Brucia vivo a Tian’anmen. Conferma dopo 26 giorni

In by Simone

Il 21 ottobre un uomo si è dato fuoco a piazza Tian’anmen. La notizia esite grazie a un lettore del Daily Telgraph, che si trovava lì e ha fatto delle foto. Cinque minuti dopo ogni traccia dell’accaduto era sparita. La conferma del  Beijing Public Security Bureau è solo del 16 novembre.
Un uomo cinese si è dato fuoco in piazza Tian’anmen a Pechino in quello che è ritenuto essere il primo atto di autoimmolazione da oltre un decennio nello stesso luogo delle proteste pro-democrazia del 1989.

L’incidente – avvenuto il 21 ottobre – non è apparso in nessun dei media statali  cinesi, tuttavia un lettore del Daily Telegraph, che ha fotografato quanto accaduto subito dopo, ha assistito alla scena, mentre la polizia cinese si precipitava a domare le fiamme con gli estintori.

"L’uomo l’ha fatto proprio davanti a me. Ha fatto un passo oltre la ringhiera bassa davanti alla pista ciclabile che passa davanti l’immagine del presidente Mao. Distava da me solo due o tre metri", ha ricordato Alan Brown, Ingegnere RAF in pensione da Somerton (Somerset, Gran Bretagna).

"Ha detto qualcosa rapidamente e un poliziotto nelle vicinanze si improvvisamente agitato, ma questo tizio ha tirato fuori un accendino e si è dato fuoco. Senza essere melodrammatico, guardò dritto verso di me e si è dato fuoco."

"Il poliziotto inizialmente ha fatto un balzo indietro e poi ha afferrato un estintore dalla sua moto e ha spento le fiamme", ha aggiunto il signor Brown, che si trovava in vacanza in Cina con la moglie Pamela.

Nonostante diverse centinaia di altri spettatori cinesi abbiano assistito alla scena, non vi è alcuna traccia o menzione dell’incidente né sui media cinesi di stato pesantemente censurati, né su Weibo, la versione cinese di Twitter, dove le notizie ritenute dallo Stato sensibili o indesiderabili spesso fuoriescono.

Tuttavia dopo che la fotografia è stata mostrato, l’incidente è stato confermato mercoledì dal dipartimento della stampa del Beijing Public Security Bureau (PSB) che è responsabile per il monitoraggio e mantenimento dell’ordine sociale in Cina.

"Verso le ore 11 del 21 ottobre, 2011, [un uomo soprannominato] Wang si è diretto verso l’area vicina al ponte Jinshui, e improvvisamente ha dato fuoco ai suoi abiti. I poliziotti sul posto hanno spento il fuoco in meno di dieci secondi e hnno inviato l’uomo in ospedale per le dovute cure," si legge in una dichiarazione inviata via fax.

"Ora sta meglio. In seguito all’indagine è emerso che Wang (maschio, 42 anni, residente nella città di Huanggang, provincia dello Hubei) ha intrapreso questa estrema azione a causa del malcontento per l’esito di un contenzioso civile in un tribunale locale."

L’autoimmolazione del signor Wang sembra essere il primo incidente di questo tipo noto dal 23 gennaio 2001, quando cinque persone, tra cui ragazzina di 12 anni, si sono dati fuoco presumibilmente per protestare contro la violenta repressione del movimento spirituale Falun Gong.

Due sono morti, tra cui la ragazzina, e tre sono rimasti gravemente sfigurati nell’incidente che rimane tuttora controverso, dopo che la leadership del Falun Gong ha accusato il governo cinese aver messo in scena l’episodio per giustificare la persecuzione dei membri del movimento.

Sebbene non siano nel maniera più assoluta comuni in Cina, gli incidenti di autoimmolazione sono segnalati almeno una o due volte l’anno, e spesso coinvolgono vittime di sentenze ingiuste, accaparramento di terre, dispute sulla proprietà con il governi locali o esempi estremi di corruzione.

Anche le autorità cinesi in Tibet hanno avuto a che fare con un’ondata di autoimmolazioni quest’anno, a partire dal mese di marzo, con 11 monaci e monache che si sono dati fuoco in segno di protesta contro il dominio cinese nella regione del Tibet.

Tuttavia, Piazza Tian’anmen, che 22 anni dopo gli omicidi del 1989 rimane il luogo più politicamente sensibile in Cina, è fortemente sorvegliata, affollata di poliziotti in borghese pronti a bloccare immediatamente ogni tentativo di protesta.

Brown, 59 anni, ha detto di esser rimasto colpito dalla velocità con cui le forze di sicurezza sono intervenuti per domare le fiamme e successivamente cancellare ogni traccia dell’incidente.

"C’erano un sacco di persone a scattare foto in quel momento, così sono rimasto sorpreso di non sentire circa l’accaduto nei notiziari, perciò ho ritenuto che almeno la vicenda dovesse venire alla luce.

Dopo che è successo, i netturbini si sono messi a lavoro quasi immediatamente.

Se qualcuno fosse arrivato cinque o dieci minuti dopo, non avrebbe visto nulla. Quando abbiamo raggiunto il balcone che si affaccia sulla piazza, non c’era traccia di quanto era accaduto. Tutto era svanito."

[Foto credit: Daily Telegraph]