E’ possibile in Italia parlare di Cina in quanto Cina, di Asia in quanto Asia? E’ possibile raccontarle evitando di adagiarsi su uno schema polarizzato da bianco e nero? E’ possibile provare ad alimentare, anche attraverso i media, un dibattito maturo e consapevole al fine anche di sviluppare conoscenza e (magari) pensiero strategico? Intorno a queste domande, esplicitate attraverso una radiografia il più possibile neutra, si muove sin dall’inizio Go East. Alcune risposte arrivano dall‘importante intervento di Simone Pieranni su Sinosfere, in un ciclo aperto da Marco Fumian in cui ci si interroga sul ruolo della sinologia e dei sinologi di fronte alla “nuova era” cinese, compresi gli intrecci coi (e le narrazioni dei) media. Lo stesso argomento è stato affrontato anche durante l’ultima diretta Instagram di China Files, in cui Alessandra Colarizi ha dialogato con lo stesso Pieranni (e ne aveva parlato anche chi scrive con Giada Messetti in una diretta precedente). Ci torneremo più diffusamente nelle prossime settimane.
RELAZIONI POLITICHE
Parlavamo settimana scorsa di maree e riflussi della politica italiana sul tema di Hong Kong. Dopo il sussulto in seguito alle condanne di Joshua Wong, Agnes Chow e Ivan Lam il tema ha rapidamente sceso la graduatoria delle priorità. Qualcuno, comunque, ha parlato. “Il governo italiano non può fare a meno di occuparsi degli arresti dei giovani attivisti di Hong Kong e di considerare la loro libertà tra le priorità diplomatiche nei rapporti bilaterali con la Cina” ha scritto Roberto Giachetti, parlamentare di Italia Viva, per Formiche. Sullo stesso sito ha promesso battaglia l’ex ministro Valeria Fedeli. La Verità si lamenta dei “silenzi di stampa e politica sulla repressione del regime cinese”.
Significativo di come spesso la Cina sia utilizzata per polemiche interne il tweet di Filippo Sensi del Pd, che dopo l’annuncio da parte del governo cinese dell’eliminazione della povertà assoluta, ha ironizzato: “Pare che Ping abbia annunciato l’abolizione della povertà”. Facendo evidentemente un doppio riferimento a Luigi Di Maio, alludendo alla gaffe del ministro degli Esteri durante una sua visita in Cina quando storpiò il nome del presidente Xi e ai “celeberrimi” festeggiamenti sul balcone di Palazzo Chigi.
Si è parlato anche di Huawei, che nel frattempo ha licenziato il whistleblower italiano sul caso Cisco, con il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone che ha definito “inaccettabile” che la tecnologia del colosso di Shenzhen venga utilizzato per “schedare gli uiguri”, come ha scritto il Washington Post. “Chiediamo al ministro Di Maio, se confermata questa scoperta, di protestare ufficialmente in sede ONU per rimarcare la necessaria difesa dei diritti degli uiguri. Ricordiamo che Huawei ha prodotto e venduto le telecamere per la sorveglianza di Roma Capitale. Verranno utilizzate per violare i diritti umani anche di fronte il Colosseo?”, ha aggiunto Mollicone.
A proposito di uiguri, torniamo un attimo alla frase contenuta nel nuovo libro di Papa Francesco, di cui avevamo parlato in Go East due settimane fa. Ecco la lettura che fa Matteo Matzuzzi nella sua newsletter Newman dell’episodio e della replica di Pechino: “Il rimbrotto al Pontefice fotografa lo stato dei rapporti tra la Cina e la Santa Sede, che prevedono un attore dominante (Pechino) e uno subordinato (Roma). La sgridata del portavoce del ministero degli Esteri cinese conferma che il Politburo si è seduto al tavolo del negoziato, ha acconsentito a una minima apertura “pastorale” in cambio del silenzio totale su tutto ciò che riguarda i cosiddetti affari interni cinesi. Hong Kong dice nulla?”
