CIIE

In Cina e Asia – CIIE: Xi promette maggiore apertura al commercio internazionale. E incontra Albanese

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • CIIE: Xi promette maggiore apertura al commercio internazionale. E incontra Albanese
  • La Cina punta a diventare leader nella produzione di robot umanoidi
  • La Cina mette in guardia i diplomatici dalle infiltrazioni occidentali
  • Xi chiede a Scholz di cooperare per la pace a Gaza e in Ucraina
  • Clima, Ia, mar Cinese meridionale: Usa e Cina tornano a parlarsi
  • Giappone, rafforzata la cooperazione militare con le Filippine

 

Domenica è iniziata a Shanghai la 6° China International Import Expo (CIIE), la fiera lanciata dalla Cina nel 2018 per promuovere la propria apertura commerciale. Durante la cerimonia di inaugurazione il vicepremier cinese, He Lifeng, ha letto un messaggio del presidente Xi Jinping, che ha rimarcato l’impegno di Pechino verso un’ulteriore apertura del mercato cinese. Dello stesso tono le parole del premier Li Qiang, secondo il quale “la Cina espanderà le importazioni” e proteggerà “i diritti e gli interessi” degli investitori stranieri. Il premier, riporta Reuters, ha anche dichiarato che la Repubblica popolare continuerà a promuovere il suo ingresso nel Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTPP), l’accordo di libero scambio trans-Pacifico che racchiude il 13 % del PIL globale. Nonostante le critiche della Camera di Commercio dell’Unione Europea in Cina, che ha definito il CIIE una “vetrina politica”, non sono mancate le reazioni positive di alcuni colossi industriali, raccolte dal Global Times. Tra gli oltre 1000 partecipanti, presenti anche la delegazione americana di maggior livello ad aver mai preso parte alla fiera (guidata dal vice-sottosegretario al Commercio e agli Affari agricoli esteri, Jason Hafermeister) e il primo ministro australiano Anthony Albanese.

Albanese è il primo premier australiano a recarsi in Cina in sette anni. Come riportato dal Guardian, durante il suo discorso alla cerimonia di apertura della fiera il leader laburista ha velatamente criticato Pechino per aver sanzionato diversi prodotti australiani negli ultimi anni, a seguito delle tensioni diplomatiche tra i due paesi. Sabato si è anche tenuto un incontro tra i ministri del Commercio cinese e australiano, Wang Wentao e Don Farrell, per discutere di alcuni dei dazi ancora in vigore. Albanese si è detto però ottimista sulle future relazioni tra Cina e Australia e non ha escluso un eventuale supporto di Canberra all’ingresso di Pechino nel CPTPP. Domenica sera il premier australiano si è poi recato a Pechino per incontrare Xi.

La Cina punta a diventare leader nella produzione di robot umanoidi

La scorsa settimana il ministero cinese dell’Industria e della Tecnologica dell’informazione (MIIT) ha pubblicato una serie di linee guida sul futuro della produzione cinese di robot umanoidi. Nel documento si presenta l’industria dei robot come la prossima grande svolta tecnologica (dopo smartphone, computer e veicoli elettrici), ponendo come obiettivo per la Cina la loro produzione di massa entro il 2025 e il raggiungimento di un livello di tecnologia avanzato entro il 2027. Come riportato dal South China Morning Post, la Repubblica popolare è il quinto paese con maggiore automatizzazione al mondo. I robot sono già ampiamente utilizzati nel settore manifatturiero, ma il MIIT ha chiesto di esplorare ulteriori campi di applicazione, come quello sanitario o agricolo. Diverse aziende cinesi di alta tecnologia – come Xpeng, Xiaomi o Tencent – hanno iniziato a fabbricare i propri robot. La scorsa settimana, riporta il Nikkei, Xpeng ha presentato il suo primo modello di robot bipede, PX5. Restano però ancora dubbi sui costi che comporterebbe la loro produzione di massa.

