I dipendenti pubblici cinesi prendono molto più in indennità che in stipendi base. Secondo la vulgata comune, questo lascia ampio spazio alla discrezionalità e quindi alla corruzione. Il dato emerge dai bilanci degli organismi statali, che ora sono tenuti a pubblicarli in maniera trasparente. O quasi. Prendi il ministero della Pubblica Sicurezza cinese, quello che in base a recentissime norme dovrebbe occuparsi di ogni campo dello scibile, rendi pubblico il suo bilancio e scoprirai che le indennità pagate ai suoi dipendenti superano di circa sei volte gli stipendi base: un divario allarmante anche per esperti cinesi, che puzza di corruzione a parecchi "li" di distanza.
In base a una norma lanciata dalla precedente leadership è resa più specifica da quella attuale, un centinaio di agenzie dello Stato (ministeri, commissioni, etc) hanno pubblicato i propri bilanci del 2014 sui propri siti web. Un nuovo emendamento alla legge finanziaria cinese specifica inoltre che i numeri non possano più essere grezzi.
Gli 82 organismi statali che hanno finora pubblicato i dati spendono per le retribuzioni 96 miliardi di yuan, solo l’8 per cento del loro bilancio totale.
Tuttavia, l’esborso per le indennità è in media più che doppio rispetto agli stipendi base, scrive il Beijing News.
Il ministero della Pubblica Sicurezza, come si è visto, è il più squilibrato, ma l’Amministrazione generale delle dogane lo segue a ruota (rapporto 5 a 1).
Insomma, a fronte di salari base molto bassi (rispetto alla media dei Paesi sviluppati), si ricorre all’indennità, che però è per definizione uno strumento flessibile, è concessa a discrezione e quindi, presumibilmente, ad arbitrio. È anche così, sostengono gli esperti, che si creano le clientele. I pubblici ufficiali ricevono generalmente indennità per l’alloggio, i trasporti e l’istruzione dei figli.
In base ai bilanci pubblicati, la spesa totale di tutti gli organi dello Stato è stata nel 2014 di oltre 1.200 miliardi di yuan, 2,1 miliardi in meno rispetto all’anno precedente.
Secondo fonti cinesi, la differenza dipenderebbe dalla riduzione delle spese per banchetti ufficiali, viaggi di rappresentanza e auto blu, cioè dalla campagna anticorruzione e "contro le stravaganze" del presidente Xi Jinping.
Se i numeri delle agenzie statali sono ora pubblici – il che per altro non è garanzia di esattezza – restano top secret i redditi dei singoli funzionari, che il "movimento dei nuovi cittadini" dell’avvocato Xu Zhiyong chiedeva di rendere trasparenti negli anni scorsi. Richiesta troppo politica e, soprattutto, proveniente da un’organizzazione indipendente. Il governo procede secondo una propria agenda. Dopo avere represso i "nuovi cittadini", si intende, con ripetuti arresti lungo l’arco degli ultimi due anni.