I titoli di oggi:
- 1 maggio: turismo cinese in ripresa, ma i consumi restano deboli
- Canada, arrestati tre uomini indiani in relazione all’omicidio del leader separatista sikh Hardeep Singh Nijjar
- Mar Cinese meridionale, nuovo scontro dialettico tra Cina e Filippine
- Vietnam, nuovo arresto “eccellente” legato alla campagna anti-corruzione
- Spazio, Pechino lancia la sonda Chang’e 6 verso la faccia nascosta della luna
- Guo Wenghui, assistente si dichiara colpevole a tre settimane dal processo
- Cina, team di ricercatori annuncia “promettente” sviluppo di una batteria ad acqua
Canada, arrestati tre uomini indiani in relazione all’omicidio del leader separatista sikh Hardeep Singh Nijjar
Venerdì 3 maggio la polizia canadese ha annunciato di aver arrestato tre uomini indiani a Edmonton, capoluogo dell’Alberta, accusandoli dell’omicidio di Hardeep Singh Nijjar, leader nazionalista sikh assassinato con diversi colpi d’arma da fuoco a Vancouver il 18 giugno 2023. A settembre dello scorso anno il primo ministro canadese Justin Trudeau aveva accusato il governo indiano di aver orchestrato l’omicidio, dando il via a un periodo di forti tensioni diplomatiche tra i due paesi. Il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha commentato l’arresto evidenziando la presunta connessione tra i tre uomini e alcune “bande criminali”, probabilmente per respingere le accuse di un coinvolgimento del governo indiano nell’assassinio. Come riportato dal New York Times, però, l’agenzia di intelligence estera dell’India (RAW, acronimo di Research and Analysis Wing) è da tempo sospettata di attingere dalle reti criminali interne ed esterne al paese per assoldare dei sicari. Per ora Ottawa non ha fornito prove concrete del coinvolgimento di Nuova Delhi nell’omicidio di Nijjar, ma la polizia canadese avverte che “le indagini non si fermeranno”.
I separatisti sikh, come Nijjar, si battono per la secessione dello stato indiano del Punjab allo scopo di creare uno stato indipendente sikh, che prenderebbe il nome di Khalistan.
Mar Cinese meridionale, nuovo scontro dialettico tra Cina e Filippine
In un nuovo capitolo dello scontro diplomatico (e non solo) tra Cina e Filippine sul mar Cinese meridionale, l’ambasciata cinese a Manila ha smentito le recenti dichiarazioni con le quali il governo filippino ha negato l’esistenza di un qualunque accordo tra i due paesi per la gestione delle controversie attorno all’atollo di Second Thomas. All’inizio del 2024 e a seguito di molteplici colloqui, secondo l’ambasciata, Manila e Pechino si sarebbero invece accordate per “evitare i conflitti e mantenere la pace” nella zona di mare contesa. Lo scorso 2 febbraio l’accordo (definito “nuovo modello”) avrebbe permesso di portare a termine senza problemi la missione filippina di rifornimento verso la Sierra Madre, la nave da guerra incagliata a Second Thomas, prima di essere abbandonato da parte filippina. Per questo l’ambasciata ha pubblicato cinque domande per chiedere spiegazioni a Manila riguardo le sue azioni sul mar Cinese meridionale, alludendo anche al fatto che la gestione delle controversie andrebbe “contro gli interessi di certe forze” esterne, come gli Stati Uniti.
Secondo la versione dell’ambasciata, l’amministrazione del presidente Ferdinand Marcos Jr. era stata avvisata anche del “gentlemen’s agreement” raggiunto tra il predecessore di Marcos, Rodrigo Duterte, e il presidente cinese Xi Jinping. Anche questa ipotesi è stata sempre negata da Manila. Il consigliere filippino per la Sicurezza Nazionale, Eduardo Ano, ha definito il “nuovo modello” una “nuova invenzione” da parte cinese.
Vietnam, nuovo arresto “eccellente” legato alla campagna anti-corruzione
Il 30 aprile la polizia vietnamita ha arrestato Mai Tien Dung, ex capo dell’ufficio governativo (2016-2021), perché sospettato di abuso di potere. Lo ha annunciato sabato 4 maggio il ministero della Sicurezza Pubblica. Come riportato da Reuters, l’arresto di Dung potrebbe essere legato a un caso di corruzione in cui è coinvolta un’azienda immobiliare della provincia del Lam Dong. Dung è solo l’ultimo di una serie di alti funzionari del Partito Comunista del Vietnam finiti sotto la scure della campagna anti-corruzione, che a fine aprile ha portato alla caduta del presidente dell’Assemblea Nazionale, Vuong Dinh Hue, dopo che a marzo erano arrivate le dimissioni anche del presidente Vo Van Thuong. [Per maggiori dettagli, clicca qui e qui].
Spazio, Pechino lancia la sonda Chang’e 6 verso la faccia nascosta della Luna
Venerdì 4 maggio la sonda lunare Chang’e 6 è stata lanciata verso lo spazio dal Centro spaziale di Wenchang, nella provincia insulare di Hainan. Lo scopo della missione è quello di raccogliere dei campioni sulla superficie nascosta della Luna e fa parte di un più ampio progetto che punta a portare i taikonauti cinesi sul satellite entro il 2030. Il lancio di Chang’e 6 a circa dieci anni dalla prima missione lunare è stato interpretato da diversi osservatori come un segnale importante della velocità di avanzamento della Cina nel campo delle missioni spaziali.
Guo Wenghui, assistente si dichiara colpevole a tre settimane dal processo
Mancano poche settimane al processo che vede protagonista un membro dello staff del noto miliardario autoesiliatosi negli Usa Guo Wenghui. Ma Yvette Wang si è dichiarata colpevole prima dell’udienza, aggiungendo nuove prove alle accuse di frode nei confronti di centinaia di migliaia di persone negli Stati Uniti. Guo, accusato di diversi reati anche in Cina, ha lasciato il paese natale nel 2014 contestualmente a una campagna anticorruzione ordinata da Xi Jinping. Negli ultimi anni si è guadagnato una certa fama come “dissidente politico”, avvicinandosi a Steve Bannon, l’ex stratega politico di Donald Trump.
Cina, team di ricercatori annuncia “promettente” sviluppo di una batteria ad acqua
Lo scorso 23 aprile la rivista scientifica Nature Energy ha pubblicato l’articolo di un team di ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze (CAS) che annuncia i progressi nello sviluppo di una batteria a base d’acqua. Due volte più potente di una batteria al litio della stessa densità, la tecnologia annunciata dagli studiosi della CAS promette la creazione di batterie ricaricabili sicure e ad alta densità energetica, utili allo stoccaggio di grandi quantità di energia e al loro impiego in sostituzione delle batterie tradizionali e delle fonti inquinanti.
A cura di Sabrina Moles e Francesco Mattogno; ha collaborato Alessandra Colarizi