Tanti sono i motivi per cui oggi gli occhi del mondo sono puntati sul gigante asiatico, alcuni macroscopici: i numeri, le potenzialità del mercato, gli iperbolici record del Singles Day. Alcuni invece sono decisamente meno evidenti; come l’innovazione tecnologica, qualitativa e produttiva, che oggi detta i ritmi al mercato globale, compreso quello dei paesi occidentali.
La Cina è una nazione votata al futuro, e il collante della nuova narrazione “Made in China” è il web. La Repubblica Popolare è il Paese più connesso al mondo, dove il 5G comincia ad essere una realtà in città come Shanghai, Pechino o Chongqing. Alibaba ha inaugurato il suo “Future Hotel” ad Hangzhou, il primo hotel completamente automatizzato nasce in Cina grazie al gigante del commercio che ora avanza nell’applicazione delle tecnologie IoT.
La Cina è una cashless society dove i pagamenti online sono all’ordine del giorno. Perchè uscire con il portafogli, quando il cellulare è il tuo “salvadanaio”? Alipay o Wechat Pay sono le app che dominano il fintech, utilizzate anche per fare transazioni minime di un centesimo di euro. Persino i templi o i mendicanti hanno i propri QR code per ricevere offerte o elemosina.
Il web sostiene anche il riscatto tecnologico cinese. Negozi online, servizi logistici interamente automatizzati, store di nuova concezione con personal shopper analogici e molto altro. Pechino viaggia a bit velocissimi, e l’Occidente fatica a stare dietro.
L’ Intelligenza Artificiale è entrata a gamba tesa nella quotidianità dei cinesi, cambiando e semplificando radicalmente la vita dei cittadini.
Dai pagamenti digitali alla prima “smart highway” con asfalto fotovoltaico che sarà inaugurata nel 2022, fino al drone stradale anti infrazioni, queste alcune delle novità che saranno introdotte sulle strade della Repubblica Popolare. Tuttavia l’utilizzo dell’hi-tech e IA non si ferma qui.
Negli ultimi anni il Governo Centrale ha investito nelle nuove tecnologie, servendosene anche per semplificare alcuni iter burocratici.Esempio lampante l’utilizzo di WeChat nei tribunali cinesi. Il Dipartimento di Giustizia di Pechino ha infatti adottato WeChat come archivio telematico e presentare le cause in via telematica. Il progetto mira a sostituire gli ID rilasciati dal governo statale, snellendo così la velocità burocratica. Le parti in una causa legale possono presentare documenti, verificare la loro identificazione e pagare le spese legali attraverso la piattaforma di WeChat dedicata ai servizi di perseguimento penale gestita dal tribunale di Haidian di Pechino.
Riconoscimenti facciali ed operazioni chirurgiche che con ologrammi. Sembra di essere in un film di fantascienza, ma è la realtà. Non solo QR code, il prossimo passo per pagare i nostri acquisti sarà semplicemente passare sotto una telecamera, sorridere, convalidare il pagamento ed uscire. E’ questa la filosofia ditelo alla tecnologia “Smile and Pay” di Alibaba. Il colosso di Hangzhou presentò in anteprima due anni fa il suo nuovo concept store, ma voci di corridoio provenienti da Hangzhou, rivelano che dall’anno prossimo il primo “Smile and Pay” fisico sarà operativo.
Che l’utilizzo della tecnologia del riconoscimento facciale stia divenendo quotidiana in Cina è un dato di fatto. Una realtà non solo circoscritta al mondo del business e delle vendite. Dobbiamo ritirare un biglietto aereo? Nei maggiori aeroporti cinesi le principali compagnie aeree del Dragone hanno installato apposite “torrette” che, una volta scannerizzato il viso del passeggero, stamperanno il biglietto ed eviteranno all’avventore file ed attese indesiderate al banco check-in.
Nell’aeroporto di Xian sono stati installati pannelli informativi la cui telecamera, una volta riconosciuto il volto del passeggero, darà informazioni sullo stato del volo e del gate di imbarco. Tante sono ancora le novità che quotidianamente vengono riportate sui social o giornali cinesi circa l’impiego di questa tecnologia.
Rimangono certo le implicazioni di come era verrà utilizzata in materia di sicurezza e ordine pubblico. Con orgoglio la polizia di Pechino ha messo online un video dove illustrava il nuovo “esercito” di telecamere intelligenti capaci, in una frazione di secondo, di proiettare vita, morte e miracoli del soggetto identificato. Coercizione? Per ora la popolazione cinese non sembra porsi troppe domande.
A leggere alcune notizie proveniente dalla Cina sembra di vivere in un mondo fantascientifico. E’ dal Dragone, precisamente a Fuzhou, nella provincia del Fujian, infatti che è avvenuto il primo intervento chirurgico al mondo al cuore con ologrammi in 3D. Ma questo è solo la punta dell’iceberg di come l’IA stia cambiando anche il settore della medicina in Cina.
