Con Philip Lote, responsabile della comunicazione del padiglione norvegese all’expo di Shanghai, ci inerpichiamo sul tetto dell’esposizione della Norvegia. Una bella vista, tanta gente in coda per assaporare gli schermi 3d e l’interno del padiglione, ma la nostra attenzione punta su alcuni pannelli solari posti sui lati della struttura.
Il padiglione norvegese si alimenta di energia solare e non solo: quei pannelli vanno ad azionare un macchinario – situato all’interno dell’area espositiva e protetto da vetri – che ripulisce l’acqua piovana, ma anche quella di fiumi e laghi, rendendola potabile. L’acqua, problema così imponente e di cui si è celebrato recentemente il giorno mondiale, specie in Cina negli ultimi tempi costituisce un grande dilemma.
Secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio di Stato che controlla inondazioni e siccità in Cina sarebbero oltre 19 milioni le persone che soffrono di carenza di acqua potabile e sarebbero circa 6 milioni di ettari le aree coltivabili completamente secche nello Yunnan, in Guizhou, Sichuan, Guangxi e Chongqing. La siccità è ormai un pericolo naturale ricorrente negli ultimi anni e ha colpito in tempi diversi e in circostanze diverse, sia nel sud che nel nord del paese per la mancanza di precipitazioni associate anche ai cambiamenti climatici.
“Ogni giorno 6000 bambini muoiono a causa della cattiva qualità dell’acqua e delle condizioni sanitarie. Oltre 1 miliardo di persone sono senza la fornitura di acqua pulita e una fonte sicura e costante di acqua. Questi macchinari prodotti in Norvegia sono di facile trasporto e sono in grado di soddisfare le esigenze di acqua potabile di un villaggio di circa 10 mila persone, a breve partirà un esperimento in India e in Bangladesh, grazie a cooperazione e aiuti internazionali”, afferma Philip Lote.
Il macchinario, alimentato dall’energia solare (consuma dai 4 ai 10 kWh), in grado di estrarre dati costanti sulla qualità dell’acqua e gestibile da remoto, è prodotto dalla Malthe Winjie: hardware proprietario, non è open source, viene presentato nell’ambito delle innovazioni tecnologiche (per quelle italiane visita il sito Italian Valley) che dovrebbero favorire un futuro verde, come recita lo slogan dell’esposizione mondiale di Shanghai.
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