“Dialoghi: Confucio e China Files” è una rubrica curata in collaborazione con l’Istituto Confucio di Milano. CineSerie è una rassegna ricca di contenuti cinematografici per stare al passo con i successi della Cina continentale e tenere in allenamento ascolto e lettura. In questo appuntamento parliamo del film “Hi, Mom!”
Titolo: Hi,Mom!
Titolo originale: 你好,李焕英 [Nĭ hăo , Li Huanying]
Anno di produzione: 2021
Durata: 128’
Genere: commedia drammatica
Risate e lacrime: è questo il binomio perfetto in grado di lasciare un segno.
“Hi, Mom!”, scritto, diretto e interpretato da Jia Ling, racchiude entrambi.
Metti una rinomata comica, aggiungi un pizzico di toccante autobiografia (la pellicola è dedicata alla madre della regista, scomparsa quando quest’ultima aveva 19 anni) ed ecco servita una pellicola da incassi record. 830 milioni di dollari. È la cifra che ha permesso a Hi, Mom di superare il film “Wonder Woman” di Patty Jenkins, le cui entrate hanno raggiunto gli 823 milioni di dollari, diventando così il film diretto da una donna con il maggior incasso al botteghino a livello globale.
La storia, semplice e scorrevole, ha contribuito al grande successo nonostante il film sia uscito nelle sale in un periodo non esattamente favorevole come quello pandemico.
Ling è una figlia devota, ma non troppo ubbidiente, e con scarsi successi scolastici. Il suo forte senso di colpa causato dalla pressione sociale la porta a falsificare il documento che attesta l’ammissione in una delle più prestigiose università del Paese. L’imbroglio, però, viene presto smascherato durante la festa che i parenti organizzano per congratularsi del successo. Nella strada verso casa, Ling – imbarazzata e mortificata per aver messo in ridicolo la madre – cerca delle giustificazioni. La scena, però, si interrompe con un brutale incidente: madre e figlia vengono investite da un camion. Quando Ling si risveglia scopre che la madre è in coma. Il dolore e la disperazione sono tali da condurla in un viaggio nel tempo in una grottesca e infinita discesa tra nuvole.
Ci ritroviamo nel 1981, anno prima della sua nascita. È in questo villaggio operaio di una Cina alle prese con le prime tecnologie che Ling incontra sua madre e i tanti parenti, amici e nemici che quasi stenta a riconoscere. Saranno infiniti, dolci, esasperati e amorevoli i tentativi di Ling di cambiare il destino della madre, arrivando a volte a mettere a rischio la sua stessa nascita, cercando di farle avere un destino migliore, tentando di ostacolare le scelte che lei reputa sbagliate e di farle cogliere le occasioni perse.
Film d’esordio alla regia per Jia Ling. Conosciuta in Cina per le sue numerose apparizioni televisive – soprattutto a diverse edizioni del CCTV New Year’s Gala – e per i suoi sketch di crosstalk comedy. È questa la pellicola che le regala fama internazionale. La sceneggiatura era in parte conosciuta dai fedelissimi di Jia Ling in quanto nel 2016 aveva già dedicato alla madre uno dei suoi sketch, intitolato proprio “Hello, Li Huanying”.
Oltre al talento della regista, va sicuramente menzionato il resto del cast – tra cui il collega Shen Teng (沈腾), che ha reso possibile la realizzazione di questa simpatica e commovente commedia. Nonostante alcune imperfezioni tra effetti speciali e sceneggiatura con flashback a volte superflui, è impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla loro energia e bravura.
Hi, Mom è una commedia tenera, piacevole e commovente che vuole raccontare con tono leggero e divertente la complessità dei rapporti tra madre e figlia. Una morale che parla d’amore incondizionato, supporto reciproco, fiducia e stima che scarsi voti scolastici o insuccessi lavorativi difficilmente riusciranno a scalfire.
La pellicola “Hi, Mom!” verrà proiettata domenica 8 maggio all’Auditorium San Fedele, alle ore 16.30 in occasione del Festival del Cinema africano, d’Asia e America Latina – FESCAAAL –in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano.
Laurea magistrale in relazioni internazionali e comunicazione interculturale all’università di Enna (Kore). Ha insegnato cinese ai bambini di una scuola dell’infanzia tramite un progetto in collaborazione con l’Istituto Confucio di Enna. Dopo la laurea si è trasferita in Cina, dove ha insegnato italiano ai cinesi, prima a Chongqing in una scuola elementare e poi a Chengdu alla Sichuan Normal University.