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Il Tianxia e il sogno imperiale di Xi Jinping

In Cina, Relazioni Internazionali by Alessandra Colarizi

A pochi mesi dalle accuse in cui il segretario alla difesa Usa Mattis ha parlato di un nuovo “sistema tributario” in Asia, lo stesso presidente cinese Xi Jinping in occasione del quinto anniversario della Belt and Road ha rispolverato un concetto d’epoca imperiale che implica una sottomissione degli stati satellite regionali: quello di Tianxia (tutto ciò che è sotto il Cielo). Come spiega in un recente studio del Merics Didi Kirsten Tatlow, il partito comunista sta attingendo alle norme di epoca imperiale per consolidare la propria legittimità, compreso il concetto di jimi (“premi e punizioni”) utilizzato nella gestione delle relazioni con i paesi “vassalli”. In quest’ottica va letta tutta la campagna di rivalutazione della tradizione cinese lanciata da Xi appena assunto il mandato (“Celeste”).

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Madagascar, vecchie e nuove diaspore cinesi a confronto

In Cina, Relazioni Internazionali by Nicoletta Ferro

Adagiata su 2 delle 12 colline reali, Antananarivo, Tana per i locali, si contende lo spazio con distese di risaie e laghi. Il caos é quello tipico delle metropoli africane ma con qualcosa di diverso, quella discendenza asiatica (indonesiana e malese) che è evidente camminando per le strade ed é parte integrante del DNA di un paese, laboratorio di unicità umana e naturale, e che vale a farne un unicum nel continente africano e oltre.

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Diplomazia a colpi di reperti

In Cina, Cultura, Relazioni Internazionali by Alessandra Colarizi

Da quando la Cina ha scoperto la cultura della conservazione dei beni storico-artistici il settore è diventato immediatamente laboratorio d’incontro tra il gigante asiatico e il resto del mondo. La tradizione archeologica in Cina si fa risalire al 1921, quando lo svizzero Johan Gunnar Andersson sbalordì la Repubblica popolare ipotizzando che la civiltà cinese avesse origini più occidentali di quanto non si credesse allora. La scoperta stuzzicò la fantasia degli accademici cinesi e da quel momento fino all’istituzione del governo comunista gli studi archeologici furono terreno di proficui scambi con l’estero