La costituzione di un islamicissimo “Club delle Mogli Obbedienti” nel Selangor, stato della Malaysia centrale, ha scatenato la fantasia dell’opinione pubblica. Ed è proprio di fantasie che si parla, perché secondo Fauziah Ariffin, presidentessa nazionale dell’associazione, il club aiuta le coppie a ritrovare la felicità e l’armonia perdute attraverso una rinata intesa sessuale. Il “Club delle Mogli Obbedienti” si fonda sul principio che per avere una famiglia felice, e per effetto domino mettere fine alla maggior parte dei mali del mondo, l’uomo debba essere felice in casa. Come suggerito dal vice presidente dell’associazione, la Dottoressa Rohaya Mohamed, per raggiungere questo risultato il marito deve essere servito dalla donna come lo sarebbe da “una prostituta di prima classe”. Questa dichiarazione, secondo Fauziah, non é esagerata, constatando che la società malaysiana di oggi, e non solo, è rovinata dalla violenza a sfondo sessuale. Come ha dichiarato ad Asiaone: «basta che apriate i giornali o accendiate la TV per vedere che ci sono così tanti problemi sociali legati al sesso… stupri, incesti, prostituzione e traffici umani!»
Fauziah continua affermando che una volta soddisfatti sessualmente, gli uomini la smetterebbero di commettere questi turpi delitti. La chiave per raggiungere un simile risultato con conseguente beneficio dell’umanità intera è l’educazione della donna a diventare una moglie di prima classe, amorevole e obbediente quando è ora di soddisfare le voglie del proprio marito. In questo modo, l’uomo non sarebbe costretto a cercare sollievo altrove: come in una sicura logica di mercato, interrompendo la domanda, anche l’offerta di “strani servizi” dovrebbe scomparire. E se, come è successo in Malaysia e in altre parti del mondo, a qualcuno venisse in mente di criticare che questa “visione” comprenda una posizione della donna piuttosto degradata, Fauziah si difende dicendo che la donna non deve dare al marito solo quello che potrebbe dare una prostituta d’alta classe, ma molto di più. Una prostituta non ama, rende solo un servizio; Fauziah parla di affetto, dialogo, piccole premure e comprensione.
«Non ci limitiamo a pensare a quello che succede tra le lenzuola, ma a tutta la sfera del rapporto col marito», continua affermando Fauziah Ariffin e la Dottoressa Rohaya Mohamed parlano apparentemente con cognizione di causa; lontane dal modello di donna-oggetto di sapore islamico, le due sono state educate in Australia, hanno un passato da donne in carriera e ora sono manager esecutive della Global Ikhwan Sdn Bhd, la compagnia che gestisce il Club delle Mogli Obbedienti, professione che le porta anche a viaggiare spesso per il mondo. Sanno bene quindi come nella società di oggi bilanciare la vita professionale con quella familiare sia un pesante fardello, che spesso genera molti di quegli stessi problemi che il Club si propone di risolvere tramite l’obbediente soddisfazione delle pulsioni sessuali del marito.
Fauziah ha dichiarato a The Star che «non è certo facile bilanciare queste due sfere della vita, ma come posso dire, noi diventiamo Mogli Obbedienti quando ci riconciliamo coi nostri mariti dopo gli impegni di lavoro. Come si dice, la distanza fa crescere un amore più forte… ». Se si può avere l’aiuto delle badanti per i figli e i lavori domestici, per il sesso, insiste Fauziah, nessuno può aiutare se non la moglie stessa. Altrimenti il marito sarà costretto a cercare delle prostitute, con ovvio e conseguente dispendio del patrimonio familiare. Un ragionamento che non fa una grinza.
La teoria non tralascia la questione religiosa: secondo le due manager, nel Corano sono molti i riferimenti sessuali, e come da tradizione islamica la donna, che non è stata creata uguale all’uomo, ha il dovere di portare l’armonia familiare osservando i propri doveri coniugali. Inoltre, il Corano prevede che dopo la morte, il buon fedele sia sessualmente appagato da bellissime bidari (angeli). Fauziah sostiene che il termine “prostituta di prima classe” sia una connotazione di chiara comprensibilità umana per paragonare il ruolo della donna obbediente a quello di un bidari celeste. L’osservanza delle leggi e degli esempi coranici sarebbe la linea guida per evitare che le Mogli Obbedienti si trasformino, usando quello stesso termine, in vere e proprie prostitute. Sempre secondo Fauziah, nessuna religione al mondo sostiene che la donna debba disobbedire al proprio marito; se nel Corano esistono così tanti riferimenti sessuali, per Fauziah il suo Dio non è certo degno di essere chiamato “pervertito”.
Il Club delle Mogli Obbedienti, in sintesi, non fa altro che osservare le leggi coraniche e applicarle alla vita coniugale dei tempi moderni per migliorarla. Con tali premesse, il Club delle Mogli Obbedienti pare difficile da digerire per molti: lo stato di Johor Bahru, la punta meridionale estrema della Malaysia continentale, gli ha sbarrato la strada. Che sembra invece essersi aperta nella confinante Singapore: Orientalia4all e CNNGo sostengono che il Club abbia trovato un fervente sostenitore in Dalam Zaini, professore settantenne di letteratura, che sta aprendo una sede singaporeana assieme ad altri due rappresentanti… uomini. Circa una decina le famgilie singaporeane già interessate all’adesione.
Con 800 iscrizioni in Malaysia, 200 in Giordania e una sede indonesiana pronta ad aprire i battenti alla fine giugno a Jakarta, il Club delle Mogli Obbedienti fa scalpore, ma non sembra rallentare la sua corsa verso il miglioramento del mondo tramite l’amore.
* Marco Ferrarese ha suonato per 10 anni nei The Nerds Rock Inferno, una delle poche punk rock bands italiane capaci di infiammare i palchi di Europa e Stati Uniti. Dal 2007, incuriosito dall’Asia, si trasferisce in oriente. Ha vissuto in Europa, Cina, Stati Uniti ed Australia, e viaggiato in circa 40 paesi. Al momento vive, scrive e lavora a Penang, Malesia. Il suo sito è www.monkeyrockworld.com
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