Siamo ufficialmente abitanti del villaggio di Bollophur, periferia di Santiniketan, periferia di Bolpur, a tre ore da Calcutta, Bengala Occidentale. Questi sono i nostri diari.
Aeroporto internazionale Netaji Subhash Chandra Bose – eroe dell’Indipendenza – di Calcutta.
Fila per entrare al terminal delle partenze, devo prendere un aereo per il Qatar.
In India, per paura del terrorismo etc., in aeroporto ti fanno entrare solo se presenti una stampa del biglietto. Ci sono militari anziani e svogliati, col fucile, che controllano tutti quelli che entrano.
Arrivo senza la stampa – dimenticato! – ma ho il cellulare con l’abbonamento ad internet, apro la mail col biglietto elettronico e gliela faccio vedere al militare vecchiotto con la panza (che comunque la stampa non serve, al check-in basta il passaporto…): lui guarda lo schermo del telefono, mi guarda e mi dice di aspettare un attimo fuori.
Intanto continua a passare una marea di gente che deve prendere il mio stesso volo, col mio stesso biglietto elettronico, però stampato su carta.
Mi riavvicino e gli dico che se sta sulla carta o sul telefono è uguale. Lui mi dice di aspettare.
Faccio gesti verso l’interno del terminal, sperando che qualche illuminato mi venga in soccorso, ma non c’è niente da fare.
Alla fine alzo la voce e mi piazzo davanti al soldato rispiegandogli per la terza volta la questione in un misto di inglese e bengali.
Mi fa entrare, per ultimo.
India potenza mondiale.