Si sono aperte oggi nelle capitale Vientiane le contrattazioni della prima borsa nella Repubblica popolare democratica del Laos. La data scelta per l’apertura delle contrattazioni è propiziatoria: 11 gennaio 2011, ossia cinque uno di fila. Guidato da un partito unico comunista dal 1975, il piccolo Stato del Sudest asiatico ha dovuto introdurre riforme di mercato dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, quando con il declino dell’Unione Sovietica venne a mancare il suo principale donatore, e oggi, con una crescita economica del 7 per cento nel 2010, tratta per entrare nel Organizzazione mondiale del commercio. L’economia del Paese resta tuttavia una delle più povere delle regione.
Il governo laotiano spera di emulare il percorso di vicini come Cina e Vietnam e attrarre investimenti stranieri che in un primo momento saranno limitati, gli investitori individuali non potranno avere più del 3 per cento delle azioni, aziende e fondazioni potranno arrivare massimo al 10 per cento. Le transazioni saranno in kip, la moneta locale (1 euro vale oltre 10mila kip). Le prime due società quotate nella Lao Securities Exchange sono a controllo statale: la società energetica Electricite du Laos Generation Company (EDL), e la Banca per il commercio estero.
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