RELAZIONI ECONOMICHE
Exor punta sulla Cina. La holding a cui fa capo Ferrari debutta nel lusso con il primo investimento diretto nel paese: diventerà primo socio, insieme al colosso francese Hermès, di Shang Xia, uno dei leader cinesi di settore.
Lo scorso 4 dicembre si è tenuto un webinar organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Pechino, Cassa Depositi e Prestiti e SIMEST e le Camere di Commercio italiane in Cina e Hong Kong, volto ad illustrare gli strumenti messi a disposizione da CDP e SIMEST a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina.
Gianpaolo Bruno, Coordinatore degli uffici ICE in Cina e Mongolia, ha rilasciato un’intervista in cui analizza le opportunità economiche per le aziende italiane in Cina.
Wall Street Cina ha pubblicato un report di Riccardo Benussi sulle esportazioni italiane in Cina, regione per regione.
Pininfarina Shanghai apre una nuova sede a Shenzhen, con l’obiettivo “di diventare leader nell’area e supportare i clienti in settori specifici come quello del furniture, degli elettrodomestici e della sanità”. Pininfarina è stata la prima casa di design italiana a fornire servizi di design alle case automobilistiche cinesi a partire dal 1996.
Venice Tianjin Technology and Innovation Cooperation Platform (VTTICP) è una nuova piattaforma di cooperazione economica e tecnologica tra Italia e Cina per le Piccole e Medie Imprese, sottoscritta da Apindustria Venezia e il Technology Innovation Center di Tianjin. L’evento di lancio, in programma il 15 dicembre, presenterà la piattaforma (il cui coordinatore in Italia è Simone Padoan) alle aziende produttrici di tecnologie e beni strumentali, strumentazione, macchinari, impianti, ingegneria e software ed alle organizzazioni di Ricerca e Sviluppo italiane, spiegando come il Trasferimento Tecnologico sia una chiave di accesso al mercato cinese.
Il design italiano e l’eccellenza italiana della formazione nell’ambito delle industrie creative sono stati protagonisti della Business of Design Week, uno dei principali appuntamenti del settore in Asia. Fino al 9 dicembre studenti, ricercatori, aziende e studi professionali hanno potuto visitare l’Italian Design Pavilion, uno spazio virtuale organizzato dal Consolato Generale e dall’Istituto Italiano di Cultura a Hong Kong per far conoscere le scuole italiane di design ai talenti asiatici.
Lucia Gentili ha parlato in un’intervista a Radio Italia Cina della sua creatura China Communication e di come fare buona comunicazione su e con la Cina con focus sulle opportunità per aziende e brand sulle piattaforme cinesi.
L’imprenditore Alberto Forchielli, esperto di economia e di Cina, e noto opinionista, è indagato a di Milano per una presunta evasione fiscale.
Il pallavolista sloveno Tine Urnaut è tornato in Italia dopo aver giocato in Cina.
LA PANDEMIA
La notizia del ritrovamento del coronavirus in un bambino, avvenuto a Milano nel novembre 2019, alimenta la narrazione cinese secondo cui la pandemia non sarebbe nata in Cina. Ne scrive qui Filippo Santelli.
Wu Yang è uno dei primi vaccinati anti Covid d’Italia. Yang ha 42 anni ed è un imprenditore cinese che vive a Prato. Insieme alla moglie si è volontariamente sottoposto alla vaccinazione anti Covid all’ospedale di Wenzhou nelle scorse settimane prima di tornare in Italia. Ma in realtà nell’ultimo mese sarebbero migliaia i cinesi che vivono in Italia, partiti per tornare in patria, ricevere il vaccino contro il coronavirus e rientrare. Una testimonianza arriva all’Adnkronos da Gioia Wuang, commerciante di Roma di nazionalità cinese appena rientrata in Italia. Qui Lorenzo Riccardi analizza il mercato dei vaccini in Cina.
Durante la Presentazione di Academy Tech di Motore Sanità Tech, Wang Tianbing, Vicedirettore dell’Ospedale Popolare dell’Università di Pechino, DG dell’Ospedale del Distretto di Tongzhou e Vicedirettore del Centro di Ricerca del Ministero dell’Istruzione per il Sistema Ospedaliero Digitale ha condiviso l’esperienza cinese nella costruzione di un Internet Hospital con l’Italia.
