Dieci parole chiave, semplici e famigliari, per descrivere l’attuale società cinese. Sono quelle scelte da Yu Hua nel suo ultimo La Cina in dieci parole (Feltrinelli, 2012). In un intervista del 2011 a Zhang Tiezhi ci spiega come è nato il libro e quali parole aggiungerebbe oggi.
[…] Spesso mi hanno chiesto i motivi che mi hanno portato a selezionare queste parole. Le ragioni sono due: volevo raggiungere un equilibrio tra parole fredde e parole calde e volevo trovare delle parole interessanti e abbastanza semplici.
Come popolo e leader. In passato erano le due parole più popolari, ma solo adesso stiamo cominciando a parlarne, piano piano.
Come la popolarissima parola Lu Xun. In Cina Lu Xun ha avuto una storia particolare: da scrittore è divenuto parola, e di qui è tornato ad essere scrittore. In realtà le sorti della Cina sono racchiuse in questa parola. […]
Le parole radici d’erba e taroccato sono comparse solo negli anni Novanta. Taroccato e intortatore rivelano la mancanza di principi morali ed etici nella società contemporanea cinese e la confusione del sistema di valori. […]
Finito di scrivere, ho pensato che anche altre parole potevano raffigurare l’attuale realtà cinese.
Una di queste è contraddizione. È questa la sensazione che mi dà la Cina contemporanea? […] Il bene e il male spesso sono interconnessi. […] Senza la lancia, lo scudo perde di valore.
All’inizio avevo pensato di inserire anche la parola libertà. Una parola molto affascinante. Ricordo le parole del presidente degli Stati Uniti Lincoln: “Sull’idea di libertà siamo univoci, ma nel processo di ricerca della libertà ognuno è diverso”.
[…] Naturalmente sono molte le parole di cui potevo scrivere, ma ho pensato fosse meglio conservare un po’ di forze per un romanzo. […] [Il testo integrale è su Caratteri Cinesi, tradotto da Lucia De Carlo. Foto credit: zgbgwx.com]* Yu Hua, classe 1960, è uno degli scrittori cinesi più noti all’estero. Oltre a La Cina in dieci parole (Feltrinelli 2012) in italiano potete leggere Torture (Einaudi 1997) L’eco della pioggia (Donzelli, 1998), Vivere (Donzelli, 1998; Feltrinelli 2009), Cronache di un venditore di sangue (Einaudi, 1999), Le cose del mondo sono fumo (Einaudi 2004), l’opera in due tomi Brothers e Arricchirsi è glorioso (Feltrinelli 2008 e 2009) e Racconti d’amore e di morte (Romagnoli, 2010).