Chongqing II: prosegue il mega processo anti mafia

In by Simone

Prosegue il processo dell’anno che ha messo alla sbarra malavitosi, politici e imprenditori di Chongqing. Un intreccio tra politica, mafia e imprese che affascina il pubblico cinese e regala ogni giorno materiale per storie e ritratti di personaggi fino a poco tempo fa considerati insospettabili.

Li Qiang, un uomo d’affari miliardario, è l’ultimo accusato di partecipare ad attività mafiose. Considerato il secondo uomo più ricco del distretto Banan, Li è stato deputato al Congresso del popolo della città fino al suo arresto alla fine di giugno.

Il processo, che secondo quanto riportato dai funzionari locali potrebbe durare solo cinque giorni, mira a inchiodare Li Qiang come capo della banda. Ammanettato e infagottato nella camicia arancione dei detenuti, sguardo basso, come il suo morale, Li  ieri è stato portato davanti alla Corte. “Il processo è iniziato troppo presto, i miei avvocati hanno bisogno di più tempo per raccogliere le prove”, si è lamentato Li, 51 anni.

L’imprenditore si trova ad affrontare accuse decisamente pesanti: organizzazione e gestione di banda criminale, gestione d’impresa illegale, l’occultamento di documenti, corruzione ed evasione fiscale. Gravi accuse agli occhi della legge e del popolo cinese. Li ha ammesso la gestione delle imprese illegali e l’occultamento di documenti, ma si è dichiarato non colpevole per le accuse di criminalità organizzata.

L’uomo d’affari sarebbe stato la mente dello sciopero di massa che coinvolse circa 8000 tassisti nel mese di novembre dello scorso anno. Proprietario di una delle cinque compagnie di taxi in città, non solo avrebbe ordinato agli autisti di smettere di lavorare, ma avrebbe anche inviato per le strade di decine di “mafiosi” per distruggere i taxi e picchiare i conducenti che si fossero rifiutati di partecipare allo sciopero. Proteste analoghe sono state attivate in altre città nel sud della Cina, come Sanya, Hainan, Guangzhou e Chaozhou nel Guangdong. Alcuni osservatori temono che l’eliminazione di Li nel settore potrebbe lasciare spazio ad altri gruppi criminali.

Tre altri funzionari saranno processati insieme a Li: Xiao Qinglong, direttore amministrativo delle comunicazioni e dei trasporti del distretto di Shapingba, Jiang Hong, direttore dell’amministrazione dei trasporti  e Chunyan Jiang, ufficiale presso l’ufficio delle petizioni e dei ricorsi del governo municipale della città.

Tra i 31 imputati c’è anche Wu Shuqin, la moglie di Li e i suoi due fratelli: sono accusati di omicidio e sequestro di persona. Un processo pubblico, ridondato dai mezzi di comunicazione: è il segnale del governo per sottolineare le proprie attività contro la corruzione, considerato il principale problema che affligge la società cinese.