In Cina e Asia – Pechino e Washington fanno progressi sul caso Pyongyang

In by Simone

I titoli della rassegna di oggi:

– Cina e Usa fanno progressi su questione Corea del Nord
– In Cina si consuma sempre di più
– La battaglia alla corruzione in Cina prende di mira la propaganda
– Caso Jnu a New Delhi: due studenti si consegnano alla polizia
– Facebook censura il topless indonesiano
– In Giappone il premier Shinzo Abe crolla nei sondaggi di popolaritàCina e Usa fanno progressi su questione Corea del Nord

Stati Uniti e Cina hanno fatto progressi verso un accordo su una risoluzione delle Nazioni Unite che vari sanzioni per punire la Corea del Nord a causa dei suoi recenti test nucleari. L’hanno confermato dopo i colloqui di Washington del 23 febbraio, il ministro degli esteri, Wang Yi, e il segretario di stato americano, John Kerry. I due massimi esponenti delle rispettive diplomazie hanno detto che i dettagli della risoluzione sono ancora in corso di valutazione, ma che Usa e Cina sperano di essere d’accordo su una linea comune nei prossimi giorni.

C’è consenso nel sostenere che l’obiettivo delle eventuali sanzioni non è quello di peggiorare la situazione di stallo con il regime nordcoreano di Kim Jong-un, bensì di convincere Pyongyang a riprendere i colloqui sulla fine del suo programma nucleare. Si punta anche a ricostruire un dialogo tra il regime e la comunità internazionale.

In Cina si consuma sempre di più

In Cina i consumi continueranno a crescere rapidamente nel 2016. L’ha detto ieri il ministro del commercio Gao Hucheng in una conferenza stampa. Il rallentamento economico del paese ha creato nervosismo nei mercati finanziari globali, proprio mentre Pechino cerca di riequilibrare la propria economia verso una crescita guidata dei consumi, dismettendo la tradizionale dipendenza da esportazioni e investimenti.

Nel 2015, i consumi hanno già rappresentato il 66,4 per cento della crescita del Pil , secondo dati dell’ufficio nazionale di statistica diffusi a gennaio. Il ministro ha aggiunto che la Cina non si sente presa di mira dalla Trans-Pacific Partnership (Tpp), l’accordo di commercio regionale promosso da Washington e che esclude proprio Pechino.

La battaglia alla corruzione in Cina prende di mira la propaganda

L’agenzia anticorruzione cinese ha annunciato l’obiettivo dei suoi ultimi controlli: si tratta del dipartimento centrale di propaganda e dell’agenzia incaricata della censura – l’amministrazione per stampa, pubblicazioni, radio, film e televisione – insieme ad altri 30 ministeri e agenzie governative.

La comunicazione della commissione centrale di disciplina e Ispezione arriva giusto pochi giorni dopo la visita di Xi Jinping ai media più importanti controllati dal partito – il Quotidiano del Popolo, Xinhua e la televisione CCTV – a cui ha consegnato le sue linee guida sul lavoro di propaganda da effettuare nei media di stato.

Caso Jnu a New Delhi: due studenti si consegnano alla polizia

Umar Khalid e Anirban Bhattacharya, studenti della Jawaharlal Nehru University (Jnu) accusati di sedizione, si sono consegnati alla polizia di Delhi. Dovrebbero essere presentati in tribunale nella giornata di oggi.

Gli studenti erano tra gli organizzatori dell’evento del 9 febbraio scorso in memoria dell’impiccagione di stato del kashmiro Afzal Guru, accusato di terrorismo dalle autorità indiane ma considerato da ambienti indipendentisti kashmiri e parte della sinistra estrema indiana come un martire. Per reprimerli, si è usata un’antiquata norma sulla «sedizione», mentre loro rivendicano il diritto al dissenso.

Nei giorni scorsi la polizia ha fatto irruzione nell’università e ha arrestato Kanhaiya Kumar, presidente della Jnu Students Union. Durante il processo Kumar giornalisti, studenti e professori sono stati aggrediti da avvocati vicini alla destra indiana al governo, mentre i media e la polizia hanno descritto lo studente come un elemento «anti-nazionale» avvalendosi di «prove video» risultate poi essere state falsificate.


Facebook censura il topless indonesiano

La commissione per i programmi televisivi indonesiana ha censurato un concorso di bellezza in cui sfilavano abiti tradizionali che lasciavano un po’ troppo esposti petti e gambe. Quelle parti del corpo venivano sfocate durante il programma Tv. Di recente, i conservatori indonesiani hanno giustificato la necessità della censura per «proteggere la cultura tradizionale indonesiana». Allora, Dea Basori, 23 anni, ha fatto una ricerca su Google con le keyword «donne indonesiane vecchie foto» e ha creato un album sulla sua pagina Facebook a base di vecchie fotografie che raffiguravano donne in topless, intitolandolo «La cultura delle vere donne indonesiane». È stato condiviso circa 3mila volte in 24 ore. Facebook le ha sospeso l’account per «nudità» e «contenuti espliciti».


In Giappone il premier Shinzo Abe crolla nei sondaggi di popolarità

Il sostegno degli elettori per il primo ministro giapponese Shinzo Abe è sceso al di sotto del 50 per cento in un sondaggio fatto nel fine settimana, il che è visto come un segnale di avvertimento per il governo a meno di sei mesi dalle elezioni. All’origine del crescente dissenso, i molteplici scandali che hanno interessato membri della maggioranza e l’economia traballante.

Il consenso per il governo Abe è sceso al 46,7 per cento, in calo di 7 punti rispetto a fine gennaio e con la valutazione più bassa da sei mesi a questa parte, secondo il sondaggio condotto dalla agenzia di stampa Kyodo. La disapprovazione è salita di 3,6 punti – al 38,9 per cento – e il 77,7 per cento degli intervistati ha dichiarato di sentire che l’amministrazione sta «sfilacciandosi». Intanto, scoppiano nuove proteste contro la base militare Usa a Okinawa.