Proseguono le polemiche tra “esperti” italiani. Stavolta, dopo il celeberrimo derby Burioni-Gismondo e le altre sfide, è toccata a Matteo Bassetti contro Ilaria Capua. La quale, replicando (ed ecco perché ce ne occupiamo qui), ha citato anche la Cina. “Bassetti e altri sostengono che essendo veterinaria non possa parlare di virus? Rispondo che il team che è partito subito per la Cina, a cercare di capire l’origine del virus, era composto quasi esclusivamente da veterinari. Anche il capo delegazione è una veterinaria”.
Il livornese Gabriele Padovan è imbarcato ormai da più di un anno sulla Antonella Lembo, ferma nella baia di Boahi per una controversia fra Australia e Cina. La sua città natale prova a mobilitarsi per chiedere di sbloccare la situazione.
Così come Napoli prova a mobilitarsi per la Mba Giovanni, anch’essa ferma da mesi nella baia di Bohai, che chiude il Mar Cinese Orientale davanti alla penisola coreana. Qui il racconto della vicenda.
A Padova i Nas hanno sequestrato 350 test rapidi anti Covid importati dalla Cina. La Verità continua invece a occuparsi della vicenda delle mascherine. Così come il Fatto Quotidiano, che tira in ballo anche Francesca Immacolata Chaoqui, nota alle cronache per il suo ruolo nello scandalo Vatileaks.
RELAZIONI CULTURALI
La scorsa settimana avevamo parlato dell’articolo del Fatto Quotidiano che presentava gli Istituti Confucio come di una “arma segreta” di Pechino “per infiltrare gli altri continenti e nazioni”. Visione criticata da Federico Masini, direttore italiano dell’Istituto Confucio presso l’Università Sapienza di Roma. “Il nostro Istituto ha un fortissimo carattere linguistico e letterario, sostanzialmente tutte le attività che facciamo sono concentrate sulla lingua e la cultura tradizionale o moderna. E a me non è mai capitato che mi abbiamo detto di non fare questo o non fare quell’altro. Nel nostro sistema esiste la libertà accademica”, ha dichiarato all’AdnKronos. E come funzionano i fondi in Italia? “La Sapienza – ha detto ancora Masini – riceve i fondi da Hanban, da quest’anno li riceverà dal nuovo soggetto giuridico, arrivano sul conto dell’Università, poiché l’Istituto Confucio non è un soggetto giuridico, e vengono gestiti nel rispetto delle regole della contabilità italiane per le finalità che di volta in volta si concordano con i colleghi”. Non più Hanban (l’Ufficio nazionale per l’insegnamento del cinese come lingua straniera affiliato al ministero dell’Istruzione di Pechino), ma un “nuovo soggetto giuridico”. Perché come scriveva in estate il Global Times, voce all’estero del governo di Pechino, gli Istituti Confucio passano alla Chinese International Education Foundation, “un’organizzazione non governativa”.
“Accuse di propaganda, infiltrazione e manipolazione non corrispondono all’esperienza di diversi anni che ho come direttore di un Istituto Confucio” ha detto invece a Gabriele Carrer di Formiche Elsa Giunipero, direttrice italiana dell’Istituto Confucio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “Nel mio caso, mi occupo in particolare di storia religiosa della Cina moderna e contemporanea, che certamente costituisce oggi in Cina un tema sensibile”, ha aggiunto Giunipero. “L’anno scorso, per il decimo anniversario dell’Istituto Confucio, abbiamo avuto ospite il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, assieme al vescovo di Pechino, Giuseppe Li Shan. E vorrei aggiungere che anche nel caso del mio ultimo volume dedicato a Xu Guangqi — un discepolo di Matteo Ricci —, finanziata dall’Istituto Confucio, non ho ricevuto alcuna istruzione o indicazione”.
Qui potete recuperare un’interessantissimo dialogo a tre sulla Cina contemporanea tra Giada Messetti, Simone Pieranni e Hou Hanru, Direttore Artistico del MAXXI.
