Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, si sono scambiati messaggi in occasione del lancio avvenuto nel deserto dei Gobi, del satellite Cses (China Seismo Electromagnetic Satellite) che vede la partecipazione di vari istituti e università italiane.
La stampa statale cinese ha salutato con molta enfasi il lancio del satellite che, stando a quanto comunicato, dovrebbe aiutare a prevenire sismi. Uno strumento, dunque, importante per studi e possibilità di prevenire disastri naturali.
L’Italia ha collaborato con la Cina in questo progetto attraverso lo svillupo di strumentazione e tecnologie da utilizzare a bordo del satellite.
Anche per questo il presidente Mattarella ha scritto un messaggio al presidente cinese Xi Jinping.
«In occasione del lancio del China Seismo Electromagnetic Satellite, ha scritto Mattarella, desidero farle giungere le espressioni della mia soddisfazione per questo importante successo ottenuto grazie agli sforzi congiunti di Cina e Italia. I nostri due popoli possono guardare con ammirazione a questo eccezionale traguardo, frutto della collaborazione tra ricercatori cinesi e italiani nel contesto di un partenariato scientifico bilaterale sempre più solido. Con l’auspicio che la nostra collaborazione nell’impiego dello spazio a fini pacifici possa portare sempre maggiori benefici all’umanità, soprattutto nel delicato settore dell’osservazione e dello studio dei fenomeni sismici, rinnovo sentiti auguri di benessere per la sua persona e di prosperità per l’amico popolo cinese».
A Mattarella non poteva mancare la risposta di Xi Jinping, che ha ringraziato governo e popolo italiano, formulando «anche i miei più sinceri saluti alle istituzioni, alle imprese nonché agli scienziati che hanno contribuito positivamente alla realizzazione del progetto. Negli ultimi anni, le relazioni sino-italiane hanno conosciuto una eccellente tendenza di sviluppo. La mutua fiducia politica e la cooperazione concreta in vari settori si sono approfondite costantemente».
In particolare Xi Jinping ha sottolineato «I proficui risultati conseguiti nel suddetto progetto satellitare, testimonianza del partenariato strategico globale tra Cina e Italia sono utili per elevare la capacità dei due Paesi nel monitoraggio dell’ambiente elettromagnetico della terra, migliorare le previsioni e le prevenzioni sismiche e di conseguenza ridurre le calamità naturali attraverso la tecnologia spaziale. Tale collaborazione servirà lo sviluppo economico e sociale di entrambi i Paesi. Attribuisco grande importanza alle relazioni sino-italiane e desidero lavorare insieme a lei per rafforzare gli scambi e la cooperazione in tutti i settori tra i due Paesi, e approfondire il partenariato strategico globale sino-italiano, al fine di fornire più benefici ai nostri Paesi e ai nostri popoli».
Insomma grandi celebrazioni e promesse, anche se sappiamo bene che nel campo della ricerca scientifica e della cooperazione di ricerca i rapporti tra Italia e Cina sono già avviati da tempo e ottengono importanti riconoscimenti. È sul terreno degli scambi commerciali, della forza dell’economia italiana in Cina e sulle possibilità — sfruttate o meno — fornite dalla Nuova Via della Seta che si misurerà poi davvero lo stato dell’amicizia, non tanto tra i popoli italiano e cinese, quanto tra i governi dei vari Paesi. E l’Italia in questo momento, deve sperare solo che dalle urne esca un governo capace di continuare a intessere relazioni con la Cina.
di Simone Pieranni
[Pubblicato su Eastwest]