Jin Xing, 49 anni, vanta un passato da colonnello dell’esercito popolare di liberazione, a cui ha aderito in tenera età. Ha studiato danza tra Bruxelles e Roma, acquisendo notorietà fino in America con il nomignolo “the Chinese genius”. Poi la rinascita: Jin torna in Cina per cambiare sesso. Da donna sposa un imprenditore tedesco e apre la prima compagnia di danza privata della Cina
Cina e Stati Uniti fanno schizzare la spesa militare
È quanto emerge dal report Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), istituto internazionale indipendente specializzato in peace studies: l’anno scorso la spesa mondiale destinata alla Difesa ha raggiunto la cifra astronomica di 1,82 trilioni di dollari. Un record dall’inizio delle serie storiche nel 1988
Le origini delle mobilitazioni di massa
Per la prima volta un movimento di opinione partito dal basso ebbe un effetto sulle classi al potere, al punto da favorire la liberazione dei leader della protesta e spingere i delegati di Pechino a Versailles a non firmare il Trattato
La trasmissione della memoria e i suoi tradimenti
L’atteggiamento complessivo delle potenze occidentali nei confronti della Cina contribuì non poco a smorzare gli entusiasmi di molti tra gli intellettuali cinesi che avevano guardato con interesse, se non con entusiasmo all’Europa e agli Stati uniti
Del 4 maggio sopravvive solo il nazionalismo
Un vecchio dilemma assilla Pechino: celebrare lo storico evento a cui la leadership comunista deve le proprie basi politiche e ideologiche o relegarlo nell’oblio per aver inaugurato una stagione di proteste studentesche in grado di sovvertire l’ordine costituito? Proseguiamo con il nostro speciale dedicato al centenario del movimento del 4 maggio
L’addio di Akihito
«Ringrazio il mio popolo». L’imperatore ha abdicato, in un clima di festa e qualche scontro animato dall’ultradestra. Lascia in eredità pacifismo e umanità. Oggi gli succede il figlio Naruhito
Quel 4 maggio 1919
In occasione del centenario del Movimento di nuova cultura proponiamo una serie di approfondimenti sul significato storico e politico che l’evento continua a ricoprire nella Cina di oggi
Le tariffe tra Cina e Usa minacciano l’Amazzonia
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, un’area grande quanto la Grecia di foresta potrà essere riconvertita a uso agricolo se il Brasile e gli altri Paesi esportatori dovessero decidere di approfittare delle tariffe del 25% imposte da Pechino per rimpiazzare le importazioni di soia americana, crollate del 50% lo scorso anno
Basso porta la Cina sul palcoscenico romano
Un’intervista a Sergio Basso, sinologo, regista e curatore della tre giorni al teatro Vascello di Roma dal 2 al 5 maggio
L’autorità imperiale dalle riforme Meiji ad oggi
In occasione dell’abdicazione dell’imperatore Akihito- che si terrà oggi 30 aprile – proponiamo un’intervista allo studioso Shirai Satoshi autore tra gli altri di “Teoria della sconfitta permanente: l’essenza del dopoguerra giapponese”.
Conte scopre la Belt and Road
Conte cerca di capire cosa significhi il “memorandum of understanding”, firmato e venduto come un accordo commerciale da Roma, ma concepito fin da subito come politico da Pechino
La lunga corsa della Cina
Con le aperture del governo italiano al grande progetto cinese “One Belt One Road”, abbiamo assistito a un dibattito su vasta scala riguardo le strategie e le intenzioni della politica estera cinese. Ci pare perciò utile, in questo contesto, riproporre un lungo e fondamentale intervento in due parti, “La lunga corsa della Cina”, pubblicato da Angela Pascucci fra il 2008 e il 2009 per Cartografare il presente, centro di ricerca sulle trasformazioni geopolitiche in atto. Benché siano passati circa dieci anni da quel contributo, forse oggi più che ieri capire la politica interna ed estera cinese significa capire le mille diramazioni dello “sviluppismo” perseguito dalla dirigenza cinese.
Il balletto diplomatico porta Kim in Russia
La trasferta si inserisce in una controffensiva diplomatica volta a rafforzare la posizione di Pyongyang al tavolo delle trattative con gli Stati Uniti dopo l’ultimo fallimentare incontro con Trump. Fino ad oggi le limitate possibilità economiche di Mosca hanno fatto sì che la Cina si sia imposta come primo partner commerciale del Nord
Nuova girandola diplomatica tra Asia ed Europa
Storico incontro tra Kim e Putin; Abe in Italia (e Francia, Belgio e Slovacchia); il premier Conte sarà a Pechino al secondo summit della nuova via della seta
Belt and Road: In vista del forum, aumentano i partner
Ci sarà anche l’Italia. Il volume degli scambi di beni tra la Cina e i paesi e le regioni lungo la nuova via della Seta avrebbe superato i seimila miliardi di dollari nel periodo compreso tra il 2013 e il 2018