View Post

Chi ha paura dei cinesi?

In Uncategorized by Lucrezia Goldin

Intervista a Daniele Brigadoi Cologna, sinologo e sociologo delle migrazioni, professore associato di lingua e cultura cinese all’Università degli Studi dell’Insubria. Ha pubblicato diversi saggi e articoli sull’immigrazione in Italia, con particolare attenzione alla diaspora cinese.

View Post

Come sarà nel 2035 il «ponte tra governo e popolo»

In Cina, Innovazione e Business by Lucrezia Goldin

Intervista a Elaine Jingyan Yuan. Percepisco decisamente un controllo più serrato della sfera pubblica. Molti rimandano questa cosa a Xi Jinping. Credo che in realtà questa cosa provenga a volte dai veterani del Partito, che provano ad anticipare cosa potrebbe o non potrebbe piacere a Xi e decidono di censurare in modo massiccio

View Post

WeiboLeaks – Per il web cinese il successo di Chloé Zhao non è abbastanza cinese

In Cina, Cultura, WeiboLeaks by Lucrezia Goldin

L’accanimento nei confronti di Chloé Zhao da parte di alcuni utenti è in parte il prodotto delle derive nazionaliste online dei cosiddetti xiaofenhong (小粉红, piccoli rosa), i leoni da tastiera che popolano le piattaforme social come Weibo, ma dice molto anche sulla difficoltà dei membri della diaspora cinese nel fare i conti con il proprio retaggio storico-culturale una volta approdati in un contesto occidentale

View Post

Easy Breezy, un film d’azione (alla cinese) su carta stampata

In Cultura by Lucrezia Goldin

Yi Yang, artista cinese trapiantata a Bologna. racconta la storia di un insolito gruppo di fuggitivi, precipitati per caso in un pasticcio più grande di loro. Un racconto adrenalinico dal passo sostenuto, nel quale le tavole si susseguono frenetiche per narrare le disavventure di una armata brancaleone allo sbaraglio

View Post

Se per Hollywood conta più Weibo di un ciak: il caso “Monster Hunter”

In Cina, WeiboLeaks by Lucrezia Goldin

Il mercato del cinema in Cina è un settore che ha vissuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, creando un guadagno in termini di box office secondo solo a quello degli Stati Uniti. Rimane però un settore complesso da navigare per i film stranieri. Anche per gli incidenti in cui possono incorrere, come accaduto all’ultimo lavoro di Paul W.S. Anderson, ritirato dalle sale a causa di un gioco di parole