I MIGLIORI
PAULINHO (MVP)
19 Gol e 6 Assist. I freddi e stantii numeri però spiegano solo in parte il contributo di José Paulo Bezerra Maciel Júnior alla causa del Guangzhou Evergrande. Il brasiliano classe ’88 rappresenta non solo un’autentica istituzione per i tifosi e la città, ma anche un’esempio da seguire per compagni ed avversari. In grado di giocare praticamente in tutti i ruoli dal cerchio di centrocampo in su (non ci stupiremmo nel vederlo anche in difesa fra qualche anno) è senza ombra di dubbio l’MVP della stagione di Chinese Super League 2019. Paulinho è la dimostrazione vivente di come un trasferimento in Cina oltre a non condannare alla mediocrità la tua carriera possa invece rilanciarla sotto diversi aspetti. L’Hattrick realizzato contro il Dalian Yifang non è altro che l’ennesimo esempio della sua onnipotenza calcistica degli ultimi mesi:
ERAN ZAHAVI (CAPOCANNONIERE)
29 gol in 28 partite giocate. Eran Zahavi si è reso ancora una volta protagonista di una stagione folle sotto diversi aspetti, riuscendo ancora una volta a sorprendere gli scettici. Nessuno prima di lui aveva segnato così tanto in una singola stagione di Chinese Super League, superando tra l’altro, quello che all’epoca era considerato inarrivabile, Record precedentemente detenuto dal brasiliano Elkeson. Il suo contributo alla causa, oltre ad essere innegabile dentro e fuori dal campo, è stato fondamentale per la salvezza del Guangzhou R&F: la rosa di Dragan Stojković infatti ha subito 72 reti in stagione diventano la peggior difesa della Chinese Super League.
OSCAR (ASSISTMAN)
Oscar si è dimostrato, una volta di più, uno dei fantasisti più estrosi ed imprevedibili dell’intero panorama calcistico cinese. I 13 Assist (conditi da 9 reti) realizzati non fanno altro che dimostrare, non che ce ne fosse bisogno, l’incommensurabile talento a disposizione del brasiliano; con un bagaglio tecnico invidiabile a dir poco. In una stagione tutt’altro che positiva per l’SIPG, il classe ’91 è stato in più di un’occasione costretto a predicare nel deserto riuscendo però, spesso, a risollevare le sorti delle Metal Eagles grazie a giocate illuminanti. Che sia arrivato il momento di tornare in Europa, in una grandissima del panorama Europeo?
WEI SHIHAO (MIGLIOR CINESE)
Da anni ormai prossimo alla definitiva esplosione: Wei Shihao è sembrato finalmente in grado di ripagare le attese di un intero Continente nei suoi confronti. Decisivo in diversi Big Match dal valore specifico non indifferente (vedi Shandong Luneng, Shenhua ecc.) il classe ’95 ha dimostrato finalmente grande maturità dentro e fuori dal rettangolo di gioco, costruendo anche una splendida intesa con i compagni di reparto Talisca ed Elkeson. Le sue giocate ed i suoi strappi rimangono una delle chiavi dei successi della rosa di Fabio Cannavaro.
YANG LIYU (MIGLIOR U23)
Se la Nazionale Cinese può guardare al prossimo futuro con, velato, ottimismo buona parte delle cause va cercata e trovata nel giovane Yang Liwu: classe ’97, responsabilizzato da Fabio Cannavaro in grado di giocare indifferentemente a destra/sinistra/al centro nel reparto d’attacco; dimostrando sempre ottime qualità con e senza palla. I 4 gol ed i 12 assist realizzati nella stagione, rendono, solo in parte, onore al talentuoso “diamante grezzo”, con le carte in regola per diventare la: Next Big Thing del calcio cinese.
LIU DIANZUO (MIGLIOR PORTIERE)
Riuscire a rimanere imbattuti per 12 partite in Chinese Super League è complesso, per certi versi impossibile vista la, scarsa, qualità media delle difese e il talento a disposizione dei reparti offensivi di buona parte delle rose. Il 29enne è riuscito non solo a non far rimpiangere Zheng Cheng ma si è dimostrato anche superiore, sotto diversi punti di vista, al vecchio numero uno delle Tigri del Canton. Va da sé dire che Liu si è dimostrato all’altezza dell’arduo compito e non ci stupiremmo nel trovarlo titolare anche nella prossima stagione.
