China Files è media partner di Asiatica Film Festival, in programma a Roma dal 17 settembre al 2 ottobre. Le nostre recensioni introdurranno i film che potrete vedere al Teatro Argentina e al Teatro India. Cominciamo con «The Mountain», documentario del taiwanese Su Hung-en che racconta una storia sconosciuta ai più: quella degli abitanti originari dell’isola contesa, gli aborigeni, passati attraverso diverse dominazioni ma pronti a lottare per la propria dignità. «Il punto è che in passato ci chiamavamo "Takasago". Adesso siamo chiamati "compatrioti di montagna" o "compatrioti delle pianure". Questi nomi ci sono stati imposti. Chiediamo che questi nomi offensivi per i popoli indigeni di Taiwan siano spazzati via. Tutti a Taiwan e nel mondo devono sapere chi siamo.
Noi siamo "popoli indigeni"
Noi siamo "popoli indigeni"
Noi siamo "popoli indigeni"»
È questo il momento più politico di «The Mountain»: un inserto filmato che risale agli anni Novanta e che riprende una manifestazione degli aborigeni a Taipei. Il documentario in visione ad Asiatica 2016, del regista taiwanese Su Hung-en, lui stesso di origine mista cinese-aborigena, ha in realtà come filo conduttore la vita quotidiana di Teymu Teylung, un anziano uomo delle montagne. Teymu vive di pratiche legate alla sopravvivenza quotidiana, che si sommano ai ricordi. Pur acciaccato, si muove con naturalezza e agilità nel suo mondo rurale e va ancora a caccia nella foresta.
Come spesso accade nei documentari che arrivano dalla «grande Cina», la telecamera indugia su lunghe scene di taglio naturalistico, in una ricerca più etnografica che artistica. Ma in «The Mountain», l’effetto National Geographic è spezzato proprio da quei filmati d’epoca che raccontano la storia delle occupazioni coloniali di Taiwan e il movimento di «ricertificazione». Gli aborigeni, chiamati «compatrioti di montagna» dall’avvento della Repubblica di Cina nel 1949, ottengono negli anni Novanta di essere riconosciuti per la loro specificità etnica e culturale.
Sinossi.
Per centinaia di anni, Taiwan è stata dominata da diversi regimi coloniali. Olandesi, spagnoli, giapponesi e, oggi, la Repubblica di Cina. Ogni regime ha lasciato la propria impronta e, durante i periodi di colonizzazione, le popolazioni indigene, native, sono state etichettate con nomi diversi, mentre la loro cultura originaria veniva gradualmente trasformata. Il personaggio principale del documentario è un anziano uomo di etnia Truku. Attraverso le sue esperienze di vita e i ricordi del passato, assistiamo alla storia del movimento aborigeno di «ricertificazione».
Asiatica Film Festival è arrivato alla XVII edizione. Quest’anno si svolge dal 17 settembre al 2 ottobre sempre a Roma, tra il prestigioso Teatro Argentina e il Teatro India – luogo paradigmatico per la sperimentazione dei linguaggi – con in programma oltre 40 opere tra lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da 20 paesi diversi, tra cui Afghanistan, Bangladesh, Cina, Filippine, India, Iran, Kazakistan, Pakistan, Turchia e Vietnam.