Prosegue intanto la pubblicazione su China Files di contenuti sinoitaliani. Nei giorni scorsi spazio alla video diretta di Sun Wen-Long con Lala Hu, docente proprio alla Cattolica di Milano e autrice del libro “Semi di tè”.
NON SOLO CINA
Asean
La scorsa settimana l‘Associazione Italia-ASEAN ha celebrato i suoi primi cinque anni di attività. Un’associazione, quella presieduta da Enrico Letta, che prima di tutti ha capito le potenzialità del rapporto commerciale e diplomatico con l’area del Sud-est asiatico. Qui un mio pezzo sul tema.
Elia Fofi, nipote del giornalista, critico e scrittore Goffredo, è cresciuto in Thailandia, dove sta partecipando alle proteste degli ultimi mesi. Ha anche subito un arresto. Qui racconta l’evoluzione della mobilitazione.
Dario Ferrari e le holding di famiglia Dafe hanno siglato un accordo con una consociata di Gic, fondo sovrano d’investimento di Singapore, per la vendita di una quota di minoranza nelle sub-holding che controllano Intercos, l’azienda di Agrate Brianza tra i leader mondiali nella produzione di cosmetici.
Settimana densa di eventi in Vietnam proseguirà fino al 13 dicembre a Hanoi la fiera ‘A taste of Italy every day’, che è stata inaugurata lunedì, in occasione della Settimana della cucina italiana 2020. La fiera, alla quale partecipano 10 importatori e distributori qualificati di prodotti Food & Beverage Made in Italy, è organizzata dall’ambasciata d’Italia a Hanoi, da ITA – Italian Trade Agency – Ufficio di Ho Chi Minh City, e da ICHAM – Camera di Commercio Italiana in Vietnam. Si è invece svolta negli scorsi giorni la premiazione dei vincitori del concorso dal titolo ‘Italy through the lens of Vietnamese contemporary artists’, lanciato dall’ambasciata d’Italia a Hanoi nell’ambito della XVI Giornata del contemporaneo promossa dall’AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) che coinvolge musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea. Contestualmente ha aperto a Casa Italia a Hanoi la mostra delle opere d’arte di tutti e 31 gli artisti vietnamiti che hanno partecipato: l’esposizione è visitabile fino all’11 dicembre.
L’Ambasciata italiana ad Hanoi ha partecipato anche al settimo webinar sulla preservazione storica e sviluppo economico dell’Asean.
Giappone
L’Ambasciata d’Italia a Tokyo ha organizzato un webinar sulla risposta pandemica di Italia e Giappone.
In occasione della Giornata del Contemporaneo organizzata da MAECI, MIBACT e AMACI, l’Ambasciata di Italia a Tokyo presenta online l’opera Trallallero (Nêutte a Bocadàze) dell’artista Luca Vitone.
Torino e la Regione Piemonte dedicano un murales allo scrittore Yukio Mishima (a 50 anni dal Seppuku). Uscito in Italia l’ultimo libro di Murakami, qui una recensione.
Coree
Il 18 dicembre alle ore 9 italiane webinar “Disegnare il futuro. Un nuovo rinascimento per il design italiano”, organizzato da Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura e Agenzia ICE di Seul. I relatori, dopo l’apertura dell’ambasciatore Federico Failla, saranno Ico Migliore, Choi Kyung-ran e Gio Hang Joon.
Taiwan
Due italiani hanno ricevuto in questi giorni alti riconoscimenti per il loro contributo alla società taiwanese nell’ambito sociale e in quello economico. Il primo è un sacerdote, padre Giuseppe Didone, che vive a Taiwan da 55 anni, premiato per il contributo nel campo della salute pubblica e il servizio a favore dell’umanità. L’altro è un casertano, l’Ing. Giuseppe Izzo, impegnato lavorativamente a Taiwan dal 1991,
L’esclusione di taiwanesi dagli incontri delle Nazioni Unite coinvolge anche Trieste, racconta Stefano Pelaggi su Twitter.
