La Cina continuerà il suo processo di riforma economica nonostante i pericoli, ma non cambierà il proprio sistema politico né permetterà ad altri paesi di dettare la propria agenda interna. In occasione del 40esimo anniversario delle riforme Denghiane, Pechino conferma la validità del “socialismo con caratteristiche cinesi”. Ma la vera star è Xi Jinping.
Le riforme cinesi compiono 40 anni
Nel dicembre 1978 Deng Xiaoping lanciava l’epoca delle riforme e aperture trasformando il paese nella seconda potenza mondiale. Negli anni ’80 furono dismesse le aziende di stato, fulcro dell’industrializzazione nel periodo maoista
Il “soft power” cinese ammalia l’Africa
In Africa, a subire il fascino dell’influenza “soft” di Pechino sono soprattutto le nuove generazioni. Quelle che un giorno guideranno il terzo più grande continente del mondo. Proprio come Mnangagwa negli anni ’60 del secolo scorso divenne, appena ventenne, tra i primi leader dello Zimbabwe a ricevere un training militare oltre la Muraglia quando Mao Zedong mirava ad esportare il comunismo a sostegno dei movimenti indipendentisti dell’Africa in balia del colonialismo occidentale.
La lotta di classe nella Nuova Era
Alcuni studenti che avevano solidarizzato con gli operai di una fabbrica di Shenzhen sono “spariti”. Il mondo del lavoro cinese è in trasformazione e questi conflitti sono un problema decisivo per la “nuova era” del presidente
Anche Tokyo avrà le sue portaerei
Da quando il Giappone a bordo di una portaerei – la statunitense U.S.S. Missouri – ha firmato la sua resa alla fine del secondo conflitto mondiale, nessuna nave di questo tipo è stata più posseduta dalla marina giapponese
Compagn* queer. Il linguaggio omosessuale in Cina (Seconda Parte)
Il vocabolario LGBT cinese non si esaurisce con tongzhi. Le lesbiche, per esempio, si definiscono nü tongzhi (compagne) oppure lala, tratto da Lazi, protagonista lesbica del romanzo Eyu shouji (Note di un coccodrillo) dell’amata scrittrice omosessuale taiwanese Qiu Miaojin. Tutto questo è il frutto di una forte e irrinunciabile esigenza di produrre un nuovo linguaggio, in una specie di riedizione contemporanea della “rettifica dei nomi.
Cartellino Rosso – Accordi con il Qatar, guardando al mondiali del 2022
L’affermazione del calcio in Cina passa anche dagli accordi bilaterali che Pechino ha, negli anni stretto con numerosi paesi. L’ultimo con il Quatar, in vista del Mondiale del 2022. A rimanere fuori dai giochi ormai solo la FIGC italiana che è l’unico grande ente del calcio europeo a non aver siglato alcun tipo di accordo con la Chinese Football Association.
Giappone, la costituzione pacifista ormai è una formalità
Varate a Tokyo le nuove linee guida sulla difesa che prevedono lo sviluppo di forze militari “multidimensionali”. Cardine del piano l’acquisto di F35, venendo incontro alle lamentele di Trump. Dura la risposta cinese. Abe ormai ha superato la Costituzione pacifista, senza riformarla
Professione Cina – Fotografare il cambiamento
Le grandi trasformazioni avvenute in Cina negli ultimi vent’anni hanno stimolato professioni artistiche e innovative come la fotografia. In un contesto dove la società è continuamente ridefinita dall’incessante sviluppo economico e le contraddizioni emergono con frequenza, gli obiettivi dei fotografi di tutto il mondo hanno trovato un luogo ideale da immortalare.
Compagn* queer. Il linguaggio omosessuale in Cina
Con le riforme economiche di Deng iniziò un processo di depoliticizzazione dell’apparato statale che colpì anche il linguaggio. Il termine tongzhi (il compagno rivoluzionario dell’epoca maoista) venne così adottato dalla comunità LGBT cinese, mantenendo la doppia identità semantica che lo connota ancor oggi.
Cartellino Rosso – Il calcio cinese ancora lontano dagli obiettivi
Non ricorderemo il 2018 come un anno di svolta per il calcio cinese, anzi, siamo ancora al punto di partenza e per certi versi, si è anche fatto qualche passo indietro analizzando le prestazioni della Nazionale e dei Club.
Peng-Chun Chang, il contributo cinese alla Dichiarazione Universali dei Diritti Umani
Peng-Chun Chang é una figura dimenticata della storia cinese: filosofo, drammaturgo e diplomatico sui generis, partecipò attivamente alla stesura della Dichiarazione dei Diritti Umani – di cui si celebra oggi il 70simo anniversario – permeandola di principi confuciani.
Nuove vecchie ferite tra Tokyo e Seul
Una sentenza della Corte Suprema di Seul che condanna due grandi aziende giapponesi per i lavoratori deportati durante l’occupazione e la questione irrisolta delle comfort women, riapre la frattura fra Tokyo e Seul. E anche i media nipponici si adeguano a un lessico revisionista
Gli effetti economici e sociali delle monoculture di soia
Produrre e realizzare un documentario su quattro continenti, Cina, America, Mozambico e Brasile, è un’impresa molto complessa, a volte impossibile, in Italia. “Soyalism” è stato scritto diretto e girato da Stefano Liberti e da Enrico Parenti per far luce sulle monoculture di soia e sul loro effetto sull’ambiente e sull’economia a livello locale e globale.
Professione Cina – Sinologo, un ponte tra culture
Il recente affaire D&G, il pasticcio combinato dagli stilisti italiani alla vigilia di un importante show/sfilata a Shanghai, e che è ad oggi già costato 30 milioni di euro in perdite sul mercato cinese e una figuraccia globale, ha sollevato una serie di questioni.