sto vivendo una situazione un po anomala, recluso da fine Gennaio in casa. Una storia quasi tragico-romantica..
Premetto che sono d’accordo con decisioni prese dal governo per tutelare i cittadini, ma la mia sta diventando una quarantena perenne.Vivo a Shanghai ormai da 11 anni, ed ora mi trovo a Lianyungang city, Jiangsu. Sono arrivato il 17 Gennaio, con la mia ragazza a casa dei suoi genitori. Arrivato prima del capodanno cinese per poterci sposare nella sua città natale, perché lei qui è registrata e dove vive la sua famiglia.Al momento di partire da Shanghai gia’ sapevamo della diffusione del virus nella citta’ di Wuhan. Ormai avevamo pianificato tutto il viaggio quindi non potevamo annullare.
Non avendo la macchina, e viaggiando con un cane grossa taglia i suoi genitori sono prima arrivati a SH per poi viaggiare tutti assieme a Lianyungang.
Finalmente ci sposiamo il 22 Gennaio, ma dovendo nei giorni seguenti fare varie tappe da altri familiari nella citta’ di Hefei, abbiamo annullato tutti i viaggi causa diffusione totale del virus.
Come si sa tutte le citta’ si sono auto isolate, blindate, durante il capodanno cinese, attuando (autonomamente suppongo) nuove regole.
Qui per esempio hanno bloccato, oltre a tutte le attività, anche entrate e uscite di autostrade, trasporti pubblici, ed infine ogni compound. Ancora oggi c’e la regola che soltanto una persona della famiglia possa uscire ogni due giorni dal compound. Io non posso uscire perché non residente.
Per tornare a Shanghai, non abbiamo i permessi per uscire in macchina dal compound. Non abbiamo i requisiti per entrare a Shanghai, perché i suoi genitori non abitandoci non possono entrare, rischiando di essere pure rimbalzati indietro. Se cosi fosse, rischiamo anche di essere rimbalzati una volta tornati a Lianyungang, perché i non residenti qui siamo io e mia moglie.
Sconforto a parte, ho avuto soltanto un paio di giorni di panico.. una decina di giorni fa, quando nello stesso giorno sono stati bloccati l’unica chat di riferimento con altri italiani, e VPN che uso per connettermi al di fuori della Cina. Quindi mi era quasi impossibile avere notizie “reali” e aggiornate.
Le regole qui cambiano di giorno in giorno quindi non sappiamo quando è possibile arrivare a Shanghai e in tutto cio’ già so che dovrò fare altre 2 settimane di quarantena al rientro a Shanghai.
Grazie a Daniele Mattioli per averci messo in contatto con Gabriele Cordioli che ci ha raccontato la sua storia.