Palazzo Serristori a Firenze, uno dei più importanti edifici rinascimentali della città, sarà completante restaurato. Acquistato lo scorso marzo dal gruppo LDC di Taiwan – già impegnato a Firenze nella riqualificazione residenziale di Palazzo Portinari Salviati – il palazzo diventerà sede di prestigiosi appartamenti extra lusso, con prezzi da 2 a 7 milioni di euro.
SPAZIO KATANE
Gli appassionati di Asia conoscono già Katane, la newsletter di Giulia Pompili che da molto tempo ci informa sulle notizie da Asia e Pacifico (chi non è ancora iscritto può porre rimedio qui). Dall’ultima puntata riprendiamo uno stralcio della prima parte, incentrata sugli intrecci tra k-pop (in particolare sulla popolarissima band dei BTS) e politica coreana.
In Corea del sud il servizio militare lo fanno attori, cantanti, idoli di ogni specie: semplicemente si fermano, pubblicano la loro foto su Instagram e come tutti gli altri si fanno fino a venti mesi di caserma, ed è una specie di prestigio, è considerato un buon modello per i ragazzi, il fatto che proprio tutti lo facciano (tutti, tranne le donne, per cui non è obbligatorio. E’ pur sempre una società patriarcale). Le eccezioni al servizio sono pochissime: soltanto gli atleti che vanno alle Olimpiadi possono saltarlo. E il punto è proprio questo: da qualche mese si parla di questi sette ragazzini, delle macchine da soldi in tutto il mondo, che devono fermarsi per mettere la divisa. Specialmente Kim Seok-jin, in arte Jin, che oggi ha compiuto 28 anni ed era al limite dei rinvii. Per mesi il governo di Moon Jae-in ha detto: non se ne parla nemmeno. Anche Jin deve fare il servizio militare, e chissenefrega dei Bts.
Eppure i Bts sono un asset per il governo. Così martedì scorso, in fretta e furia, e in barba a tutte le regole e ai princìpi, il Parlamento sudcoreano ha approvato quella che è stata chiamata la “Bts Law”: una modifica al Military Service Act della fine degli anni Quaranta che permette ai cantanti K-pop il rinvio del servizio militare fino ai trent’anni, quando – penso creda il legislatore – Jin sarà comunque troppo vecchio per gli standard del K-pop. Molti commentatori sudcoreani hanno detto: se è stata fatta questa eccezione, è comunque caduto un muro, un tabù, e probabilmente, con l’Amministrazione più progressista che c’è in questo momento, lentamente qualcosa cambierà anche sul servizio di leva. Intanto i Bts, ancora una volta, e loro malgrado, hanno fatto politica.
AGENDA E SEGNALAZIONI
“Italia e Cina: 50 anni di relazioni” è il titolo del webinar organizzato dal Centro di ricerca sulle Minoranze (Cerm) dell’Università dell’Insubria giovedì 10 dicembre dalle 10 alle 12. L’incontro si apre con i saluti istituzionali di tre professori dell’Università dell’Insubria: Paolo Luca Bernardini, direttore del Disuit; Barbara Pozzo, direttore del Didec; Paola Bocale, direttore Cerm. Segue la presentazione del n. 2/2020 della rivista OrizzonteCina a cura di: Daniele Brigadoi Cologna del Cerm e del Torino World Affairs Institute; Giovanni Andornino, Giuseppe Gabusi e Arianna Ponzini di TOChina Centre dell’Università di Torino e Torino World Affairs Institute.
Nuovo appuntamento targato Associazione Italia-ASEAN, che organizza il webinar “ASEAN, Singapore – UE, Italia: Connettere le economie attraverso finanza e investimenti”, che si terrà online giovedì 10 dicembre 2020 alle ore 11:00. Intervengono Enrico Letta, Presidente dell’Associazione Italia-ASEAN, Filippo Gori (CEO Asia di JP Morgan), Fabrizio Pagani di Muzinich & Co., e Indranee Thurai Rajah dell’ufficio del primo ministro di Singapore. Modera Romeo Orlandi, vicepresidente dell’Associazione Italia-ASEAN.