LI TIE (MIGLIOR ALLENATORE)
6° posto in classifica con una Neo-Promossa, difficile chiedere di più a Li Tie. L’allenatore originario dello Shenyang si è dimostrato in grado di gestire uno spogliatoio “complesso”, implementando settimanalmente nuove soluzione tattiche più che mai interessanti ed imprevedibili. L’augurio è che la guida della Nazionale Cinese gli venga affidata in maniera definitiva.
FLOP XI
Arriviamo invece al piatto forte di questa rassegna: chi sono stati i giocatori peggiori di questa Chinese Super League 2019, o meglio, quelli che hanno enormemente deluso le aspettative del proprio pubblico.
In porta, come al solito, confermiamo il disastroso Gu Chao, un estremo difensore che non sappiamo davvero come possa essere professionista. Davvero notevole lo Jiangsu Suning che archivia il quarto posto nonostante Gu Chao, che in 22 partite giocate è riuscito a mantenere la porta inviolata una sola volta.
Difesa a tre, con Paletta, che è stato cacciato dalla Cina dopo l’espulsione rimediata nel 18° turno che gli è costata cinque giornate di squalifica. Al centro Yiming Liu, uno dei difensori cinesi più promettenti, ha disputato la Coppa d’Asia a gennaio 2019, per poi passare al Guangzhou Evergrande; a Cannavaro sono bastati sei mesi per spedirlo a Shenzhen in prestito. A completare il trio il serbo Dusko Tosic, chiamato al Guangzhou R&F per risollevare le sorti di una difesa disastrosa, non ha migliorato minimamente la situazione; il Guangzhou R&F è stata la peggior difesa della lega con 70 gol subiti in 30 partite.
Un centrocampo tutto straniero, partiamo dalla mediana con Mascherano e Fernando. L’argentino ex Barcellona e Liverpool ha concluso la sua seconda stagione in Cina con l”Hebei Fortune dove non è mai riuscito ad incidere, oramai troppo distante dalla condizione fisica ottimale. Fernando è arrivato in emergenza al Beijing Guoan a causa dell’infortunio di Jonathan Viera, ma l’ex Samp dopo le prime positive apparizioni, è stato relegato in panchina da Bruno Genesio.
Uno dei grandi colpi di mercato di inizio stagione è stato quello di Mousa Dembele, arrivato dal Tottenham al Guangzhou R&F, doveva essere colui che avrebbe dovuto far fare il salto di qualità alla squadra di Stoijkovic. Il nazionale belga ha però deluso tutte le aspettative, incapace di dare consistenza al centrocampo, ed anche in fase realizzativa con un solo gol in 26 partite.
Non è andata molto meglio a Marek Hamisk, fra notevoli problemi di adattamento per sua stessa ammissione ed un ambiente instabile, hanno segnato il declino dell’ex capitano del napoli che chiude la stagione con la miseria di 2 gol e 1 assist in 28 partite.
In attacco l’Huge Waste of Money è stato quello di Odion Ighalo: l’attaccante nigeriano è arrivato allo Shenhua dal neo retrocesso Changchun Yatai dopo due stagioni in Cina nelle quali aveva segnato a raffica. Ebbene lo stesso Ighalo è stato spesso lontano dal campo, prolungano il recupero dall’infortunio in vista della Coppa d’Africa scatenando vari malumori fra società e tifosi. Il suo bottino non è nemmeno così drastico, 10 gol, ma ben 4 su rigore, e 7 di questi arrivati prima di giugno. Inesistente e completamente fuori forma nella seconda parte di stagione.
L’altro grande flop è stato quello di Harold Preciado, attaccante colombiano classe 1994 dello Shenzhen, proveniva da due stagioni in League One da oltre 20 gol ciascuna e ci si aspettava un’esplosione in Chinese Super League. La punta ha segnato 5 gol nelle prime 10 giornate per poi rimanere a secco nelle successive venti.
Sembra essere giunto il tramonto per Gao Lin, storico attaccate del Guangzhou Evergrande, che quest’anno è stato utilizzato con il contagocce da Fabio Cannavaro. Un solo gol per la peggior stagione dell’attaccante.
A completare la formazione, inseriamo l’allenatore Quique Sanchez Flores, il quale è stato recentemente esonerato dal Watford in Premier League. Lo spagnolo era stato ingaggiato dallo Shanghai Shenhua, ma non ha saputo minimamente gestire lo spogliatoio con l’intera squadra che remava contro le direttive dell’allenatore. Appena 15 punti nel girone d’andata, per il peggior avvio nella storia dello Shanghai Shenhua prima dell’inevitabile esonero.
Di Calcio8Cina*
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