La recente ipotesi del disfacimento del Tianjin Quanjian, club della Chinese Super League nel quale milita l’ex rossonero Alexandre Pato, non è troppo lontana dalla realtà. Il club sta attraversando un momento di forte crisi: lo scorso anno, sotto la guida dell’ex Fiorentina, Paulo Sousa, è giunta la salvezza solo alla penultima giornata e la squadra ha salutato nel bel mezzo della stagione alcuni dei suoi pilastri come Axel Witsel (ceduto al Borussia Dortmund per 25 milioni di euro) ed Anthony Modeste, che ha lasciato in polemica con la gestione che avrebbe inserito nella versione cinese dell’accordo cifre minori rispetto a quella inglese.
Ora i guai per il Tianjin Quanjian vengono dalla proprietà stessa, ovvero il Quanjian Group, finito nel mirino dei media statali e delle autorità per una storia risalente al 2015, sulla quale hanno indagato alcuni giornalisti. Si tratta della morte di una bambina di sette anni di nome Yang, la quale, affetta da cancro, era stata sottoposta alle cure del gruppo Quanjian. L’obiettivo dei giornalisti è stato quello di sbugiardare l’intera società, e pare essere riuscito a smuovere le acque dell’opinione pubblica, dato che si sono messe in moto anche le autorità governative.
La storia della piccola Yang
Il padre di Yang, Zhou Erli, ha recentemente raccontato ai media cinesi la vicenda: nel 2012, la piccola, che all’epoca aveva solo 4 anni, dopo 23 trattamenti di chemioterapia si era stabilizzata, ma era necessario continuare a seguire l’andamento della malattia negli ospedali. Il gruppo Quanjian fece la sua comparsa, consigliando a Zhou Erli di sospendere il trattamento e di acquistare alcuni prodotti che avrebbero aiutato il decorso. La famiglia di Yang fu anche accolta nel quartier generale del Quanjian Group a Tianjin, incontrando persino il presidente Shu Yuhui.
La famiglia spese 5.000 rmb in medicine, ma dopo quattro mesi di cura targata Quanjian la piccola Yang peggiorò fino alla morte avvenuta nel 2015. Il padre della bimba ha fatto causa al Quanjian Group, una volta scoperto che la storia di Yang era finita nelle brochure del gruppo Quanjian come un caso clinico di successo, ma il tribunale della Mongolia Interna (provincia di origine della famiglia) ha dichiarato che non vi erano evidenze per sostenere la causa in quanto erano i soci del gruppo Quanjian e non l’azienda stessa ad aver creato le brochure.
Cosa è il Gruppo Quanjian
La compagnia, che ha come presidente il membro del partito Shu Yuhui, vanta un fatturato da 20 miliardi di rmb all’anno ed è descritta generalmente come una herbal medicine company. La realtà è ben diversa, in quanto i prodotti del Quanjian Group non hanno nessuna correlazione scientifica e non si trovano in vendita in farmacie od ospedali, e nemmeno online: il sistema di vendita del Quanjian Group è quello Multilevel Marketing (o piramidale) nel quale i vari soci pagano una quota all’azienda per poter vendere i vari prodotti.
La società di Shu Yuhui vende suole per le scarpe a 1000 rmb sostenendo che queste possano risolvere i problemi di postura, oppure assorbenti con una CPU interna che dovrebbe aiutare a curare il cancro ed altri mali. Ma questi assorbenti possono essere utilizzati anche dagli uomini per la cura della prostatite. Appare evidente che questi prodotti non hanno alcuna valenza scientifica, così come tutti i medicinali a base di erbe che dovrebbero curare molteplici malattie.
Nell’ottobre del 2017 abbiamo intervistato Guanpeng Wang, uno dei fondatori del gruppo ultras del Tianjin Teda, altro club della Chinese Super League. Alla domanda su cosa ne pensasse del Quanjian ha risposto lapidario: “il Gruppo Quanjian, che produce medicinali, non ha una buona reputazione in Cina, si occupano di attività illegali tra le quali i medicinali ed investono nel calcio per puri scopi di propaganda.”
Gli ultimi sviluppi
Secondo gli ultimi rumors pubblicati dal media cinese Toutiao, il presidente Shu Yuhui sarebbe volato in Malesia per sfuggire alle indagini governative che si stanno intensificando. Che sia veramente questa la fine del gruppo Quanjian?
Dal punto di vista sportivo, l’ipotesi che sta girando sui media cinesi potrebbe riguardare anche lo scioglimento imminente del club di calcio militante in Chinese Super League, allenato da Fabio Cannavaro nelle stagioni 2016 e 2017.
* Calcio8Cina nasce dalla fusione di due progetti distinti che hanno dato vita al primo portale italiano (in termini di qualità, portata e rilevanza) dedicato interamente al calcio cinese: principali competizioni nazionali cinesi, Champions League d’Asia, interviste, approfondimenti e report sullo sviluppo calcistico della Cina. In poche parole tutto ciò che c’è da sapere sul calcio made in China e sui suoi rapporti con il resto del mondo. Lo scopo è quello di prendere lo sport più seguito al mondo come chiave per addentrarci nello specifico della realtà cinese.
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