E’ tuttavia nel campo della logistica che la Cina la fa da padrone. Da JD a Cainiao, i veicoli intelligenti conquistano la scena. Ed ora arrivano anche su strada grazie al 5G.In Occidente, quando viene lanciato un servizio innovativo legato a digital, e-commerce e logistica, è probabile che la cosa sia stata sperimentata molto prima da uno dei giganti del tech cinese.
Anche le grandi rivoluzioni legate alle tecnologie produttive, oggi, raggiungono la sponda asiatica del Pacifico prima di raggiungere l’America e il blocco occidentale. La robotica è tra queste. E Cainiao Logistics, braccio logistico di Alibaba, è riuscita a fare di questo settore il suo fiore all’occhiello. “I clienti cercano una consegna sempre più veloce, migliore, ecco di cosa ci stiamo occupando”, ha dichiarato il vice presidente di Cainiao Ben Wang.
Cainiao ha recentemente aperto il più grande magazzino automatizzato in Cina – nonché uno dei più grandi al mondo – nella città orientale di Wuxi, Jiangsu. Questo fa parte del primo Future Park dell’azienda, un complesso logistico gestito da applicazioni Internet of Things, big data, edge computing e intelligenza artificiale per aumentare l’efficienza nel processo di spedizione. Alimentato dalla connettività IoT, Cainiao utilizza 700 robot dalla guida automatizzata (AGV) per evadere gli ordini. Il sistema intelligente indirizza autonomamente gli AGV a guidare, caricare e scaricare le merci, mentre in contemporanea pianifica i percorsi migliori per distribuire i pacchi ed evitare la collisione.
“I robot consentono di processare il 50% in più di ordini entro un determinato periodo di tempo rispetto a un magazzino tradizionale”, ha dichiarato Cainiao. Ad ulteriore supporto c’è anche il programma Sky Eye, un sistema di monitoraggio video basato su cloud che verrà utilizzato dai partner logistici di Cainiao. Anche JD non è da meno. Tra droni portapacchi e self-driving delivery, il numero due dell’e-commerce cinese investe milioni ogni anno nella logistica.
La Cina è aprissita anche nel settore dei veicoli a guida autonoma. Tianjin, Shenzhen o Chongqing sono alcune delle prime città ad avere su strada veicoli pubblici a guida autonoma intelligente.
E il paese investe anche sui giovani. Come scritto dal NYT : “Il sogno americano vive ora in Cina”. La Cina investe nei giovani talenti, nella ricerca ed istruzione. Il numero di laureati in settori chiave è nettamente superiore rispetto a quello di Giappone o Stati Uniti, per non parlare delle agevolazioni che Pechino da a chi proviene dai ceti meno abbienti. Come riporta il giornale americano, tra un giovane cinese e americano, provenienti da famiglie poco agiate, sarà il ragazzo cinese ad avere più possibilità di successo e riscatto sociale. Il progresso tecnologico ha anche radicalmente cambiato il mercato del lavoro cinese. Tra le posizioni più ricercate vi è proprio quello dell’ingegnere specializzato in Intelligenza Artificiale.
Cosa è quindi la Cina? Oggi c’è bisogno di raccontare una Cina nuova: la Cina 2.0, non più l’anacronistica “fabbrica del mondo”. Un paese che corre e che ha in seno ancora profonde contraddizioni interne da risolvere. Il mondo occidentale pensava di poter cambiare la Cina, ma è il Dragone ad avere influenzato il mondo sotto ogni settore. Adesso l’Occidente copia i trend Made in China. Intelligenza artificiale, robotica, fintech e molto altro sono solo alcuni dei segmenti dove il Dragone primeggia. Tuttavia, il gigante cinese ha ancora un gap tecnologico importante in settori strategici quali aerospazio e alta tecnologia. Un dislivello che negli ultimi anni si è ridotto notevolmente. Ad oggi è lecito chiedersi: avverrà mai un sorpasso?
Leggi la versione originale dell’articolo
di Cifnews 雨果网
Cifnews 雨果网 è il primo media cinese specializzato nel cross-border e-commerce. Siamo il principale network editoriale ed organizzatore di eventi nel settore in Cina. La mission di Cifnews è quella di raccontare oltre Muraglia il mondo tech, digital e l’innovazione tout court del nuovo “Made in China”, un mondo ancora sconosciuto al grande pubblico occidentale. Le nostre attività principali sono il publishing, la formazione online & offline e le fiere di settore, con il nostro format di eventi dedicato ai professionisti dell’import ed export con la Cina – CCEE (Cifnews Cross-border E-commerce Exhibition). Fondato nel 2013, Cifnews è basato a Xiamen, nel Fujian. Nel 2017 è stato creato l’International department, con uffici a Padova (Italia) e Los Angeles (California).