Il Single Day di Alibaba è da record globale

In by Gabriele Battaglia

In appena un’ora di vendite il Single Day 2016 di Alibaba ha totalizzato un giro d’affari superiore a quello dell’intera giornata nel 2013. Il gruppo di Hangzhou non nasconde le ambizioni globali, ma per farlo deve dare certezze sui numeri del proprio successo. Aggiornamento 17.00: Nuovo record per Alibaba. Al termine del Sigle Day il Gross merchandise volume è stato di 17,7 miliardi.

La marcia del Single Day di Alibaba procede al ritmo di 1 miliardo di dollari all’ora. Con questo passo il più grande evento di shopping online organizzato dal colosso cinese si appresta a stracciare il record dello scorso anno, quando il giro d’affari toccò i 14,3 miliardi, superando di slancio con 14 ore d’anticipo i 9 miliardi del 2014. L’appuntamento in corso in queste ore promette un risultato altrettanto spettacolare. A metà giornata il contatore in termini di Gmv (gross merchandise volume), l’unità che rappresenta la spesa effettiva dei clienti sui siti e-commerce del gruppo, era già a quota 12 miliardi. L’obiettivo dei 20 miliardi non è quindi irraggiungibile, quando manca poco al termine (quando saranno le 17 in Italia).

Già ieri (10 novembre) trascorsi appena sessanta minuti dall’inizio del festival dell’e-commerce a prezzi scontati il ceo di Alibaba, David Zhang, poteva vantarsi per aver superato i 5 miliardi di dollari, ossia più di quanto realizzò in totale nel 2013 (per il primo miliardo di dollari sono stati sufficienti appena 5 minuti).

L’appuntamento dell’11 novembre (quattro 1 messi in fila) nacque tra gli studenti dell’università di Nanchino all’inizio degli anni Novanta per dare ai single una giornata a loro dedicata, contrapposta a San Valentino. Nel 2009 Alibaba, ancora relegato a fenomeno “troppo cinese”, ma già diffusissimo oltre Muraglia, colse l’occasione per organizzare lo stesso giorno 24 ore di promozioni sulle proprie piattaforme, cercando di ravvivare un periodo di stanca degli acquisiti prima del boom per il Capodanno cinese a cavallo tra gennaio e febbraio.

La crescita esponenziale è merito dei crescenti consumi dei cinesi e dell’entusiasmo per gli acquisti online, diventato un stile di vita, ha commentato Zhang citato dal sito Alizila, il canale ufficiale del gruppo di Hangzhou. E un merito andrebbe anche riconosciuto alla diffusione dei dispositivi mobili, attraverso i quali è passato oltre l’80% delle transazioni.

Il grosso delle transazione è ancora merito dei consumatori cinesi. L’edizione di quest’anno vuole però essere globale, come le ambizioni di espansione della creatura di Jack Ma. L’inizio delle promozioni è stato preceduto da un gran gala che ha visto sfilare sul palco celebrità internazionali come il cestista Kobe Bryant e l’ex calciatore David Beckham. Sono inoltre sempre di più i marchi globali che si affacciano sui negozi online di Alibaba e che nelle prime ore di promozione primeggiano per vendite tra gli acquirenti. Si parla di brand quali Nike, Apple e Siemens, che corrono spalla a spalla con i marchi locali Haier, Meizu o Midea.

Dal quartier generale del colosso non mancano tuttavia di sottolineare l’importanza che sta assumendo anche la spesa delle aree rurali della Cina dove Alibaba ha installato oltre 16mila centri servizi con l’obiettivo di favorire i consumi anche tra i residenti delle campagne e non soltanto dei centri urbani.

I numeri da record non sono comunque esenti da dubbi e critiche. Il valore del Gmv, dato in tempo reale e senza un revisore, è finito sotto la lente della Sec, la commissione che vigila sui mercati azionari statunitensi (Alibaba è quotata a Wall Street).

Anche per questo gli ultimi conti del colosso dell’e-commerce hanno dato meno enfasi a questo risultato, un tempo il primo da tenere in considerazione passando i bilanci della società. Anche perché non si traduceva immediatamente in utili o fatturato. Nel caso del Single Day Alibaba trae profitti dalle commissioni, ma il grosso arriva dalla pubblicità, non dai prodotti venduti.

L’ultima trimestrale ha lasciato spazio ai consueti utili e ricavi, per altro oltre le attese. L’utile per azione nel trimestre è stato pari a 5,26 yuan (79 centesimi di dollaro), rispetto ai 3,61 dello scorso anno, mentre il fatturato è cresciuto del 55% a 34,29 miliardi di yuan.

C’è stata inoltre la continua attenzione ai nuovi business. È il caso della divisione cloud, in crescita del 130% ma la cui redditività lascia a desiderare: il rosso è stato pari a 60 milioni di dollari.