In Cina e Asia – Anche il People Power Party chiede dimissioni di Yoon

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Anche il People Power Party chiede le dimissioni di Yoon
  • Il Ministro della Difesa cinese Dong Jun riappare dopo una presunta indagine per corruzione
  • Il Paraguay espelle inviato cinese
  • L’ex senatore David Perdue sarà il prossimo ambasciatore Usa in Cina 
  • Taiwan riceve due delegazioni da Shanghai
  • Novità dalla Casa Bianca sulla maxi operazione hacker cinese
  • Cina, Huawei “in crisi” per eccesso di domanda
  • L’Iran punta a collaborare con la Cina per “contrastare” la supremazia occidentale
  • Il Giappone stanzia 1,6 miliardi di Yen per potenziare le capacità navali filippine

Han Dong-hoon, il presidente del People Power Party, potrebbe sostenere domani la mozione di impeachment presentata dalle opposizioni contro Yoon Suk Yeol per la legge marziale imposta martedì e ritirata poche ore dopo per il voto contrario del Parlamento. Han, che oggi ha incontrato Yoon privatamente, ha definito il presidente un pericolo per il Paese, sollecitando il passo indietro. Secondo la sua versione, Yoon avrebbe dato ordini all’esercito di arrestare i membri dell’opposizione. “Se Yoon Suk Yeol continuerà a ricoprire la carica di presidente della Corea del Sud, permane grande preoccupazione che atti estremi come questa legge marziale di emergenza possano ripetersi”, ha spiegato Han.

Intanto il segretario alla Difesa americano Llyod Austin ha cancellato la visita in programma in Corea del Sud

Il Ministro della Difesa cinese Dong Jun riappare dopo una presunta indagine per corruzione

Alcune voci lo avevano dato sotto indagine, ma Dong Jun, il ministro della Difesa cinese, è appena riapparso in pubblico. A fine novembre, fonti statunitensi avevano suggerito al Financial Times che Dong Jun fosse finito nel mirino della campagna anti-corruzione di Xi, che aveva già colpito diversi suoi predecessori. Tuttavia, l’apparizione del Ministro al forum sulla sicurezza nel Golfo di Guinea tenutosi a Shanghai questo giovedì per ora sembra smentire le indiscrezioni. La guerra alla corruzione nel settore della difesa, però, è tutt’altro che finita. Solo un giorno prima della riapparizione di Dong, il Xi aveva colto l’occasione della sua prima visita all’Information Support Force, nuova unità specializzata in “information warfare”, per ribadire che l‘esercito deve rimanere “assolutamente leale, puro, e affidabile.”

Il Paraguay espelle inviato cinese

Giovedì il Paraguay ha cacciato un inviato cinese per presunta interferenza nei propri affari interni e per aver esortato la nazione sudamericana a rompere i legami ufficiali con Taiwan. Al diplomatico cinese – che era arrivato per partecipare a un evento dell’UNESCO – sono state date 24 ore per lasciare il paese. Lo stato dell’America latina è uno degli ultimi 12 alleati di Taipei. Solo alcuni giorni fa era stata la Lituania, altro paese amico di Taiwan, a espellere dei diplomatici cinesi per non meglio precisate violazioni della Convenzione di Vienna.

L’ex senatore David Perdue sarà il prossimo ambasciatore Usa in Cina

Donald Trump ha annunciato che nominerà l’ex senatore David Perdue come suo ambasciatore in Cina, affermando che la sua missione sarà quella di mantenere legami produttivi con Pechino. Il presidente eletto ha definito il 74enne “un sostenitore e amico leale”. La sua nomina è stata definita “più convenzionale” rispetto a molti altri nomi citati da trump per posizioni che riguardano la sicurezza nazionale.

