Caratteri Cinesi – I tanti muri della Cina

In by Simone

Chang Ping riflette sui resti del muro e dichiara a China Files: la dittatura tratta gli individui come fossero mattoni. Il muro di Berlino è crollato, ma in Cina i muri sono ancora tanti. Poggiano sulla condiscendenza della gente. L’articolo su Isunaffairs,  tradotto da Caratteri Cinesi.CF:  Cos’è un muro? Non crede in Cina esistano dei mattoni in grado di contribuire a cambiare la società?

CP: Il sistema sociale edificato da una dittatura considera gli individui come dei mattoni da incastrare per costruire un muro. Ma c’è un pericolo. Se alcuni mattoni saltano, rischia di collassare l’intera struttura. In Cina i mattoni che saltano saranno sempre di più.

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Solo una volta a Berlino, ho capito che il muro di Berlino non è semplicemente un muro. Quando esisteva ancora, era una costruzione in costante espansione e fortificazione.

All’inizio era una rete di metallo, poi una rete rinforzata e quindi di cemento. Poi è stato eretto il "muro di confine 75",  imponente e massiccio, definito il "capolavoro" della storia dei muri. […]

In realtà, a una distanza di 50-70 metri dal muro, era la "fine del mondo" per i tedeschi dell’Est dell’epoca. […]

La cosa più terribile è che questo muro così imponente da ostruire il cielo, fa delle persone dei mattoni, dei pezzi della sua struttura. Non solo sei isolato e bloccato dagli altri, ma sei portato anche a isolare e ostacolare gli altri.

Ogni giorno seguiamo gli ordini del potere, obbediamo alle sue regole, ci accordiamo al suo ritmo, ne leggiamo le notizie e ne ascoltiamo la musica. Per il potere paghiamo le tasse, investiamo dei soldi, diventando inevitabilmente una sua parte.

Esattamente come una canzone cinese dall’allegra melodia del secolo scorso: "la comune è una canna di giunco sempreverde, i suoi membri sono zucche, tante zucche unite una all’altra e appese su una canna. Più l’arbusto è fertile e robusto, più le zucche crescono grandi e dolci”.

Se fossi un uccello, agogneresti un cielo libero. Quando diventi un mattone, non hai più il desiderio di volare, la tua aspirazione è di essere inserito in un muro, o di essere battuto sulla testa di qualcuno.

Ancora oggi molti tedeschi dell’Est ricordano con nostalgia l’epoca in cui il muro di Berlino si ergeva imponente. Molti cinesi rinnegano un mondo libero, sognando persino di far tornare la Rivoluzione culturale : è la tragedia dei mattoni cotti da un regime. […]

Il muro di Berlino è stato abbattuto più di vent’anni fa, e i tedeschi dell’Est ne stanno ancora assestando le rovine. Invece in Cina in questi venti anni i muri hanno continuato a ergersi con efficienza.

Dal mondo reale questi muri si sono già evoluti in spazi virtuali, diventando dei "capolavori" incomparabili che fanno impallidire il "muro di confine 75" di Berlino.

Allo stesso modo, questi muri non compaiono all’improvviso, ma fanno affidamento a risorse locali. Ognuno è un mattone, dotato di intelligenza e abilità, conforme a dei requisiti, capace di sopportare ogni tipo di attacco.

Incendi, ribaltamenti dei treni, demolizioni forzate, auto immolazioni, disordini nella “corte imperiale”: nonostante tutto, il muro riesce a ergersi solido e indistruttibile.

Non solo non subisce il minimo danno, al contrario è sempre più massiccio. A cosa si appoggia? Non solo al talento e la perspicacia del suo padrone, ma alla schietta condiscendenza di ogni singolo mattone.

[La traduzione dal cinese è di Lucia De Carlo. Potete leggere l’intero post su Caratteri Cinesi]

* Chang Ping, è un giornalista che ha da poco superato i quaranta. La sua specchiata moralita gli è costata più volte il posto di lavoro. Attualmente dirige insieme a Wen Yunchao Isunaffairs, magazine di Hong Kong censurato in Cina. Nonostante la sua personale esperienza si definisce "equilibrista dell’autocensura" e spiega: "se consideriamo i media come un bene pubblico, ogni volta che cancello una buona storia o una frase che esprime verità, partecipo a una menzogna verso i lettori".

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