Il commercio della Cina con i membri dell’iniziativa Belt and Road, di cui l’Italia è il paese a maggior Pil, è aumentato del 19,4 per cento su base annua e ha rappresentato il 33 per cento del commercio estero per Pechino, in crescita di 3,2 punti percentuali.
Le dogane cinesi hanno confermato i dati del commercio tra Pechino e il resto del mondo per l’anno 2022; il valore aggregato delle importazioni e delle esportazioni cinesi ha raggiunto 42 mila miliardi di RMB (circa 6,3 miliardi di dollari) con un incremento in valuta locale del 7,7 per cento anno su anno.
I dati mostrano che le esportazioni sono aumentate del 10,5 per cento a 24 mila miliardi di RMB (circa 3,6 miliardi di dollari), mentre le importazioni sono aumentate del 4,3 per cento su base annua a 18 mila miliardi di RMB (circa 2,7 miliardi di dollari).
La Cina ha confermato per il 2022 che Sudest Asiatico, Europa e USA sono i primi tre partner commerciali, con cui il volume degli scambi è ulteriormente incrementato; del 11 per cento a 975 miliardi di dollari con i paesi ASEAN, del 2,4 per cento a 847 miliardi di dollari con l’Unione Europea e dello 0,6 per cento a 759 miliardi di dollari con gli Stati Uniti.
Se per Pechino l’Europa è l’area con maggiori scambi fuori dal continente asiatico, la Germania è il paese con il maggior valore di trade nella regione, con 227 miliardi di dollari e la Russia è tra i paesi che registrano il più ampio incremento con +43,4 per cento nel confronto 2022-2021.
Nel Far East, la Cina commercia maggiormente con la Sud Corea, il Giappone e il Vietnam, tutti membri della grande area di libero scambio, il Regional Comprehensive Economic Partnership in vigore proprio dal 2022, che include 15 paesi in Asia Pacifico, e con cui Pechino ha aumentato gli scambi nel corso dei precedenti dodici mesi del 7,5 per cento.
Per quanto concerne le aree del mondo in cui il Paese ha incrementato importazioni ed esportazioni in volume aggregato, queste riguardano in primis le regioni emergenti dell’Africa con 11 per cento di aumento per 282 miliardi di dollari e America Latina con il 7,7 per cento di incremento per 485 miliardi di dollari.
Il commercio della Cina con i membri dell’iniziativa Belt and Road, di cui l’Italia è il paese a maggior Pil, è aumentato del 19,4 per cento su base annua e ha rappresentato il 33 per cento del commercio estero per Pechino, in crescita di 3,2 punti percentuali.
L’Italia nei dodici mesi del 2022 ha registrato scambi per 77,8 miliardi di dollari, con un incremento del 5,4 per cento anno su anno, meglio di Germania (-3.1 per cento) e Francia (-4,4 per cento) che hanno avuto un volume maggiore ma delta negativo rispetto all’anno precedente. Roma e Pechino concentrano in particolare i propri flussi commerciali in alcuni ambiti specifici che sono il settore della meccanica, il farmaceutico, il settore tessile e della moda. Per le relazioni economiche tra Italia e Cina nel settore life-style e lusso, si attende un ulteriore incremento nell’anno in corso, in occasione della partecipazione italiana come ospite d’onore alla grande fiera dei consumi che si terrà ad aprile nella città di Hakou capoluogo dell’isola di Hainan ed in base alle stime di Mc Kinsey, che prevedono un incremento del mercato del lusso in Cina fino al 10 per cento nel 2023.
Di Lorenzo Riccardi
[Pubblicato su ItaliaOggi]