Taiwan riceve due delegazioni da Shanghai

Dicembre si sta rivelando un mese intenso per la diplomazia attraverso lo Stretto di Taiwan. E non sono mancate le polemiche. La prima visita ad aver fatto discutere è stata quella di una delegazione di studenti cinesi della Fudan University di Shanghai, impegnati in uno scambio culturale di nove giorni organizzato dalla Ma Ying-jeou Foundation, legata all’ex presidente. La visita, già accolta da diverse proteste studentesche, ha scatenato un caso politico quando uno degli studenti cinesi ha chiamato Taiwan “Cina-Taipei”, variante ancora più controversa della dicitura olimpica “Taipei cinese”. Intanto, Taipei si prepara ad accogliere il primo politico di Shanghai di alto livello dal 2018: il vice-sindaco di Shanghai Hua Yuan, atteso in città il 17 e18 dicembre per il Shanghai-Taipei City Forum. L’evento, promosso come un’occasione annuale di confronto tra amministratori locali, si tiene a turno a Taipei o Shanghai dal 2010. Tuttavia, a causa della pandemia, Taipei non ospita l’evento da sei anni — il che rende la visita di Hua Yuan ancora più delicata.

Novità dalla Casa Bianca sulla maxi operazione hacker cinese

Washington ha rilasciato altri dettagli in merito alle operazioni di hackeraggio e raccolta di dati sensibili da parte di attori legati allo stato cinese. Giovedì 5 dicembre la vice consigliera per la Sicurezza nazionale Anne Neuberger ha parlato di almeno otto aziende di telecomunicazioni statunitensi e una dozzina di Stati colpiti dalle spie cinesi. Secondo quanto dichiarato dai funzionari Usa, gli hacker sarebbero stati in grado di accedere ai dispositivi di numerosi esponenti della politica americana, e le imprese IT colpite non avrebbero ancora “completamente rimosso gli attori cinesi dalle reti colpite”.

Cina, Huawei “in crisi” per eccesso di domanda

Le richieste per il nuovo modello di smartphone Huawei sono “troppo alte” e ciò sta mettendo in seria difficoltà la nota azienda di telecomunicazioni cinese. He Gang, AD del gruppo commerciale consumer di Huawei, ha dichiarato al Securities Times che le prenotazioni per il nuovo Mate 70 hanno finora superato i 6,7 milioni, definendo tale trend “eccessivo”. Ciononostante, affermano gli esperti, la supply chain del nuovo prodotto di Huawei potrebbe riserntire delle restrizioni alla produzione di chip avanzati, diversamente dall’autonomia nella creazione del modello precedente, il Mate 60.

L’Iran punta a collaborare con la Cina per “contrastare” la supermazia occidentale

Masoud Pezeshkian ha dichiarato che l’Iran intende approfondire la collaborazione con Russia e Cina nel tentativo di “contrastare la pressione geopolitica dell’Occidente”. Il presidente iraniano ha incontrato a Teheran il vice-premier cinese Zhang Guoqing, giunto nel paese per una visita ufficiale, con il quale ha parlato dei dettagli dell’accordo di cooperazione globale da 25 anni siglato nel 2021. Il documento prevede un investimento da 400 miliardi di dollari dalla parte cinese al fine di assicurarsi l’approvvigionamento energetico a lungo termine e contribuire alla ricostruzione dell’economia iraniana. Indiscrezioni della stampa internazionale avevano parlato inizialmente anche di una collaborazione militare, mai confermata.

Il Giappone stanzia 1,6 miliardi di Yen per potenziare le capacità navali filippine

Il Giappone finanzierà di nuova la Marina filippina tramite il suo programma di “Official Security Assistance” (OSA), lanciato nel 2023 per aiutare le Filippine a “fronteggiare le minacce alla pace, stabilità e sicurezza nell’Indo-Pacifico.” Lo ha annunciato il Ministero degli Esteri giapponese giovedì. Quest’anno, il finanziamento cresce di più del doppio: sono stati stanziati 1,6 miliardi di Yen, rispetto ai 600 milioni del 2023. L’annuncio, che pur non menziona esplicitamente le tensioni attorno alle incursioni cinesi nel Mar cinese meridionale, è arrivato a un giorno dall’ennesimo episodio di ostilità nelle acque contese tra Cina e Filippine, per il quale il Giappone aveva espresso preoccupazione.