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In Cina e Asia – Cina e Usa rinnovano accordo scientifico-tecnologico

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Corea del Sud, leader ad interim rassicura gli alleati
  • Cina-Usa, rinnovato l’accordo scientifico con nuove misure di protezione
  • Biden firma memorandum anti-censura cinese
  • Taiwan riceve i primi carri armati americani dal ’94
  • Nave Usa attracca in Cambogia per la prima volta in otto anni
  • Migliaia di Marines lasciano Okinawa
  • Indonesia, amnistia per attivisti e manifestanti di Papua
  • Regno Unito, vietato l’accesso alla presunta spia cinese vicina al principe Andrea
Cina-Usa, rinnovato l’accordo scientifico con nuove misure di protezione

Il 13 dicembre Cina e Stati Uniti hanno concordato di rinnovare per altri cinque anni l’accordo di cooperazione scientifica e tecnologica (STA) firmato nel 1979 dopo l’avvio delle relazioni diplomatiche formali tra i due paesi. Storicamente il patto è stato rinnovato ogni cinque anni, ma le preoccupazioni sulle rivalità tra Pechino e Washington in ambito tecnologico hanno fatto sì che dall’agosto 2023 venisse prorogato per due volte per soli sei mesi invece di un rinnovo completo. Ora le due parti hanno introdotto misure sulla “sicurezza dei ricercatori, la risoluzione delle controversie e la reciprocità dei dati”. Per limitare i rischi, l’intesa copre solo la “ricerca di base” ed è limitata alle sinergie a livello di governo. 

Corea del Sud, leader ad interim rassicura gli alleati

La Corte costituzionale della Corea del Sud ha intrapreso oggi la revisione della mozione di “impeachment” a carico di Yoon Suk-yeol, avviando il processo che entro sei mesi potrebbe culminare nella destituzione del presidente. I sei giudici della Corte hanno concordato di convocare la prima udienza sul caso il 27 dicembre, dopo aver tenuto il loro primo incontro da quando l’Assemblea nazionale ha presentato la mozione per la messa in stato d’accusa sabato notte. Intanto il team investigativo creato per indagare sull’imposizione della legge marziale non è riuscito a consegnare la richiesta di convocazione a Yoon dopo essere stato respinto sia dall’ufficio che dalla residenza presidenziale per “mancanza di giurisdizione”. Il team ha affermato di aver spedito la documentazione tramite posta espressa.

Han Duck-soo, primo ministro della Corea del Sud e ora leader con funzioni ad interim, ha trascorso la giornata di domenica 15 dicembre a rassicurare gli alleati del paese. A un giorno dall’approvazione della mozione di impeachment contro Yoon Suk-yeol da parte dell’Assemblea nazionale e dalla sospensione dei suoi poteri presidenziali, Han ha avuto un colloquio telefonico con il presidente uscente Usa Joe Biden. In un comunicato il nuovo leader ha affermato che il paese porterà avanti le politiche estere e di sicurezza “senza interruzioni”. Washington rassicura che l’alleanza con Seoul resta invariata. Secondo una dichiarazione della Casa Bianca, Biden ha elogiato “la resilienza della democrazia e dello stato di diritto” in Corea del Sud.

Intanto Han Dong-hoon si è dimesso dalla carica di leader del People Power Party, il partito di Yoon Suk Yeol che ha avuto un ruolo fondamentale nel voto che sabato ha avviato la procedura di impeachment. “A tutti i cittadini che hanno sofferto a causa di questo incidente di legge marziale, chiedo sinceramente scusa”, ha dichiarato.

Anche le istituzioni finanziarie si sono messe al lavoro per arginare i danni causati dalla crisi politica. Domenica la Bank of Korea ha evidenziato la volontà di collaborare con il governo per “prevenire un’escalation della volatilità nei mercati finanziari e valutari”. Apertura anche dal leader del Partito democratico all’opposizione, Lee Jae-myung, che ha annunciato che non intende procedere con l’impeachment nei confronti del premier Han per il suo coinvolgimento nella decisione di Yoon di dichiarare la legge marziale.

Migliaia di Marines lasciano Okinawa

Gli Stati Uniti hanno iniziato a trasferire migliaia di Marines dall’isola giapponese di Okinawa, dopo decenni di lamentele da parte della popolazione locale. Nel 2012, Washington aveva dichiarato che avrebbe ridistribuito 9.000 marines dall’isola, dove le comunità autoctone denunciano inquinamento acustico e incidenti di vario genere. Il trasferimento – hanno annunciato domenica le autorità statunitensi –  è iniziato con “un piccolo distaccamento di circa 100 Marines di supporto logistico” verso l‘isola di Guam, primo step in previsione di una ridistribuzione più ampia che coinvolgerà anche le Hawaii e l’Australia.

