(In collaborazione con AGIChina24) La polizia cambogiana ha arrestato Patrick Devillers, l’architetto francese che avrebbe avuto una storia con la moglie di Bo Xilai. I due erano partner in affari. La notizia è arrivata dopo la visita di un alto funzionario cinese. Pechino vuole l’estradizione. Nuovo colpo di scena nella saga di Bo Xilai: la polizia cambogiana ha arrestato Patrick Devillers, l’architetto francese che secondo rumors aveva avuto tempo fa una storia con la moglie di Bo Gu Kailai.
Ma soprattutto Devillers è considerato uno degli uomini invischiati nello scandalo che ha investito l’ex boss di Chongqing, il più grave degli ultimi decenni di storia cinese.
A dare la notizia del fermo è l’agenzia di stampa Afp che cita l’ambasciata francese in Cambogia. “Siamo stati informati dalle autorità cambogiane che il nostro concittadino è stato arrestato” ha dichiarato una portavoce dell’ufficio di rappresentanza.
Poi ha aggiunto: “Al momento i funzionari stanno cercando di capire quali siano le ragioni”.
Il capo della polizia di Phnom Penh, Touch Naruth, ha confermato che “un cittadino francese è stato arrestato due settimane fa”.
Touch si è rifiutato di rivelare ulteriori dettagli, ma ha sottolineato che l’arresto è avvenuto grazie alla cooperazione con la Cina. “Stiamo valutando se consegnarlo alla Cina o alla Francia. Pechino fa pressioni affinché sia spedito nel paese perché è lì che ha commesso offese gravi”.
Ad oggi non è ancora chiaro in che modo e misura Devillers sia collegato alla vicenda di Bo Xilai e dell’assassinio del businessman britannico collaboratore della famiglia Bo Neil Heywood – che forse sapeva troppo – di cui è accusata Gu Kailai.
In un’intervista del mese scorso a Le Monde, l’architetto aveva dichiarato di non aver nulla a che fare con la parabola dell’astro nascente del Pcc né con la morte di Heywood che lui stesso ha definito “una nobile anima”.
Di Devillers non si era parlato per anni nei circoli che frequentava, mentre alla stampa il suo nome era del tutto ignoto fino a qualche mese quando un certo Gilles Hall, un altro uomo d’affari inglese in contatto in passato con Devillers e con Heywood, fece il suo nome alla Reuters.
Nessuna accusa specifica: solo un suggerimento secondo cui il francese e Gu Kailai sarebbero stati amanti.
Secondo alcuni documenti i due avrebbero costituito nel 2000 una società in Gran Bretagna: all’epoca, i due condividevano lo stesso indirizzo a Bournemouth, una cittadina marittima nel sud dell’Inghilterra.
Nel 2006 Devillers registra una società d’investimenti in Lussemburgo, la D2 Properties, usando l’indirizzo della Ang Dao Law Firm, un’azienda di proprietà di Gu Kailai.
I documenti, in qualche misura, mostrano che l’architetto francese e la moglie del politico cinese erano quantomeno partner in affari.
Tempo prima, invece, negli anni Novanta, Devillers era stato assunto – secondo il New York Times – da Bo, che a quel tempo era il sindaco di Dalian, per alcuni progetti civili.
La notizia dell’arresto dell’architetto francese, osserva l’Afp, arriva qualche giorno dopo la visita in Cambogia di He Guoqiang – uno dei membri del Comitato permanente del Politburo, il cuore del potere cinese – durante la quale sono stati siglati accordi multimilionari per la realizzazione di infrastrutture.
“Non è chiaro quale possa esserci qualche collegamento tra la visita di ‘beneficienza’ e l’arresto di Devillers”.
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