Dopo aver creato il concetto di cybersovranità, adesso Pechino ne sta riscrivendo i confini con intenti securitari e nazionalistici
I guai di Amazon in Cina. E non solo.
L’inchiesta sulle mazzette sarebbe l’ultimo di tutta una serie di scandali che la compagnia di Jeff Bezos ha dovuto affrontare nel paese asiatico, tra cui la lotta contro recensioni false e la vendita di prodotti contraffatti. Dal 2015, Amazon ha intrapreso una lunga lista di azioni legali contro le frodi online e ha denunciato oltre 1000 entità collegate alla creazione di profili e recensioni fake sul sito
Okinawa e il figlio del marine che non vuole basi Usa
Denny Tamaki, figlio di un marine americano, ha vinto come candidato indipendente le elezioni provinciali di Okinawa con una piattaforma anti-base americana e anti politica di militarizzazione di Abe. Quella della base americana a Okinawa è la questione con riflessi più importanti di politica estera sul tavolo, ma non è stata la sola a decidere il confronto
Cartellino Rosso – Nel mondo delle curve cinesi
Osservando il calcio cinese da lontano, si può commettere l’errore di considerarlo come un movimento privo di cultura, nel quale l’unico motivo di interesse per il pubblico è quello di vedere giocare (non sempre bene) le stelle straniere militanti nella propria squadra.Ci si sbaglia, perché anche in Cina il calcio nasconde sottoculture, spesso espressione di posizioni politiche alternative ed è perciò un’ottima lente per leggere quello che succede nel paese reale.
Taiwan nel mirino degli hacker cinesi
Secondo le rivelazioni della FireEye, azienda statunitense di sicurezza di reti informatiche, negli ultimi anni si è registrato un netto incremento del numero degli attacchi di hacker con sede in Cina, fino ad arrivare a 40 milioni di attacchi cibernetici al mese.
Prezzo dell’oro e dote, un legame mortale
Un legame agghiacciante quello rivelato da uno studio di tre economisti indiani dell’Università di Essex. Secondo gli studiosi, esisterebbe infatti una relazione di causa effetto tra l’andamento del prezzo dell’oro sui mercati globali, l’incremento degli infanticidi femminili e la diminuzione della natalità femminile in India.
Ride bene chi ride ultimo
Accuse di razzismo e una presunta aggressione della polizia contro cittadini cinesi minacciano le relazioni diplomatiche tra Cina e Svezia
Le vite a punti dei cinesi all’ombra del Partito
Entro il 2020 Pechino perfezionerà il sistema dei «crediti sociali» per una società virtuosa. Nella città di Suining si è sperimentato il sistema: ogni cittadino parte con 1.000 punti che può perdere o recuperare attraverso il suo comportamento «sociale»
I costi ambientali della carne di maiale
Con il miglioramento della qualità della vita, nelle ultime quattro decadi il consumo di carne oltre la Muraglia è aumentato in maniera esponenziale dai 10 chili l’anno per persona del 1980 ai 54 chili registrati nel 2013. E con l’allevamento intensivo sono proliferate pratiche di smaltimento occulte
L’esercito giapponese e la crisi demografica
Dal 2014 l’esercito non riesce a raggiungere le quote di reclutamento previste, ma il Sol Levante è costantemente minacciato da centinaia di missili nordcoreani. Considerata l’incostituzionalità della coscrizione obbligatoria, rimangono aperte due strade: reclutare più donne e innalzare l’età massima per le nuove leve
Dietro gli Ombrelli le preoccupazioni per il “modello Cina”
Nel variegato movimento Occupy, dove la leadership originaria è stata scavalcata dall’attivismo degli studenti, non c’era solo la richiesta di una liberaldemocrazia compiuta. Quello era il punto di partenza. Più nel profondo, c’era la paura che un legame sempre più stretto con la Cina finisse per amplificare ulteriormente la diseguaglianza sociale in un paradiso del capitalismo realizzato che da sempre ha costruito le sue fortune sulla deregulation, la mancanza di freni. China Files rispolvera i propri archivi per commemorare il quarto anniversario della rivoluzione degli Ombrelli, cominciata il 26 settembre 2014
Il futuro di Hong Kong
Con l’approssimarsi del 2047 (e la scadenza della concordata autonomia), è soprattutto il futuro della regione amministrativa speciale a stare a cuore alle nuove generazioni. Quelle che come Joshua Wong sono cresciute in una Hong Kong già “cinese”, affetta da un’inguaribile crisi abitativa e prospettive di lavoro in peggioramento. Tutti elementi di contorno che hanno concorso a fomentare la mobilitazione degli Ombrelli. China Files rispolvera i propri archivi per ricordare le proteste cominciate il 26 settembre 2014
La sconfitta di Pechino nelle Maldive
La sconfitta di Yameen chiude un periodo burrascoso per le Maldive. Bocciato anche un modello di sviluppo dipendente da Pechino, che rischiava di far finire Male nella trappola del debito. E la vittoria dell’opposizione sostenuta dall’India riapre la partita geopolitica tra giganti
Come è cambiata la libertà di espressione ad Hong Kong
Una crescente pressione politica, seppur indiretta, si è registrata nel corso dell’ultimo quinquennio, durante il quale Pechino ha cercato di limitare l’indipendenza della macchina mediatica di Hong Kong. L’Apple Daily, il tabloid che spesso pubblica editoriali e articoli contro il governo centrale e in favore delle proteste del movimento democratico, ha visto ridursi dal 2013 gli introiti pubblicitari: HSBC, Hang Seng, Standard Chartered, e altri istituti bancari hanno optato per un mancato rinnovo delle pubblicità sulle pagine della rivista per evitare di ledere i legami e gli interessi economici con il Dragone
La questione Uigura entra a gamba tesa nel calcio
Mirahmetjan Muzepper (木热合买提江·莫扎帕) è un giovane calciatore incluso nella lista dei 24 stilata dall’allenatore della Nazionale Cinese Marcello Lippi, in occasione delle amichevoli del 7 e 10 settembre contro le rappresentative di Qatar e Bahrain. Cosa c’è di così eclatante in questa convocazione? Tutto, perché Mirahmetjan Muzepper, classe ’91, è un cinese di etnia uigura, nato e cresciuto nella provincia autonoma dello Xinjiang.