Biden firma memorandum anti-censura cinese

Joe Biden ha approvato un nuovo memorandum sulla sicurezza nazionale che potrebbe dettare in parte le linee guida per la nuova amministrazione Trump, alla luce della crescente cooperazione tra Cina, Iran, Corea del Nord e Russia. Tra le altre cose sarà istituito un gruppo per monitorare e rispondere a qualsiasi tentativo di Pechino di “censurare o intimidire” chi si trova negli Stati Uniti. Gli osservatori cinesi intervistati dal Global Times sostengono che il memorandum potrebbe minare la fiducia tra Pechino e Washington e ostacolare i normali scambi tra i due paesi. Secondo Lü Xiang, ricercatore presso l’Accademia cinese delle scienze sociali, la mossa riflette anche un errore fondamentale nella comprensione della Cina da parte dell’amministrazione Biden, in quanto “è guidata dalla paura e dall’insicurezza, interpretando erroneamente alcuni dissensi interni come il risultato della coercizione cinese”.

Nave Usa attracca in Cambogia per la prima volta in otto anni

Il 16 dicembre una nave da guerra statunitense ha attraccato in Cambogia, non lontano da una struttura militare che Washington teme verrà riservata esclusivamente alla Cina. Il Ministero della Difesa della Cambogia ha affermato che la visita di cinque giorni – la prima di una nave Usa in otto anni – mira a “rafforzare ed espandere l’amicizia” e “promuovere la cooperazione bilaterale”. Dal 2022, la Cina ha finanziato la ristrutturazione della base navale di Ream, a circa 30 km da Sihanoukville, che era stata originariamente costruita utilizzando fondi statunitensi. Navi da guerra cinesi hanno ormeggiato per la prima volta a Ream nel dicembre 2023. A Phnom Penh negano ma, secondo Washington, la base potrebbe dare a Pechino una posizione strategica chiave nel Golfo della Thailandia, vicino al Mar Cinese Meridionale, che Pechino rivendica quasi interamente per sé.

Taiwan riceve i primi carri armati americani dal ’94

Taiwan ha ricevuto 38 carri armati da battaglia avanzati Abrams dagli Stati Uniti. Lo ha reso noto oggi il ministero della Difesa taiwanese, secondo il quale i mezzi corazzati – primo lotto di un ordine da 108 pezzi finalizzato nel 2019 – sono arrivati ​​a Taiwan domenica sera e sono stati trasferiti presso una base di addestramento dell’esercito a Hsinchu, a sud della capitale. Per Taipei, Si tratta della prima spedizione di carri armati americani dal 1994.

Indonesia, amnistia per attivisti e manifestanti di Papua

Il presidente dell’Indonesia Prabowo Subianto concederà la grazia a oltre 44 mila prigionieri, inclusi attivisti condannati per diffamazione e persone detenute nella provincia di Papua. È quanto dichiarato venerdì 13 dicembre dal ministro della Legge Supratman Andi Agtas, che ha aggiunto che la misura, che interesserà circa il 30% di tutti i detenuti dell’Indonesia, mira ad alleviare il sovraffollamento delle carceri del paese. Tra coloro che otterranno l’amnistia figurano anche 18 attivisti che hanno partecipato alle proteste nella provincia di Papua, nell’isola della Nuova Guinea, annessa dall’Indonesia nel 1969. Si tratta, secondo quanto detto dal ministro, anche di uno “uno sforzo di riconciliazione” con Papua e Papua Occidentale, la provincia confinante, da tempo interessate da manifestazioni pro-indipendenza.

Regno Unito, vietato l’accesso alla presunta spia cinese vicina al principe Andrea

Giovedì 12 dicembre un tribunale per l’immigrazione britannico ha confermato la sentenza contro un uomo cinese accusato di essere una spia di Pechino, a cui è stato vietato l’ingresso nel paese. Al centro del caso ci sono i suoi rapporti con il principe Andrea, fratello di Carlo III e duca di York, già coinvolto in scandali riguardanti le sue frequentazioni con personaggi controversi. Secondo le autorità, il cittadino cinese sarebbe stato coinvolto in “attività segrete e fraudolente” per conto del Partito comunista cinese, in particolare del Dipartimento del lavoro del Fronte Unito (che supervisiona i rapporti con la diaspora cinese), e avrebbe utilizzato la relazione con il principe Andrea per scopi di interferenza politica. Il duca di York ha fatto sapere di aver incontrato l’uomo solo tramite di canali ufficiali e di aver già cessato ogni contatto.