In Cina, ci sono comunità di traduttori che fanno sottotitoli "open source" dei film stranieri per poi condividerli su un sito. Sono i fansub e, oltre a raggiungere un’enorme popolarità, hanno consentito alle maggiori produzioni occidentali di accedere al grande pubblico cinese, nel segno del più totale "no copyright". Ora, anche per loro, cominciano i guai. Pubblichiamo in due puntate la storia di questo fenomeno. Il 22 novembre in prima serata orario di Pechino, si è tenuta puntuale a Taiwan la cerimonia di premiazione del Golden Horse, [evento] particolarmente sentito nell’ambiente del cinema in lingua cinese. La premiazione di "Blind massage", "A fool" e altre pellicole della Cina continentale ha emozionato molti appassionati. Molti di più sono stati però coloro che hanno seguito l’evento senza un particolare interesse per le premiazioni. Ma su Douban, Weibo e altre attive comunità di appassionati di cinema, è circolata velocemente una notizia che non riguardava il Golden Horse.
Shen Sheng, proprietario e fondatore di shooter.cn , il principale sito cinese per la condivisione di sottotitoli, ha pubblicato in home page l’avviso della chiusura permanente del sito. Poco prima anche yyets.cn , un altro gruppo di fansub [ fan, appassionato e sub, sottotitolo: indica la traduzione amatoriale e non autorizzata dei dialoghi in una lingua diversa da quella originale, ndt ] che gode di "grande prestigio" nella comunità di appassionati, aveva annunciato la temporanea chiusura del sito. Due avvisi in successione che echeggiano come un lamento sommesso. Si è eretto un muro, che esisteva già ma che questa volta si dimostra pesante e impenetrabile come non mai.
È difficile stabilire quale sia stato il primo gruppo di fansub, sicuramente yyets.cn è stato uno dei primi. Più o meno nel 2002, quando i forum cinesi online avevano cominciato a raggiungere una certa popolarità, alcuni hanno cominciato ad assumersi in silenzio il compito della localizzazione, spinti quasi esclusivamente da una semplice motivazione: condividere online le proprie passioni, sperando che sempre più utenti avrebbero apprezzato e condiviso quel piacere.
Includevano tutto, dai cartoni animati e i videogiochi, fino alle serie televisive e ai film, per arrivare ai software e ai corsi aperti delle università straniere. Un semplice lavoro di condivisione che ha rapidamente raccolto un gruppo considerevole di giovani appassionati ed energici. Molti, abbracciando la pura fede del "ricambiare tutto quello che il web mi ha dato", si sono riversati in tale attività priva della minima retribuzione.
Pian piano i gruppi di fansub, dotati di una chiara divisione del lavoro, hanno cominciato ad affermarsi e ingrandirsi. I testi per il cinema e la tv sono stati i lavori più importanti e col più alto margine di diffusione. A causa delle naturali barriere linguistiche che sussistono per la maggioranza dei cinesi con i film stranieri, il sottotitolo è una necessità. Mentre si affermava una nuova generazione di spettatori, il bisogno di sottotitoli è aumentato esponenzialmente ogni anno.
Di fronte alla popolarità di film e serie televisive, per conquistare gli utenti i fansubber hanno cominciato a competere nella velocità di pubblicazione e nella qualità delle traduzioni. Fondato nel 2002, yyets.cn era conosciuto inizialmente proprio per i sottotitoli delle serie americane. Pian piano si è sviluppato ed i fan lo identificano come la fonte che pubblica tempestivamente sottotitoli per film e serie tv americane e giapponesi. Nel 2006 alcuni grandi gruppi come yyets.cn, ytet.org, 1000fr.net, TLF (The last fantasy) hanno cominciato ad affermare la propria superiorità nell’industria dei sottotitoli, guidandone la crescita e l’espansione.
Poi sono arrivate anche le complicazioni. Notando che le richieste di film e serie tv straniere andavano aumentando, la maggior parte dei gruppi non si è più limitata al semplice lavoro iniziale di traduzione dei sottotitoli, ma ha messo in condivisione sui propri siti le corrispondenti risorse video di film e telefilm stranieri. Molti hanno persino inserito i sottotitoli nei file video per garantirne l’originalità. Naturalmente è venuta fuori la questione della proprietà intellettuale.
Nel 2006, con il successo della serie americana "Prison break", alcuni grandi gruppi di fansub che competevano per risorse aggiornate e traduzioni umane dei sottotitoli, hanno suscitato l’attenzione della televisione centrale. In un attimo la Cctv ha esposto alla luce del sole un’industria che era partita in condizioni di semi clandestinità, con il conseguente attacco delle forze dell’ordine.
