Il nuovo protagonismo internazionale della Cina, si è manifestato in tutta la sua forza nell’ultima settimana, durante la quale il presidente cinese Xi Jinping ha visitato Arabia Saudita, Egitto e Iran. Durante il percorso Xi ha rinnovato le alleanze economiche con i tre paesi, dimostrando la volontà da parte della Cina di inserirsi negli equilibri geostrategici della regione.In Cina è stato seguito con molto interesse il viaggio di Xi Jinping. Nei giorni precedenti Pechino aveva ritrovato un nuovo vigore internazionale, tentando di mediare prima nella crisi libica e successivamente proprio nel confronto a distanza tra Arabia Saudita e Iran.
È ancora presto per affermare con chiarezza un nuovo protagonismo cinese in ambito internazionale, ma di sicuro stiamo assistendo ad uno scarto rispetto al passato.
Pechino mantiene ancora saldo il suo «principio di non ingerenza» negli affari di altri stati (e lo richiede anche per quelli che percepisce come i propri problemi interni), ma è innegabile che nella visione di Xi Jinping, espressa attraverso la sua visione di «governance globale», la Cina rivesta una posizione di primo piano, come compete ad una potenza mondiale a livello economico.
In attesa di questo salto qualitativo, simile a quello che la Cina prova a produrre nel proprio sistema economico, nel tentativo di passare da un’economia basata sulle esportazioni a una trainata dal mercato interno e dai servizi, la visita in Medio Oriente costituisce un segnale a tutta la regione, soprattutto agli Stati Uniti.
Arabia Saudita
Il paese dei Saud è stato tradizionalmente anti comunista e alleato fedele di Washington. Le relazioni tra i due paese possono considerarsi esistenti solo dal 1990.
Come riportato dalla stampa cinese, l’Arabia Saudita è il più grande fornitore di greggio della Cina.
Il Fondo monetario internazionale ha specificato che, a partire dal 2013, il commercio tra le due nazioni è aumentato da 1.28 miliardi di dollari nel 1990 ai 74 miliardi nel 2012.
Sul fronte militare, la Cina ha fornito il regno per un totale di 60 missili balistici a media gittata CSS-2 nel 1988 – due anni prima di stabilire relazioni diplomatiche.
Egitto
Diversi i rapporti tra Pechino e Il Cairo, ben più radicati nella storia. I due paesi hanno relazioni diplomatiche e commerciali fin dal 1956.
L’Egitto è stato il primo paese in Africa e nel mondo arabo a stabilire rapporti diplomatici con la Cina nel 1956. I due paesi hanno iniziato una cooperazione strategica nel 1999 e ampliata ad un partenariato strategico globale nel dicembre 2014.
Le esportazioni cinesi verso l’Egitto sono aumentate di un quarto nel 2014 per 10.46 miliardi, mentre le importazioni sono diminuite del 37,4 per cento, 1.16 miliardi. La Cina esporta principalmente macchinari, elettronica e abbigliamento e importa petrolio greggio, gas di petrolio liquefatto e marmo.
La Cina ha istituito a livello statale una zona di cooperazione economica e commerciale d’oltremare in Egitto con un investimento di 100 milioni di dollari nel 2014.
Iran
Nel corso degli ultimi sette anni, la Cina è stato il primo partner commerciale dell’Iran.
Il commercio bilaterale ha raggiunto 501.85 miliardi di dollari nel 2014 e circa 100 aziende cinesi hanno una presenza in Iran. «L’avanzare dei rapporti tra Cina e Iran – ha scritto il governativo Global Times – ha ricevuto consensi tra il popolo e i leader: l’ambiente esterno dell’Iran sta migliorando, e questo rafforzerà la stabilità e lo sviluppo in Medio Oriente».
Nel 2014 il volume delle esportazioni cinesi verso l’Iran è stato pari a 27,5 miliardi, mentre il volume delle importazioni dall’Iran ammontano a 24,3 miliardi.
La Cina esporta macchinari, elettronica, tessile, prodotti chimici e acciaio e importa petrolio greggio, minerali e prodotti agricoli.
[Scritto per East online; foto credit: smccudubai.com]