La Cina mette in guardia i diplomatici dalle infiltrazioni occidentali

I funzionari cinesi incaricati di gestire gli Affari esteri “sono ad alto rischio di essere spinti a disertare o alla corruzione”. Lo ha scritto in un articolo, pubblicato la scorsa settimana, Zhang Jiwen, a capo del gruppo di ispezione disciplinare per gli Affari esteri della CCDI (la Commissione centrale per l’ispezione disciplinare), cioè l’organo anticorruzione del Pcc. Come riportato dal South China Morning Post, nel suo articolo l’alto funzionario ha scritto che i diplomatici cinesi sono in “prima linea (…) nella lotta contro le forze occidentali ostili”, e che alcuni di loro hanno usato il proprio potere all’estero per ottenere un guadagno personale. Zhang ha infine invitato i quadri a essere “coraggiosi” nell’affrontare i rischi legati alle infiltrazioni straniere. Nel 2023 sono stati messi sotto investigazione per corruzione 36 funzionari cinesi, e sono stati rimossi dal loro incarico, senza fornire spiegazioni, il ministro degli Esteri, Qin Gang, e quello della Difesa, Li Shangfu.

Xi chiede a Scholz di cooperare per la pace a Gaza e in Ucraina

Venerdì 3 novembre Xi Jinping ha parlato in videoconferenza con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. L’incontro virtuale è stato occasione di confronto tra le parti su temi quali le relazioni Cina-Ue e il ruolo del multilateralismo per la risoluzione di quelle che sono state definite “controversie globali”. Il presidente cinese ha posto l’accento sui conflitti in corso in Ucraina e lungo la striscia di Gaza, chiedendo alla controparte “una profonda riflessione sulle questioni di sicurezza […] e una spinta verso un quadro di sicurezza equilibrato, efficace e duraturo.” La crisi economica internazionale e “il risveglio della mentalità da guerra fredda” necessitano che Germania e Cina tornino a difendere l’ordine globale e il multilateralismo, ha aggiunto Xi.

Clima, IA, mar Cinese meridionale: Usa e Cina tornano a parlarsi

Maratona diplomatica per Washington e Pechino: in meno di una settimana prima è arrivata la firma della dichiarazione di Bletchley per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale “sicura” insieme ad altri 26 paesi in occasione del primo vero summit globale sull’IA. Poi Washington e Pechino hanno annunciato la visita dello zar per il clima cinese Xie Zhenhua negli Stati Uniti, dove è previsto un incontro con l’omologo John Kerry in vista della Cop28 di Dubai (30 novembre-12 dicembre).

Infine, venerdì 3 novembre il coordinatore del Dipartimento per la Cina e vice segretario agli affari dell’Asia-pacifico Mark Lambert e il direttore generale per gli Affari sui confini e sugli oceani Hong Liang si sono incontrati a Pechino. I due funzionari, secondo quanto riportato in un breve comunicato del Dipartimento di stato Usa, hanno “tenuto discussioni sostanziali, costruttive e sincere” su una serie di questioni relative alle dispute marittime regionali. Una formulazione, sottolineano gli analisti, che segnalerebbe una discussione accesa e con pochi progressi sostanziali, ma – alla luce del silenzio diplomatico degli ultimi anni – un segnale che il dialogo è ripartito.

Il Giappone rafforza la cooperazione militare con le Filippine

Venerdì 3 novembre il premier giapponese Fumio Kishida ha firmato un patto per l’intensificazione della cooperazione per la sicurezza con il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. Il documento, che apre a una condivisione dei pattugliamenti nelle acque circostanti simile al Visiting Forces Agreement Filippine-Usa, contribuirà al “mantenimento della pace e della stabilità nella nostra regione”, secondo quanto dichiarato dal capo di stato filippino. Nel frattempo, però, Tokyo sarebbe pronta a ridurre i fondi per la Difesa a causa del forte calo dello yen. Lo rivela un’indagine dell’agenzia stampa Reuters che, interrogando fonti vicine alla questione, ha parlato di tagli significativi a partire dal prossimo anno. Kishida è successivamente volato a Kuala Lumpur per parlare di sicurezza anche con l’omologo malesiano Anwar Ibrahim. Al vaglio l’avvio di possibili esercitazioni marittime congiunte.

A cura di Sabrina Moles e Francesco Mattogno