Caratteri Cinesi – China Rocks

In by Simone

Rock in Cina. È stato emblema del dixia, l’underground cinese. Colonna sonora dell’emarginazione sociale metropolitana nella Cina delle aperture, quella degli anni Ottanta e Novanta. È morto in prigione ed è rinato. E ci lascia col nostro disperato e sempre attuale bisogno di eroi rock.
[…] Nonostante abbiano iniziato imitando e siano poi scomparsi dalle scene, nonostante a distanza di anni tra loro ci sia chi si è allontanato da tempo e chi non è più attivo nell’ambiente, tuttavia in quegli anni il rock cinese seminò i primi germi, continuando poi a diffondersi. Ben presto altre persone si unirono.

Venivano da posti ordinari, ma erano destinati a esistenze fuori dalla norma. Avevano un talento artistico straordinario, ben più notevole di musicisti che suonavano altri generi. Parecchi di loro erano nati in famiglie di artisti benestanti, in molti si erano diplomati in istituti specialistici. Ma la maggioranza fece affidamento sull’ardore che li riempiva, bruciò la passione che li animava e si gettarono a capofitto nel rock.

Tutti loro amavano perdutamente l’intensità della batteria, le selvagge distorsioni sonore, i colpi dritti all’animo del basso, la voce lacerante e penetrante. Per esercitarsi con gli strumenti lasciavano sanguinare le dita, dimenticavano i pasti e il sonno, continuavano a imbracciare stretta la chitarra anche stravolti dalla fatica e al momento del riposo.

Per provare la batteria avevano i crampi alle mani e si riposavano solo se finivano sul letto di un ospedale. Per un pezzo di un gruppo rock straniero avrebbero potuto suonare gratis per ore senza badare a guadagni e perdite.

Di fronte alle proposte generose dei discografici di Taiwan e Hong Kong potevano anche mettersi i cappotti e uscire dalla porta a testa alta in assenza di sufficienti garanzie sull’autonomia creativa; anche quando le televisioni straniere mettevano sul tavolo grandi somme, se non erano soddisfatti della qualità delle registrazioni e delle produzioni dei programmi, potevano arrabbiarsi e resistere alle tentazioni.

Vivevano decisi dentro ai loro sogni, vivendo e gioendo per questi sogni. Hanno anche inseguito le mode, sono corsi dietro alle tendenze. Naturale, perché in quegli anni il rock era la più seguita delle mode.

Le ragazze più belle non correvano dietro a chi aveva i soldi ma si buttavano tra le braccia dei musicisti rock. Tra loro c’era poi chi pensava che fosse nel ritmo violento, nelle chitarre distorte, nelle urla folli… che tutto lì fosse il rock.

Perdevano la testa per il look da Harley-Davidson, gli piaceva fare crescere i capelli, si avvolgevano in vestiti di pelle nera e ornavano tutto il corpo con borchie di metallo, pavoneggiandosi tra le vie della città. Chiamavano le belle ragazze jianguo e i bei ragazzi jiansun. Negli innumerevoli party a base di rock straniero si ballava e si rideva fino a notte fonda.

Hanno anche perso la via e la luce. Sono stati prigionieri al cospetto della ricchezza, delle donne e delle droghe; vennero sottomessi dai propri desideri, furono tutti sbattuti dentro e messi sotto chiave. Ma prima o poi hanno ripreso tutti felicemente a camminare verso l’alto e hanno capito presto il significato di una vita nella salute.

Quando in prigione hanno insegnato agli altri detenuti a leggere e a disegnare, quando hanno preso parte con ardore ad attività di interesse collettivo e hanno creato canzoni per l’interesse collettivo, quando hanno smesso con successo di fare uso di droghe e si sono avvicinati alla creatività con mente sobria, è lì che sono cresciuti. È stata una realizzazione improvvisa, hanno iniziato a voltare le spalle all’eccesso, hanno iniziato a guardare se stessi da vicino.

[…] In tanti hanno mollato per anni e alla fine sono riusciti fuori. […] Hanno avuto un talento così fuori dalla norma da fondere la tradizione musicale cinese con il rock più moderno e d’avanguardia, generando e diffondendo molti lavori raffinati. Hanno scelto un calore commovente per cantare la libertà, esaltare la vita e godere della natura, alla ricerca di qualsiasi sentimento intenso.

I loro lavori hanno influenzato una, due, tre intere generazioni, riuscendo a raccontare un numero sterminato di giovani e tirare fuori i loro sentimenti intimi. Sono stati loro a rendere la musica rock un fiore esotico e splendido all’interno della storia dell’arte cinese. […]

Di fronte ai nuovi cambiamenti avvenuti nel mondo, la società è divenuto un animale raro offuscato dall’economia e l’idealismo è stato inghiottito, gettando la loro esistenza nella difficoltà. Con il declino del mercato discografico i live sono gradualmente diminuiti e ogni opportunità è divenuta preziosa.

[…] Erano tempi di ingenuità sentimentale e provavano il grave senso di dover compiere una missione. Ma allorché tutto iniziò a procedere verso la volgarità e l’egoismo, poterono solo tornare a occupare la propria interiorità.

[…] Il mondo è un luogo davvero ostentato, dispendioso, superficiale e assurdo, abbiamo bisogno di eroi e abbiamo ancora più bisogno di autentici eroi rock. Al mondo, di immortale c’è solo l’eterno appassimento e l’eterno ritorno alla vita. Non c’è canto più appassionato né grido più acuto del rock.

Esiste un gruppo. Il batterista lo chiamano Libertà, il chitarrista Appagamento e il cantante Esagitazione. Tu sei uguale a me e a loro. Siamo tutti il risultato più vivido e naturale di una sua performance.

[Post tradotto da Mauro Crocenzi. La versione completa è su Caratteri Cinesi. Fotocredits: pbase.com]

*Luo Bing, classe 1967, è originario di Chengdu. È poeta, scrittore, musicista e produttore. Dopo il periodo universitario si ritrova a lavorare in fabbrica e a cambiare diversi lavori, prima di affermarsi come musicista nel mondo dello spettacolo. Negli anni diviene un prolifico compositore, autore, sceneggiatore e produttore.