Oggi a Meet the Media Guru* Kaiser Kuo spiegherà gli elementi chiave per capire l’ecosistema dei social media in Cina, come internet stia cambiando la società civile e il sistema economico. Lui è il direttore della comunicazione internazionale di Baidu, il più importante motore di ricerca cinese. China Files riassume in poche righe tutto quello che c’è da sapere sul maggiore concorrente di Google.
Quando si dice Baidu, tutti sanno ormai che si sta parlando del motore di ricerca principale in Cina, attualmente leader del mercato nazionale (71%), capace di schiantare il gigante Google (4%), con cui si consuma una sfida in corso da molto tempo.
#Anti-Google
Baidu ha giocato sul proprio terreno con le proprie armi (una miglior conoscenza del contesto), come dimostra un loro commercial, nel quale uno straniero, simbolo di Google, dice “Io lo so”. Il cinese, che rappresenta Baidu, risponde: “io lo so che non lo sai”.
#Video
L’ultima novità è giunta proprio questa settimana: per 350 milioni di dollari Baidu ha acquisito una piattaforma di video on line molto popolare in Cina, la PPStream Inc. L’operazione lancia Baidu nel mercato dei video on line. L’obiettivo è incrementare ancora di più, se possibile, le “entrate” pubblicitarie dall’on line di cui Baidu è già il principale beneficiario.
#Globale
Baidu però, non regna solo in Cina: le sue ambizioni sono infatti globali. In Occidente spesso confondiamo le dimensioni “globali” con i confini dell’Occidente stesso. Baidu ha sviluppato i propri servizi in dodici lingue, stringendo importanti rapporti commerciali con il Giappone, Singapore, Brasile e il mondo arabo, a confermare una natura “internazionale“.
#RobinLi
Baidu, il cui nome è ripreso da un poema di epoca Tang, nel quale significa letteralmente “centinaia di volte”, è stata fondata nel 2000 da Robin Li, oggi uno degli uomini più ricchi della Cina. E’ talmente celebre che, ironicamente, gli è stata dedicata anche una canzone “popolare”, come veniva fatto per Mao, il Grande Timoniere. Robin Li (Li Yanhong), rappresenta una perfetta storia di successo cinese. Nato nel 1968 a Yangquan, nello Shanxi, una delle regioni più povere della Cina, è il quarto di cinque fratelli di una famiglia tradizionalmente contadina. Robin Li cresce durante la Rivoluzione Culturale, ma accede alla Beijing University dove si laurea in computer science. Dopo la crisi nella fine degli anni 80, culminati con il massacro di Tienanmen, disilluso comincia a mandare curriculum negli States, finché non viene preso al Suny di Buffalo. “Gli unici che mi diedero un’opportunità”, racconterà in seguito.
#Algoritmo
Robin Li nel 1994 è alla New Jersey Division di Dow Jones and Company, dove sviluppa software per gestire i contenuti del Wall Street Journal. Nel 1996 realizza un software per la ricerca di informazioni on line, che chiamerà Link Analysis, un sistema di ricerca che stabilisce la popolarità dei link.
Robin Li crede nel suo codice: entra in contatto con William I. Chang, capo dei servizi tecnologici di Infoseek, che lo assume. Nel 1999 incontra Eric Xu, un suo vecchio amico. I due decidono per la strada dell’indipendenza e racimolano 1,2 milioni di dollari dalla Integrity Partners and Peninsula Capital. Tornano in Cina e come vuole l’agiografia ufficiale, in un albergo a tre stelle di Pechino, fondano Baidu.
Ecco un elenco di dieci cose che – forse – non si sanno su Baidu:
1) Baidu ha annunciato l’arrivo sul mercato di Baidu Eye, un prodotto simile a Google Glasses. Ad aprile era stato presentato come un “pesce d’aprile”, salvo diventare realtà per stessa ammissione dell’azienda cinese.
2) Ad oggi Baidu impiega 21.786 persone. 9mila di queste sono impegnate nella divisione di Ricerca e Sviluppo.
3) Baidu Encyclopedia ha più articoli della somma degli articoli di Wikipedia nelle sue versioni in inglese e in mandarino.
4) Robin Li ha richiesto e ottenuto per primo il brevetto americano per il suo RankDex. Prima che Larry Page lo richiedesse e lo ottenesse per il suo PageRank.
5) Baidu gestisce più ricerche al giorno in Cina rispetto a qualsiasi altro motore di ricerca in qualsiasi altro mercato nazionale.
6) Baidu ha lanciato un sito in inglese per gli sviluppatori.
7) Gli utenti attivi sui servizi mobile di Baidu sono passati da 80 milioni ad oltre 100 milioni (dati ad aprile 2013).
8) Baidu ha creato il suo primo laboratorio di ricerca, il Deep Learning. In questo laboratorio, Baidu sta lavorando alla formazione di reti neurali, con l’obiettivo di creare funzioni semantiche per il proprio motore di ricerca: "we have a really big dream of using deep learning to simulate the functionality, the power, the intelligence of the human brain. We are making progress day by day".
9) Baidu ha creato il software più utilizzato in Cina per il riconoscimento vocale (in mandarino).
10) Secondo i dati ad aprile 2013, Baidu ha stretto partnership con 410mila piccole e medie imprese cinesi (in Cina ci sono più di 40 milioni di piccole e medie imprese).
*Meet the Media Guru è un progetto ideato nel 2005 da Maria Grazia Mattei e realizzato dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Regione Lombardia, Fondazione Fiera Milano e Provincia di Milano. Un programma di incontri sulla cultura digitale internazionale, ormai divenuto punto di riferimento nella scena milanese e organizzato da Mattei Digital Communication.
[Scritto per Meet The Media Guru; Foto credits: China Internet Watch]