Le Filippine sono diventate il secondo paese al mondo a lasciare la Corte penale internazionale dell’Aia. Lo scopo è quello di proteggere Rodrigo Duterte da una possibile investigazione. Ma il giustiziere non è ancora salvo.
L’informazione a domicilio in Giappone
Il muro dell’informazione. Intervista a Shinichiro Kumagai, direttore della rivista mensile di politica internazionale Sekai (Il Mondo), sul mercato editoriale in Giappone
L’infrastruttura culturale degli hanbaiten
Edicola a domicilio e non solo. Anche servizi per anziani e famiglie. I giornali in Giappone sono una vera e propria infrastruttura culturale quotidiana
Fumata nera tra Kim e Trump
L’atteso meeting tra Kim e Trump si è conlcuso con un nulla di fatto. Troppe ancora le aree di disaccordo. Ma le due versioni dei fatti non coincidono
E’ crisi tra India e Pakistan
New Delhi rivendica la distruzione di un campo dei terroristi di JeM. Ma Islamabad nega: la contraerea pachistana ha costretto i caccia alla fuga. Festeggiamenti splatter in India, i negozi regalano coupon
Okinawa dice no alle basi americane
Le basi americane di Okinawa ospitano la gran parte delle forze americane in Giappone – tra trenta e quarantamila militari, circa il settanta per cento del totale
Il misterioso caso di Jo Song-gil tra Italia e Nord Corea
La vicenda della figlia dell’ex ambasciatore nord coreano sparito a Roma, si inserisce in un disegno più ampio che vede grandi cambiamenti. Il riavvicinamento tra le due Coree e l’imminente secondo incontro tra Kim e Trump potrebbero avere influenzare gli eventi “italiani”
Lo Sri Lanka cerca nuovi boia
A inizio febbraio, il presidente Maithripala Sirisena ha annunciato la ripresa delle esecuzioni per impiccagione nei casi di narcotraffico, mettendo fine a una moratoria che durava dal 1976. Il modello seguito è quello controverso della guerra alla droga condotta dalle Filippine.
India, cronaca di un delitto annunciato
L’omicidio di un ispettore corrotto il giusto, le paure di una donna e l’insistente apparire di televisioni e “menù” dello smartphone.
I misteriosi rapimenti che scuotono le relazioni tra Tokyo e Pyongyang
Tutt’oggi il rapimento di un numero imprecisato di giapponesi continua a turbare le relazioni tra Giappone e Corea del Nord. Tokyo riconosce diciassette casi certi. Le organizzazioni dei parenti delle vittime si spingono a ipotizzare qualche centinaio di rapimenti. Il mandante, lo stato della Corea del Nord, è uscito allo scoperto in una spettacolare ammissione nel corso di un incontro ufficiale con i rappresentanti delle autorità giapponesi il 17 settembre 2002 a Pyongyang e ne ha riconosciuti tredici per bocca dell’allora leader Kim Jong-Il, ma non ha saputo, o voluto, fornire informazioni decisive sul destino di tutti i sequestrati.
Antonio Fiori: ” Kim ha una strategia chiara”
In vista del prossimo e probabile summit tra Kim e Trump, intervista con Antonio Fiori, esperto di Coree e professore associato di storia e istituzioni dell’Asia a Bologna e a adjunct professor presso la Korea University di Seul
Filippine, nasce il Bangsamoro autonomo
Due bombe nella cattedrale di Jolo provocano 20 morti e 70 feriti. Rivendica l’Isis. Passaggio storico per l’ex Mindanao musulmano, da decenni teatro di rapine e conflitti con il governo centrale
Filippine, i mususlmani ottengono più autonomia
A Mindanao si è tenuto un referendum storico per l’autonomia del Bangsamoro. Il Moro Islamic Liberation Front ha da tempo abbandonato le mire indipendentiste, ma è solo con Duterte che il dialogo è sfociato in un accordo.
La Cina e il mosaico coreano
Mentre la Corea del Nord parla con gli Usa per un nuovo incontro con Trump e attende l’ufficializzazione della prima visita in Corea del Sud, il leader di Pyongyang è nel Paese della Grande Muraglia con la solita delegazione di funzionari per una missione “segreta”. Segno che la Cina continua a costituire un tassello fondamentale nel mosaico coreano
La vittoria delle donne indiane contro l’estremismo hindu
Due donne mestruate sono entrate per la prima volta in un tempio hindu in Kerala, supportate dal governo locale di sinistra e da una mobilitazione che ha infuriato gli estremisti e Modi