La Cina ieri ha espresso ufficialmente la rabbia per una recente visita del Primo ministro indiano Manmohan Singh in una regione di confine al centro di una disputa di lunga data tra i due paesi. “La Cina è fortemente insoddisfatta di questa visita nella regione contestata da parte leader indiano”, ha specificato il portavoce del ministero degli esteri cinese Ma Zhaoxu. “Chiediamo alla nostra controparte indiana di affrontare i problemi con la Cina e non scatenare disordini nella regione contestata e agevolare così lo sviluppo sano delle relazioni Cina-India", ha aggiunto.
Il premier indiano Singh ha visitato Arunachal Pradesh il 3 ottobre per la campagna in vista delle elezioni statali: nessun riferimento alla Cina nei suoi comizi, ma è pur sempre vero che ufficialmente, secondo l’India, la Cina occupa 38.000 chilometri quadrati del suo territorio himalayano.
Dopo la breve guerra del 1962, il confine è rimasto militarizzato ma senza troppe tensioni, soprattutto a partire dal 1996, quando le due parti hanno firmato un patto per mantenere la “tranquillità” delle loro frontiere. Da allora, Pechino e New Delhi hanno effettuato 13 colloqui per la risoluzione di tale problematica, il più recente lo scorso agosto.