I gruppi di fansub sono stati sempre consapevoli dei rischi legali che correvano, per questo molti hanno aggiunto nei titoli una debole dichiarazione di non responsabilità: "questi sottotitoli sono da intendere ad esclusivo uso di studio e ricerca, non possono essere usati per usi commerciali e devono essere rimossi entro 24 ore dal download". In base alla "Legislazione sul diritto d’autore della Repubblica popolare cinese", una produzione personale senza scopo di lucro è da intendere come un’opera ad uso di studio e ricerca, che non viola la legge vigente in Cina sul diritto d’autore.
La diffusione sul web, però, costituisce una violazione del diritto d’autore delle opere originali e un sospetto di reato. Negli ultimi anni, inoltre, alcuni gruppi hanno inserito le pubblicità nei film, traendone profitti commerciali e violando chiaramente la legge sul diritto d’autore. Per non parlare del materiale video scaricabile messo a disposizione dai gruppi di fansub: un illecito simile al business delle copie pirata.
Da allora il processo di regolamentazione dei gruppi fansub non si è mai fermato, ma non ha neanche mai ottenuto risultati concreti. In parte perché le forze dell’ordine non sanno come gestire al meglio i reati della nuova era di Internet. E infatti in un primo periodo non suscitavano neanche troppa attenzione. Inoltre le richieste dei fan sono aumentate velocemente e i canali cinesi legali che permettono di vedere film e serie tv non riescono a soddisfarle. Per non parlare della qualità preoccupante di film e serie tv cinesi che, considerando solo il numero, sono solo una goccia nell’oceano dei lavori cinematografici mondiali. Il modo migliore e più comodo per vedere le serie americane di cui si parla nel resto del mondo, come "Friends", "Lost", "Breaking bad", per stare al passo con gli spettatori globali, vedere gli Oscar e le pellicole premiate dai tre principali festival europei, i film d’autore che hanno conquistato il mondo o i capolavori dei maestri del cinema, è quello di scaricarli dai gruppi di fansub (l’unica altra soluzione è acquistare dvd pirata, ma tale sistema sta subendo attacchi sempre più violenti e comunque non è considerato abbastanza economico).
Quindi anche se attaccati ripetutamente, i gruppi di fansub hanno continuato a spuntare come funghi. Il picco massimo dello sviluppo è stato intorno al 2010, quando somigliavano agli studi di doppiaggio di una volta. Nell’era dell’economia pianificata, la quantità e i titoli dei film stranieri da introdurre in Cina è stata fissata secondo indici definiti e in accordo ai requisiti delle autorità. I gruppi di fansub, invece, con il loro approccio onnicomprensivo, hanno assorbito tutti i lavori stranieri per il cinema e la tv.
Con la crescita dei cloud storage cinesi e stranieri, anche le risorse per film meno popolari e prima quasi introvabili, pian piano sono diventate un "alimento base" reperibile ovunque. I fan cinesi non solo riescono facilmente a vedere i film di Hollywood, i premi europei e americani, le serie tv americane, giapponesi e coreane più popolari del momento, ma anche tutti i film d’autore celebrati nella storia del cinema. Dai classici dell’età dell’oro di Hollywood all’espressionismo tedesco, alle nuove tendenze del cinema francese e altri celebri movimenti e generi, fino alle pellicole giapponesi, coreane e dell’Europa orientale di ogni genere. Inclusi i film africani e sudamericani.
Senza esagerare si può affermare che, quando l’industria cinematografica cinese ha iniziato a evolversi, il livello estetico e la competenza delle comunità di appassionati cresciuti con i fansub primeggiavano nell’ambiente cinese degli addetti ai lavori. Gli appassionati venuti fuori proprio da quella zona d’ombra della legalità, sono diventati il primo gruppo di osservatori e critici esterni al sistema e lontani dal discorso accademico ufficiale (molti di loro rappresentano le principali finestre sul cinema in grado di influenzare l’opinione pubblica online). L’inconsueta sensibilità artistica e la ricca cultura di cui sono dotati, gli permette di analizzare e commentare le più autorevoli opere cinematografiche mondiali e di diffonderne il loro valore tra il pubblico generalista cinese.
Continua
[Il pezzo, tradotto per Internazionale, è anche su Caratteri cinesi. Traduzione di Lucia De Carlo]*Fenghuang zhuokan (La fenice – Phoenix Weekly). Rivista della Phoenix TV di Hongkong, ha ottenuto l’approvazione del governo cinese per la distribuzione nella Cina continentale, affronta temi di politica interna, oltre ad essere attenta agli andamenti economici del nuovo secolo. Esce tre volte al mese, il 5, il 15 e il 25 di ogni mese.