Sempre giovedì 10 dicembre, altri due appuntamenti. Alle 17 webinar organizzato dal think tank Competere – Policies for sustainable development e intitolato “After China’s 5th Plenum”. Oltre a chi scrive, parteciperanno anche Stefano Sartorio (come moderatore) e Mirko Wormouth di Awesome Capital, cofondatore di China Briefs.
Alle 20,30, invece, Gaia Perini e Federico Picerni intervengono allincontro “Operai e intellettuali: esperimenti di autogestione e margini di manovra” nell’ambito del ciclo “Conosci la Cina prima che la Cina conosca te“.
Tornano gli eventi organizzati da Paraventi Giapponesi, tra workshop e laboratori dedicati come sempre a un ampio panorama di aspetti della cultura nipponica. Qui un calendario degli appuntamenti per il mese di dicembre.
11 dicembre, ore 16.30. L’Istituto Confucio di Napoli organizza l’incontro “Guangzhou Dream Factory – Africans in China”. Presentano Paola Paderni e Maria Cristina Ercolessi dell’Università L’Orientale.
Il 16 dicembre alle 17.30 si parla di Li Kunwu e della sua graphic novel “Mia madre” (qui una mia recensione) in un incontro organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con Add editore. Si terrà online sul canale YouTube dell’Istituto Confucio.
A partire dal 23 novembre, l’Istituto Confucio di Milano pubblica sui suoi account social una serie di contenuti “per chi è curioso di scoprire alcuni aspetti meno conosciuti della lingua e della cultura cinese, ma anche per chi vuole mettersi in gioco e mettere in campo abilità e creatività”.
Si svolge dal 24 novembre al 18 dicembre “Occidente verso Oriente. Cina e Giappone” un ciclo di sei conferenze online per conoscere la cultura dei due paesi. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Art di Bolzano Bozen e vedrà la presenza di esperti e docenti di prestigiose università italiane ed estere.
Letture, visioni, mostre e corsi
Gli appassionati italiani di Asia non possono non seguire il lavoro di add editore, un vero e proprio punto di riferimento per narrativa e saggistica regionali. Tra le ultime uscite, si segnalano in particolare “L’altra storia della Birmania” di Thant Myint-U (che ho recensito qui, con un estratto dall’introduzione) e “Mia madre”, la graphic novel di Li Kunwu con una prefazione di Giada Messetti (qui una mia recensione).
Antonio Moscatello, giornalista di Askanews, ha pubblicato con Newton Compton il libro “101 cose da fare a Tokyo e in Giappone almeno una volta nella vita”.
E’ online FAREASTREAM, la prima piattaforma italiana di cinema asiatico sotto l’egida del Far East Film Festival. Per gli appassionati, un must.
Il 12 novembre ha preso il il via la mostra “Fonda and the Great Journey – Mediterranean myth and reality: Ulysses and Prometheus” del Maestro italiano Lorenzo Fonda, curata da Alberto Mazzacchera. L’esibizione, che rimarrà aperta al pubblico presso il Yuan Art Museum di Pechino fino al prossimo 28 dicembre, è stata organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Pechino e dall’Istituto di Cultura a Pechino.
Tra i vari corsi offerti da Geopolitica.info ce n’è anche uno sulla geopolitica dell’Asia orientale, che avrà una nuova edizione per il 2021.
Di Lorenzo Lamperti*
**Giornalista responsabile della sezione “Esteri” del quotidiano online Affaritaliani.it. Si occupa di politica internazionale, con particolare attenzione per le dinamiche geopolitiche di Cina e Asia orientale, anche in relazione all’Italia
Classe 1984, giornalista. Direttore editoriale di China Files, cura la produzione dei mini e-book mensili tematici e la rassegna periodica “Go East” sulle relazioni Italia-Cina-Asia orientale. Responsabile del coordinamento editoriale di Associazione Italia-ASEAN. Scrive di Cina e Asia per diverse testate, tra cui La Stampa, Il Manifesto, Affaritaliani, Eastwest. Collabora anche con ISPI. Cura la rassegna “Pillole asiatiche” sulla geopolitica asiatica.