In Cina e Asia – Bye bye Causeway Bay: ritirati tutti i libri «proibiti»

In by Simone

I titoli della rassegna di oggi:

– Bye bye Causeway Bay: la libreria dei libri «proibiti» di Hong Kong verso la chiusura
– Ban Ki-moon elogia gli sforzi di ricostruzione del Giappone
– La Cina costruirà una città portuale in Sri Lanka
– Kfc apre in Tibet
– Cyberattacco alla banca centrale del Bangladesh
– Più esperimenti nucleari, dice Kim Jong-unBye bye Causeway Bay: la libreria dei libri «proibiti» di Hong Kong verso la chiusura

Alla libreria Causeway Bay, diventata famosa per la sparizione di suoi cinque librai, tutti i libri «proibiti» in Cina continentale sono ora stati rimossi. E con tutta probabilità la libreria – e il piccolo editore ad essa legato – non sopravviverà. Il messaggio alle autorità cinesi è chiaro: liberate i librai ancora detenuti in Cina.

Negli ultimi giorni due dei cinque librai di Hong Kong «scomparsi» da Hong Kong mesi fa, Lui Por e Cheung Chi-ping, sono stati liberati e sono tornati a casa, nell’ex colonia britannica. Ma degli altri non si ha notizia. La tv cinese ha mostrato nei giorni scorsi immagini della confessione dei cinque. Per il poeta Bei Ling, intervistato da Bbc, il caso è una violazione dell’«un paese due sistemi».

Ban Ki-moon elogia gli sforzi di ricostruzione del Giappone

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha elogiato in un comunicato lo sforzo del Giappone nella prevenzione dei disastri naturali, nel quinto anniversario dal terremoto e tsunami del nordest del Giappone e dell’incidente nucleare di Fukushima (qui lo speciale di China Files).

Dopo l’11 marzo 2011, ha scritto Ban Ki-moon, «il mondo ha capito che natura e tecnologia possono combinarsi e dare origine a disastri di portata senza precedenti». Ban ha poi indicato il Giappone come modello per il resto del mondo di prevenzione dei disastri naturali. Ma la storia della ricostruzione e dei lavori di bonifica della centrale nucleare Daiichi dicono altro. La ricostruzione è ben lontana dagli obiettivi, mentre la riattivazione di alcuni reattori negli ultimi mesi è sembrata troppo affrettata e senza le necessarie garanzie di sicurezza anti-sismiche.

La Cina costruirà una città portuale in Sri Lanka

Colombo ha dato l’ok a un progetto da 1,4 miliardi di dollari per la costruzione di una città portuale su terra reclamata a fianco dell’attuale porto della capitale singalese. Oltre al nuovo porto, China Communication Construction, un’azienda di costruzioni legata allo stato cinese, costruirà un complesso immmobiliare e un circuito di formula 1.

Il progetto era stato bloccato dall’attuale amministrazione del presidente Sirisena dopo che il suo predecessore Mahinda Rajapakse, firmatario dell’accordo con Pechino, è finito sotto accusa per corruzione. Ora Colombo fa un passo indietro. Nel decennio del governo Rajapakse Pechino è diventata il più importante investitore in Sri Lanka, un paese chiave nella strategia internazionale di Pechino.

Kfc apre in Tibet

Che Kfc fosse apprezzato in Cina è un dato di fatto. Sono cinquemila i negozi della catena di pollo fritto, entrata nel Paese di Mezzo alla fine degli anni ’80. Oggi Kfc conquista anche la regione autonoma del Tibet. Il primo fast food è a Lhasa, la capitale della regione famosa per il palazzo del Potala, residenza del Dalai Lama prima dell’esilio. Oltre mille clienti hanno provato le delizie a base di pollo fritto del Kentucky il primo giorno di apertura. Fatto notevole: la metà di loro era di etnia tibetana e al di sotto dei 40 anni.

Cyberattacco alla banca centrale del Bangladesh

Volevano rubare un miliardo di dollari. Alla fine i funzionari della banca centrale del Bangladesh si sono accorti dei movimenti sospetti e hanno fermato i trasferimenti. Dopo aver usato credenziali rubate, gli hacker sono riusciti comunque a portare via dai conti dell’istituto 80 milioni di dollari finiti, secondo Reuters, in conti nelle Filippine e in Sri Lanka Resta.

L’attacco è una delle più gravi violazioni alla sicurezza dell’istituto finanziario del paese subcontinentale. Dhaka intanto incolpa proprio la Federal Reserve per il suo ritardo nella comunicazione dell’attacco informatico.

Più esperimenti nucleari, dice Kim Jong-un

Il leader nordcoreano vuole nuovi test di ordigni nucleari. A scriverlo è l’agenzia di stato Kcna un giorno dopo il lancio di altri due missili a corto raggio. Nuovi test nucleari andrebbero però a violare le sanzioni delle Nazioni Unite. Nei primi giorni di questa settimana i media di tutto il mondo avevano dato notizia della miniaturizzazione di alcune testate nucleari. Ma l’attività balistica del regime procede a pieno ritmo – dall’altra parte del 38esimo parallelo sono infatti iniziate esercitazioni congiunte Corea del Sud – Stati Uniti. Un momento opportuno per Pyongyang per alzare la voce.