Lo scopo dell’expo 2010 è portare la discussione e il confronto tra i paesi presenti a Shanghai, per immaginare la città del futuro, in modo che sia migliore e che consenta una vita più in armonia con la natura di quanto non accada oggi. Di conseguenza, una grande attenzione viene posta sia ai piani generali delle città future, da quella del mondo, a quella relazionale, alla Balancity dei tedeschi, fino alle Happy Street degli olandesi, così come agli elementi che comporranno la città del futuro: tecnologia, trasporti, mobilità.
Non possono mancare quindi i prototipi di auto dei prossimi anni, sostenibili, ecologiche e via sognando. Il padiglione italiano – intitolato la Città dell’Uomo– ha accontentato molti cinesi, completamente innamorati per i brand italiani, presentando in bella mostra nell’esposizione nostrana la prima Ferrari ibrida, verde non solo nel colore. Presentata con serata di gala, la vettura rappresenta una svolta nella produzione di casa Ferrari, strizzando l’occhio ai trend del futuro e allo slogan dell’expo cinese (per altre innovazioni italiane vai su Italian Valley).
Nella competizione ecologica, non potevano mancare i cinesi, padroni di casa e da tempo concentrati a sviluppare creatività, ricerca e sviluppo. Loro ragionano per piani quinquennali e anche di più, ed ecco che il padiglione icaicato di presentare l’idea, Take a drive to 2030, offre in esclusiva mondiale la macchina a forma di foglia fabbricata dalla Faic. Si tratta di Leaf, Ye Zi, in cinese. Ancora un mistero o un’autopia: grazie a pannelli solari e turbine eoliche avanzerebbe nelle strade con l’energia del vento o del sole. Non solo perché andando produrrebbe anche ossigeno nell’ambiente circostante.
In attesa di capire se il futuro sarà della Leaf o della Ferrari Ibrida, nel padiglione del Belgio è presentata la macchina a energia solare prodotta dalla Umicore, da anni già impegnata nella World Solar Challenge, un campionato del mondo per macchine a energia solare che devono percorrere 3 mila chilometri in Australia nel più breve tempo possibile. La Umicore per altro sta utilizzando l’expo come un’ottima vetrina, visti gli accordi siglati con compagnie cinesi per produrre auto catalitiche, a Suzhou.
E dall’Olanda arriva la macchina solare più veloce, nonostante il nome: Nuna Nostalgia, può raggiungere i 145 chilometri orari, facendo incetta di voti e premi come auto ecologica più veloce. In bella mostra l’ennesimo prototipo della Nuna, che il World Solar Challenge, non a caso, l’ha già vinto quattro volte.
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