente però alla prassi, questa volta alcuni dei principali media internazionali come New York Times, Bbc e Guardian sono stati tenuti fuori dalla porta. La scelta della dirigenza comunista deriva dall’ “irritazione” nei confronti della copertura degli affari cinesi da parte di questi media, considerati scomodi. Secondo alcuni osservatori, però, la stretta sulla libertà di stampa, in particolare la stretta sui media stranieri, è strettamente collegata al consolidamento del potere di Xi Jinping, sempre più uomo solo al comando.
Niente East Asia summit per Trump
Il presidente Usa Donald Trump sarà in Asia-Pacifico il mese prossimo ma salterà l’East Asia Summit, vertice cruciale a cui parteciperanno i principali attori politici ed economici dell’area del Pacifico, tra cui Russia e Australia. Il prossimo 14 novembre Trump tornerà a Washington al termine di 12 giorni di viaggio diplomatico nella regione. Parteciperà però al vertice Asean, ospitato nelle Filippine. Il viaggio avrà uno scopo principale: rassicurare gli alleati asiatici sulle iniziative di deterrenza nei confronti dell’aggressività nordcoreana.