L’aumento dei costi dei trasporti marittimi riaccende i riflettori sulla “Rotta del mare del Nord”. Ma i rischi non mancano. Gli analisti cinesi esprimono perplessità sulla sostenibilità del progetto.
Terzo plenum, la Cina alla prova delle riforme
Concluso l’atteso terzo plenum, restano ancora molti dubbi sulle riforme preannunciate da Pechino. Serviranno però diversi giorni, forse mesi, per poter dare un giudizio della reale entità delle misure in cantiere. Per ora sembra confermata l’intenzione di rendere la tecnologia il traino della crescita mentre si intravedono possibili interventi di welfare per per sbloccare i risparmi dei potenziali consumatori. Secondo Mobo Gao, professore di Chinese studies presso l’università di Adelaide ed esponente della “nuova sinistra” cinese, Xi Jinping “vuole le riforme ma non vuole che il sistema crolli come avvenuto nell’Unione Sovietica”.
Africa rossa – Il non-ruolo della Cina nella crisi politica in Kenya
I Brics e la variabile sudafricana
La Cina ha un nuovo “zar” per l’Africa
Braccio di ferro Cina-Usa nelle miniere del Congo
Il petrolio africano che la Cina non compra più
Droni cinesi a Bengasi
La cooperazione militare dove “non ci si spara”
Le nuove carte asiatiche di Putin
I Paesi della regione sono invitati a scegliere: l’Occidente o il nuovo asse Cina-Russia? C’è chi rifugge gli aut aut, chi invece si schiera. Ma quasi tutti in Asia sembrano intenzionati a sfruttare la crisi internazionale per ottenere il massimo e concedere il minimo: attingendo alla protezione degli Stati Uniti, o spremendo Mosca, indebolita da tre anni di guerra e sanzioni. Persino Pechino, che continua a ottenere sconti su petrolio e gas. E anche Kim.
Africa rossa – La mediazione cinese, non quella che pensi
Una presunta mediazione nel Sahel, una nuova conferenza di pace nel Corno d’Africa. La Cina mostra una insolita disponibilità a “ingerire” negli affari interni dei paesi africani. D’altronde gli investimenti infrastrutturali nel continente sono ripartiti e l’interesse per le miniere africane giustifica un ripensamento della vecchia postura distaccata mantenuta da Pechino per decenni. Di questo e molto altro in Africa rossa, la rubrica su Cina e Africa a cura di Alessandra Colarizi.
Lo Xinjiang ha il tasso di incarcerazione più alto al mondo
Dopo la rieducazione, le sentenze “retroattive” : oggi un uiguro su 26 si troverebbe in prigione, il tasso di carcerazione più alto al mondo.
La Cina tra Nord e Sud globale
Nonostante l’asse con Mosca, la Cina sembra tenersi strette le relazioni con le vecchie potenze. Piuttosto che perseguire rapporti basati sull’esclusività, vuole candidarsi ad anello di congiunzione tra Nord e Sud del mondo.
Pechino promette di abolire la “punizione collettiva”, ma la strada è lunga
Quella della “punizione collettiva” non è un’usanza introdotta in tempi recenti, bensì un retaggio del periodo pre-imperiale. Un rapporto di Chinese Human Rights Defenders (CHRD) dimostra come il governo cinese continui a farne uso per fare pressione sulle voci scomode. Pechino continua a perseguitare illegalmente le famiglie di attivisti e dissidenti. A lanciare l’allarme è Chinese Human Rights Defenders (CHRD) …
Pechino vuole costruire reattori nucleari nel mar Cinese meridionale
Ancora in fase di sperimentazione, la nuova tecnologia si propone di rivoluzionare il comparto delle rinnovabili, offrendo forniture energetiche stabili in aree remote. La mancanza di standard internazionali tuttavia ne rende l’impiego non privo di rischi. Sull’altra sponda dell’Oceano, sono però i timori geopolitici, non i dubbi scientifici, a prevalere. L’uso di centrali nucleari galleggianti si teme contribuirà a rafforzare le rivendicazioni di Pechino sui territori marittimi disputati con i competitor regionali.
Quanto è difficile essere corrispondenti stranieri in Cina
Considerate le ferree restrizioni sanitarie del triennio precedente, il 2023 è stato contraddistinto da un parziale miglioramento per i corrispondenti stranieri in Cina. Ma la situazione resta nel complesso tutt’altro che facile per i reporter stranieri e per i loro collaboratori cinesi, sorvegliati e sottoposti a pressioni di vario genere.
L’invasione dei “coccodrilli” cinesi
Per anni si è sostenuto che il successo delle aziende tecnologiche cinesi andasse ricercato nella mancanza di competizione straniera: secondo questa scuola di pensiero, chiudendo il paese a Facebook e Google il governo cinese avrebbe permesso la nascita di surrogati autoctoni, come WeChat e Baidu. Eppure la parabola di eBay e Uber, se non smentisce la vecchia tesi, quantomeno dimostra …
Africa rossa – Se i media cinesi parlano africano
Dalla cooperazione mediatica a quella spaziale; dal commercio di prodotti agricoli all’estrazione di minerali; dalla costruzione di ferrovie a quella di basi militari. Le ultime sui rapporti Cina-Africa nella rubrica a cura di Alessandra Colarizi. I temi nell’ultimo numero: SE I MEDIA CINESI PARLANO AFRICANO RAGGIUNTO ACCORDO SUL DEBITO DELLO ZAMBIA, IL FMI SEMPLIFICA LE PROCEDURE PER I PRESTITI L’ANGOLA …
Cina. Armi: più export e meno import
Più export, meno import di armi: la Cina è sempre più autonoma nello sviluppo del proprio arsenale. Una «pietra miliare». Questo il termine utilizzato a gennaio dalla stampa cinese per descrivere la vendita al Pakistan dell’aereo da caccia stealth di quinta generazione l’FC-31. Sviluppato dalla statale Aviation industry corporation of China (Avic), il jet è un aereo monoposto, bimotore, per …
La scommessa tecnologica cinese per mantenere la crescita
Pechino lo ha detto chiaramente: la Cina affronta “un ambiente internazionale insolitamente complesso”. Allusione alle tensioni geopolitiche. Non solo i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, ma anche la competizione con gli Stati Uniti. Si aggiungono “problemi interni sia ciclici che strutturali”. Così il governo scommette sulla tecnologia, settore per cui alle Due sessioni è stato stanziato un budget di 51 miliardi di dollari.
Kim Jong-un complica “l’amicizia senza limiti” tra Cina e Russia
Il 28 marzo la Russia ha posto il veto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu decretando lo scioglimento del gruppo di esperti incaricato di monitorare il rispetto delle sanzioni internazionali comminate alla Corea del Nord. La Cina è stata l’unico paese ad astenersi dal voto. Cautela che dimostra la complessità del rapporto con Pyongyang Il 28 marzo la Russia ha posto …